Diario di Cesone |
Ritiro a Villa Nicolas
Conferenza del Fr. Teodoreto sul Paradiso.
Il Paradiso dovrebbe essere il nostro costante pensiero.
Di esso ci parla Iddio, i Santi, il demonio stesso e il mondo.
1) L'uomo aveva perduto il Paradiso col peccato, ma la SS. Trinità decise la Redenzione.
Quale opera più grandiosa di questa?
Dunque tanto vale il Paradiso.
E quanta pazienza Iddio usa con l'uomo per condurvelo.
Il Paradiso non si può assolutamente descrivere perché non abbiamo nulla con cui paragonarlo.
"Nec oculos vidit": è superiore infinitamente a tutta la bellezza di questo mondo.
"Nee auru audivit": è infinitamente superiore a tutta la scienza, a tutte le idee pià grandi degli uomini.
"Nec in cor hominis ascendit": superiore a qualsiasi soddisfazione, a tutti i godimenti del cuore.
Indescrivibile: ecco la migliore descrizione.
Ascoltiamo le parole dei Santi:
S. Francesco d'Assisi: Tanto è il bene che io aspetto che ogni pena mi è diletto.
Fra Leopoldo: Ci è necessario il pensiero della ricompensa.
Via la tristezza dal cuore.
S. Francesco Saverio: Basta Signore!
"In casa del Padre mio vi sono molte mansioni".
"Ad ogni merito un peso interminabile di godimenti".
quali e quanti sacrifici fecero i Santi a questo pensiero!
3) Tutta l'arte del demonio è rivolta a far perdere il Paradiso.
Egli sa il bene che ha perso.
4) Il mondo è seguace del diavolo.
Con la stampa, con la moda, con tutte le sue arti tende a togliere cittadini al Cielo.
Non siamo dunque noi come bambini che si acquistano con dei balocchi: tendiamo costantemente al vero bene, al Paradiso.
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