Diario di Cesone |
Colloquio col Fr. Teodoreto
Si parla dello sfratto dato ai Catechisti dalla Villa Nicolas.
Il Fr. Goffredo è spiacentissimo ma non può opporsi alla corrente contraria.
"Sono convinto che ritornerete - continua Fr. Teodoreto ma finché ci sono certi elementi contrari bisogna soffrire.
Dobbiamo ringraziare il Signore di averci posto tra i sofferenti, questa è la via del trionfo.
Temo persino un castigo o qualche altro mezzo per far ravvedere i Fratelli.
Oggi essi non capiscono l'Unione e non si sentoni di iniziarla nelle loro case".
Si legge la minuta della vita di Fra Leopoldo al punto in cui tratta dell'Unione e dice che i Fratelli dovranno tenere il posto di semplici Consiglieri dei Congregati, dopo di aver preparato gli aspiranti e gli associati ad entrarvi.
"Forse chiedo molto, ma non so interpretare diversamente le cose e gli avvenimenti.
Voi catechisti dovrete soffrire i caratteri difficili dei Fratelli ed esercitare l'umiltà che è ciò che vuole Nostro Signore.
Siamo come i polli di Renzo che si beccano fra di loro.
Non reagire, lasciare che Dio prenda le nostre difese.
Se ci difendiamo noi non ci difend Lui".
Dice di aver esaminato bene i detti di Fra Leopoldo e giudica opportuno non pubblicare più le offerte sul bollettino, neanche anonime.
"Il male del mondo sono le ricchezze, lo stesso fascismo è caduto a causa di questa passione: Entrare dappertutto anche nelle Congregazioni religiose.
Caro Giovanni, tu che hai la parte materiale disprezza le ricchezze e fa in modo che il bollettino non porti elenchi di offerte.
Vedi il bollettino di Pompei si può dire che è un elenco di offerte, la parte formativa è minima.
Il mondo è pazzo per la ricchezza e noi dobbiamo essere pazzi per la povertà, come S. Francesco.
Questo è uno dei motivi per cui siete sorti, anche dall'Ordine Francescano.
Procura di cercare una sede indipendente dai Fratelli, coi vostri armadi.
Occupati subito in modo che domenica abbiate già la vostra sede.
Si incomincia a sentire che non è gradita la vostra presenza nella Cappella della Comunità, ma desiderano che vi fermiate nella Cappella grande.
Il signore provvederà il necessario".
Gli chiedo se è bene continuare la Via Crucis alla Villa, eventualmente anche fuori al freddo, oppure andare in Parrocchia.
Gli ricordo il voto fatto.
Fr. Teodoreto risponde di chiedere la commutazione del voto e poi andare alla Gran Madre.
Personalmente uno può affrontare i disagi, ma dovendo far intervenire altre persone non si può pretendere tali sacrifici.
L'interpretazione dei detti è cosa molto difficile.
Il Prof. Rostagno è maestro nella lingua, ma forse non può unterpretare lo spirito completamente.
Bisogna poi rivedere.
Curare i vostri Associati e Congregati e cercate di tenerli a voi uniti.
Il Signore si dimostrava spiacente con Fra Leopoldo quando si abitava per le contrarietà della giornata.
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