Diario di Cesone |
Esercizi
Conferenza del Fratel Teodoreto
Amore alla prpria stima è la causa prima di tutti i peccati.
Praticare l'umiltà di cuore, amarla giacché Dio resiste ai suerbi e dà la sua grazia agli umili.
Meditare sovente sugli esempi datici da Gesù che ci raccomandò di imparare da Lui ad essere umili.
Non si servirà di noi nelle sue opere se ci vedrà superbi.
Anche a Fra Leopoldo disse: "Io amo l'umiltà".
Lavorate questa virtù e domandatela assiduamente.
La ragione ci dice che tutto ciò che abbiamo è di Dio: il corpo con le sue doti, l'anima con le sue facoltà, tutto è di Dio.
Su ciò bisogna meditare: la superbia è la massima delle ingiustizie.
Meditare Gesù Crocifisso e il SS. Sacramento e cercare di far progressi non volendo le lodi degli uomini.
Fate tutto per Dio solo.
Disprezzare se stessi alla considerazione dei proprii peccati e accettare volentieri le mortificazioni, anzi godere quando siamo disprezzati.
La conoscenza di noi stessi c'induce al bisogno di umiliazione.
Dove c'è l'umiltà ivi è la sapienza.
L'umiltà c'induce al disprezzo di noi e alla stima di Dio.
"Imparate da me che sono mite e umile di cuore, questa è la lezione che Gesù ci dà tutti i giorni.
"Chi si esalta sarà umiliato".
L'uomo arrogante è un'abbominazione agli occhi di Dio.
L'umiltà la otterremo dalla Madonna che fu umilissima.
Nell'Unione ci vuole l'umiltà perché la vostra condizione di catechisti è umile e chi non ha l'umiltà non resisterà a perseverare in questa condizione.
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