Diario di Cesone |
Autografo del Fratel Teodoreto
La discussione di ieri, 9 marzo 1947, sul progetto per la costruzione della nuova Casa di Carità arti e Mestieri mi ha portato a queste conclusioni:
1° - Noi abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per la costruzione.
2° - Un mezzo di gran valore per avere l'appoggio di tutti, specialmente del corpo insegnante, è quello di presentare un disegno gradito.
3° - Il gran pubblico, compreso il corpo Insegnante, preferisce le linee tradizionali cioè: un corpo di fabbrica centrale con le sue, ala sinistra e ala destra.
4° - Conviene quindi presentare al pubblico il corpo centrale com'è; mettere a destra le officine, lungo la Via salvini, tenendole basse, ( due piani, terreno e primo piano ); mettere a sinistra, lungo il confine opposto, il teatro e lasci un giardino triangolare a nord per i nostri ritiri della stagione estiva.
5° - Si avrebbe, oltre ai vantaggi sopra accennati, la possibilità di accogliere grandi adunate per probabili congressi Catechistici e un cortile sorvegliabile i tutti i lati.
6° - La sorveglianza ai laboratori dovrebbero farla, anche se questi rimanessero nel cortile, dai Capitecnici.
7° - Per sotto passaggio: elevare il piano rialzato ecc.
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