Summa Teologica - II-II |
III, q. 64, a. 9, ad 2; In 4 Sent., d. 25, q. 1, a. 2; Quodl., 12, q. 11, a. 1
Pare che gli scismatici conservino qualche potere.
1. S. Agostino [ Contra Donat. 1,1 ] insegna: « Come i convertiti che erano stati battezzati prima di separarsi dalla Chiesa non vengono ribattezzati, così i convertiti che erano stati ordinati prima di separarsi non vengono nuovamente ordinati ».
Ma l'ordine sacro è un potere.
Quindi gli scismatici hanno dei poteri, poiché conservano l'ordine.
2. S. Agostino [ Contra Donat. 6,5.7 ] inoltre afferma: « Uno scismatico può conferire i sacramenti, come ha il potere di riceverli ».
Ma il potere di conferire i sacramenti è il potere più grande.
Perciò gli scismatici, che sono separati dalla Chiesa, hanno una potestà spirituale.
3. Il Papa Urbano II [ Conc. Plac. 10 ] dichiara che « coloro i quali sono stati consacrati da vescovi cattolicamente ordinati, ma separati dalla Chiesa Cattolica, se tornano alla Chiesa devono essere accolti con misericordia, conservando i loro ordini, quando la scienza e la condotta li raccomandano ».
Ma ciò non potrebbe accadere se negli scismatici non si conservasse la potestà spirituale.
Quindi gli scismatici conservano un potere spirituale.
S. Cipriano [ Epist. 52 ] afferma: « Chi non osserva né l'unità dello spirito né la pace della nostra comunità, e si separa dai vincoli della Chiesa e dal collegio dei sacerdoti, non può avere né il potere né gli onori del vescovo ».
Il potere spirituale è di due specie: sacramentale e giurisdizionale.
Il potere sacramentale è quello che viene conferito mediante una consacrazione.
Ora, tutte le consacrazioni della Chiesa sono permanenti, finché rimane ciò che viene consacrato, come è evidente anche nelle cose inanimate: infatti l'altare una volta consacrato non riceve una nuova consacrazione, a meno che non sia stato demolito.
Quindi un tale potere rimane essenzialmente nell'uomo che l'ha ricevuto con la consacrazione per tutta la sua vita, anche se egli cade nell'eresia o nello scisma: e se ne ha la riprova nel fatto che se torna alla Chiesa non viene riconsacrato.
Siccome però un potere inferiore non può passare all'atto se non in quanto è mosso dal potere superiore, come è evidente anche negli esseri corporei, questi scismatici perdono l'uso del potere, in modo cioè che non è lecito ad essi esercitarlo.
Se però lo esercitano, il loro potere produce il suo effetto sul piano sacramentale: poiché nei sacramenti l'uomo non opera se non come strumento di Dio, per cui gli effetti sacramentali non vengono mai compromessi dalla colpa di chi conferisce il sacramento.
- Invece il potere di giurisdizione è quello che viene conferito dal semplice incarico di un uomo.
E tale potere non è indelebile.
Per cui esso non rimane negli scismatici e negli eretici.
E così questi non possono né assolvere, né scomunicare, né dare indulgenze, né fare altre cose del genere.
E se lo fanno, ciò non ha alcun valore.
Perciò quando si dice che costoro non hanno un potere spirituale, ciò va riferito a quest'ultimo; oppure, se l'affermazione si riferisce al primo, non va riferita alla sostanza di tale potere, ma al suo uso legittimo.
Sono così risolte anche le obiezioni.
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