Diario di Cesone

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25 novembre 1953

Consigli ( 930 - 931 )

Riservato

Colloquio col Fr. Teodoreto

Prima della visita al SS. Sacramento gli espongo la mia pena.

Appena usciti dalla Cappella con decisione mi dice che nella mia condizione non potevo andare agli estremi.

Era bene ch'io facessi rilevare le cose potevan avere gravi conseguenze e poi restassi tranquilo.

"Ieri era la festa di S. Giovanni della Croce che pregava il Signore di non lasciargli passare giorno senza dargli una Croce.

Noi non sappiamo il valore della Croce".

Lo conforto riferendogli il pensiero del mio confessore che c'era di buono, che si trattava di persone di retta intenzione, ragione per cui il Signore non permetterà sbagli troppo gravi.

"Abbiamo in mano il gran mezzo della Santità: la Croce.

Ringraziamo il signore.".

Fr. Teodoreto dopo il colloqio è un po' stanco e forse un po' impressionato, perciò entriamo nella saletta di fronte alla sala di studio e concludiamo.

Gli prometto di non parlare e di pregare.

Evito così di comunicare lo scoraggiamento agli altri.

Fr. Teodoreto conclude così: "Siamo due Giovanni e abbiamo la Croce.

Portiamola sorridendo".

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