Diario di Cesone

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17 aprile 1944

Divozione - Casa di Carità

Colloqio del Fratel Teodoreto, Ing. Dematteis e del Catechista Cesone.

Quest'ultimo si trova presente perché deve far firmare un verbale della Cooperativa all'Ingegnere.

L'ing. Dematteis è venuto a Parlare al Fratel Teodoreto in merito alla vita di Fra Leopoldo e lascia capire che è venuto con l'intenzione di rimaneggiare la biografia in diversi punti.

Prima di tutto l'Ing. Dematteis esprime il desiderio che la "Divozione a Gesù Crocifisso" sia pubblicata sulla vita nella sua forma primitiva e cioè si accenni che sovente il Signore parlava di sacerdoti che non celebravano santamente, e invitava Fra Leopoldo a pregare per essi.

Fr. Teodoreto dichiara che studiatamente ha taciuto su questo delicato argomento per evitare che ciò potesse provocare qualche risentimento e intralciare il processo in corso.

La cosa potrà essere messa in evidenza in una seconda edizione e fatta conoscere a suo tempo dai Catechisti.

L'Ingengere dice poi che giudicherebbe opportuno abbreviare il racconto riguardante la questione del nome "Casa di Carità Arti e Mestieri" per non lasciar trapelare agli estranei una così detta bega, da cui escono poco benevolmente i Fratelli.

Ammette però che il Fr. Teodoreto è stato dedelissimo nella parte storica.

Il Fratel Teodoreto spiega la ragione di questa prolissità.

1°) Perché dovendo iniziare altre opere della stessa natura della Casa di Carità Arti e Mestieri si sappiano risolvere le difficoltà per cui Fra Leopoldo ha prospettato le raccomandazioni celesti;

2°) egli spera poi che il libro influisca a far ritornare l?istituto Arti e Mestieri ai suoi primordi e a ciò tenderanno anche i suoi successori.

Quindi è meglio il dettaglio.

L'ing. Dematteis trova logiche le su esposte ragioni e si unisce al Fratel Teodoreto per auspicare questo ritorno, giacché ai Fratelli più che ai Catechisti si addice l'istituzione delel Case di Carità.

I Catechisti più che a scuole devono lavorare per i catechsmi parrocchiali e per la "Divozione".

Il Fratel Teodoreto fa notare l'aggiunta fatta dai Catechisti nel 1939 prendendo tutto il nome di Casa di Carità Arti e Mestieri e mette in risalto che nella vita del Servo di Dio è ben in vista il punto che la casetta paterna di Fra Leopoldo a Terruggia è stata regalate alla Unione da u benefattore. ( Lo stesso Ingengere )

L'ing. Dematteisi racconta della protezione di Fra Leopoldo sperimentata durante una visita di banditi alla sua villa di Sal Sebastiano con le rivoltelle in pugno.

Il fatto coincide con il racconto della Zelatrice ...

L'Ingegniere domanda a che prezzo verrà venduta la vita e saputa la cifra di Lire 25 domanda se si copriranno le spese.

Il Catechista Cesone risponde di si avendo nel conteggio persin calcolato gli interessi per il prestito della soma occorrente per la stampa, se sarà necessario farlo.

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