Summa Teologica - II-II |
Pare che non sia lecito scongiurare i demoni.
1. Origene [ In Mt, su 26,63 ] ha scritto: « Scongiurare i demoni non è secondo il potere dato dal Salvatore: è infatti un uso giudaico ».
Ora, noi non dobbiamo imitare i riti dei Giudei, ma piuttosto usare dei poteri concessi da Cristo.
Quindi non è lecito scongiurare i demoni.
2. Molti negli incantesimi dei negromanti invocano i demoni appellandosi a cose divine, cioè agli scongiuri.
Se quindi fosse lecito scongiurare i demoni, sarebbe lecito anche ricorrere agli incantesimi dei negromanti.
Il che è falso.
3. Chi scongiura una persona per ciò stesso fa società con essa.
Ma con i demoni non si può fare società alcuna, secondo le parole di S. Paolo [ 1 Cor 10,20 ]: « Non voglio che voi entriate in comunione con i demoni ».
Quindi non è lecito scongiurare i demoni.
Sta scritto [ Mc 16,17 ]: « Nel mio nome scacceranno i demoni ».
Ora, indurre altri a fare qualcosa per il nome di Dio equivale a scongiurarli.
Quindi è lecito scongiurare i demoni.
Come si è visto [ a. prec. ], ci sono due modi di scongiurare: il primo si realizza sotto forma di preghiera o di persuasione in ossequio a qualcosa di sacro; l'altro invece sotto forma di imposizione.
Ora, scongiurare i demoni nella prima maniera non è lecito: poiché tale modo di scongiurare parte da una certa benevolenza o amicizia, che non si può avere per i demoni.
- Invece il secondo modo di scongiurare, quello sotto forma di imposizione, è lecito per certe cose e illecito per altre.
Infatti nella vita presente i demoni sono nostri avversari, e quindi i loro atti non sottostanno ai nostri ordini, ma a quelli di Dio e degli angeli santi: poiché, come dice S. Agostino [ De Trin. 3,4.9 ], « lo spirito ribelle è governato dallo spirito giusto ».
Perciò noi possiamo scacciare i demoni nemici scongiurandoli in virtù del nome di Dio perché non ci facciano del male, sia spiritualmente che fisicamente, per il potere a noi concesso da Cristo e di cui si parla nel Vangelo [ Lc 10,19 ]: « Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni, e sopra ogni potenza del nemico; nulla vi potrà danneggiare ».
Però non è lecito scongiurarli per imparare o per ottenere da loro qualcosa: poiché ciò comporterebbe una certa comunicazione con essi; a meno che un santo non lo faccia per un'ispirazione o rivelazione divina, come si legge [ Leg. aurea 99,1 ] di S. Giacomo, il quale dai demoni si fece condurre dinanzi Ermogene.
1. Origene non parla dello scongiuro che si fa con autorità sotto forma di imposizione, ma di quello che si fa in forma di benevola invocazione.
2. I negromanti praticano gli scongiuri e le invocazioni dei demoni per ricevere o per imparare qualcosa da loro: e questo è illecito, come si è detto [ nel corpo ].
Perciò il Crisostomo [ De Lazaro, hom. 2 ] così commenta le parole del Signore [ Mc 1,25 ]: « Taci ed esci da costui »: « Qui ci viene data questa norma salutare: di non credere ai demoni, per quanto essi proclamino la verità ».
3. L'obiezione riguarda lo scongiuro nel quale si invoca l'aiuto dei demoni per compiere o per conoscere qualcosa: ciò implica infatti una certa comunicazione con essi.
Lo scacciarli invece con gli scongiuri equivale a rifiutare la loro compagnia.
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