Diario di Cesone

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19 gennaio 1930

Orazione ( 364 - 365 - 366 - 367 - 368 )

Noviziato

Conferenza del Fratel Teodoreto

Il metodo è un insieme di mezzi che aiutano a far bene orazione.

Tutti i metodi possono classificarsi in due gruppi:

I - metodo discorsivo in cui il ragionamento ha la più gran parte, conducono all'azione per mezzo della persuasione, sono più adatti per le persone colte.

II- Metodi affettivi - che coltivano specialmente l'amore e conducono all'orazione per mezzo del'amore.

Ognuno dovrà scegliere il metodo più adatto a se stessso, secondo le proprie attitudini e condizioni.

Il metodo tipico della prima classe è quello detto di S. Ignazio, perché adottato da questo santo.

Coloro che adottano tale metodo parlano sempre di meditazione.

Il metodo tipico della seconda classe è quello detto dei Padri della Chiesa o di S. Sulpizio.

Questi parlano sempre di orazione mentale.

Da quest'ultimo metodo S. G. B. La Salle ricavò quello adottato per l'Istituto dei Fratelli.

Ecco come sono formati i metodi di cui sopra.

Metodo di Sant'Ignazio ( meditazione )

Parte 1a preparazione che può essere:

remota e consiste nel

desiderio della meditazione

allontanamento dagli ostacoli ( orgoglio, sensualità, dissipazione )

applicazione dei mezzi ( umiltà, mortificazione, raccoglimento )

prossima e consiste in

leggere il soggetto ( alla sera ) e pensare al soggetto

ripensare al soggeto alzandosi.

immediata e cioè

mettersi alla presenza di Dio

fare l'orazione preparatoria ( offerta della meditazione )

1° preludio: è una breve storia del mistero ( se il soggetto della meditazione è un fatto storico )

2° preludio: è la composizione di luogo

3° preludio: è la domanda del frutto particolare.

Parte 2a corpo che consiste in un esercizio della:

memoria: riandare alla materia della meditazione punto per punto in qualcuna o in tutte le sue circostanze, facendosi le domande:

chi?

che cosa?

dove?

con quali aiuti?

perché?

come?

quando?

oppure ( secondo S. Bonaventura )

contemplare le persone,

ascoltando le parole,

vedendo le opere

intelligenza: riflettere su tali verità e ricavarne pratiche conseguenze

quali ragioni persuadano la stessa conseguenza,

chiedersi come si è fatto per il passato,

come si farà per l'avvenire.

volontà: esercitarsi in affetti sopratutto di

umiltà,

ubbidienza,

carità, zelo,

ringraziamento a Dio,

fiducia,

amore,

confidenza ecc.

fare propositi pratici particolari, accompagnati da preghiera breve

Parte 3a conclusione

ricapitolazione

colloquio affettuoso con N. S.

recita del Pater

recita delle aspirazioni: anima Christi ecc.

Metodo dei SS. Padri

1a parte preparazione si distinque in

1 - remota

purità di cuore

mortificazione

raccoglimento

2 - prossima

leggere il soggetto la sera precedente

prevedere le risoluzioni

andare a riposo pensando all'orazione

al mattino stare in silenzio e pensare all'orazione

3 - immediata

fare il segno di S. Croce

mettersi alla presenza di Dio e fare atti

di adorazione,

di umiltà o confusione,

di contrizione,

di unione

riconoscere la propria incapacità di orare e invocare l'aiuto di Dio con Dancte Spiritus

2a Parte corpo dell'orazione

1 - adorazione di Dio con:

a) considerazione sui misteri o sulle virtù o sulle massime di N. S. G. C.

b) atti di fede nel mistero o sulle parole di G. C.

c) atti di adorazione di N. S. in quel mistero o nella pratica di quella virtù o massima

d) atti di ringraziamento per aver operato quel mistero

2 - comunione cioè riflessioni che portano a sentimenti di:

a) confusione per non aver praticata la virtù considerata

b) contrizione idem

c) applicazione all'anima propria di quello che è insegnato nel mistero o nella verità meditata

Questo è l'atto essenziale della meditazione, da non tralasciare mai.

Questo è pure il tempo più opportuno per prendere delle risoluzioni

3 - conclusione che consiste in:

a) atti di unione con G. C.

b) atti di domanda a Dio Padre, fatto in unione a G. C.

c) invocazione dei Santi che ebbero parte al mistero meditato o dei nostri Santi protettori.

3a Parte conclusione che consiste in:

1 - breve esame di ciò che si è fatto

2 - ringraziare Dio dei benefici ottenuti durante l'orazione e chiedere perdono delle negligenze commesse

3 - offrire tutto ciò che si è fatto durante l'orazione, specialmente le risoluzioni e mettere sotto la protezione della Madonna sol Sub tuum preasidium oppure della formula: O Domina mea , Sacnta Maria

Il Fratel Teodoreto termian la conferenza esortendo a incominciare subito, ogni giorno un poco di orazione.

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