Summa Teologica - II-II |
In 1 Tim., c. 5, lect. 3
Pare che l'uso del vino sia del tutto illecito.
1. Senza la sapienza non è possibile la salvezza, poiché nella Scrittura [ Sap 7,28 ] si legge: « Dio non ama se non chi vive con la sapienza », e ancora [ Sap 9,18 ]: « Gli uomini furono salvati per mezzo della sapienza ».
Ora, l'uso del vino impedisce l'acquisto della sapienza, secondo quanto si legge [ Qo 2,3 Vg ]: « Proposi di preservare la mia carne dal vino, per volgere la mia anima alla sapienza ».
Quindi l'uso del vino è del tutto illecito.
2. L'Apostolo [ Rm 14,21 ] insegna: « È bene non mangiare carne, né bere vino, né fare altra cosa per la quale il tuo fratello possa scandalizzarsi ».
Ma desistere dal bene della virtù, come pure scandalizzare i fratelli, è peccaminoso.
Quindi è illecito fare uso del vino.
3. S. Girolamo [ Contra Iovin. 1 ] scrive che « il vino e la carne entrarono in uso dopo il diluvio; ma alla fine dei tempi è venuto Cristo per ricondurre tutte le cose al loro principio ».
Quindi sotto la legge cristiana l'uso del vino è illecito.
L'Apostolo consiglia a Timoteo [ 1 Tm 5,23 ]: « Non bere più soltanto acqua, ma fa' uso di un po' di vino a causa del tuo stomaco e delle tue frequenti indisposizioni ».
E altrove [ Sir 31,28 ] leggiamo: « Allegria del cuore e gioia dell'anima è il vino bevuto a tempo e a misura »
Nessun cibo e nessuna bevanda, considerati in se stessi, sono illeciti, secondo le parole del Signore [ Mt 15,11 ]: « Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo ».
Perciò bere il vino di per sé non è illecito.
Può tuttavia divenire illecito indirettamente: talvolta per la condizione di colui che beve, il quale è troppo esposto a subire i cattivi effetti del vino, oppure si è obbligato a non berlo con un voto speciale; talora invece per il modo in cui si beve: in quanto cioè si passa la misura; talora infine a motivo degli altri, che possono scandalizzarsi.
1. Si può possedere la sapienza in due modi.
Primo, in modo ordinario, cioè nella misura necessaria alla salvezza.
E per tale sapienza non si richiede l'astensione totale dal vino, ma solo quella dal suo uso esagerato.
- Secondo, in maniera tendenzialmente perfetta.
E così si richiede che alcuni, per raggiungere perfettamente la sapienza, si astengano completamente dal vino, secondo certe condizioni di persona e di luogo.
2. L'Apostolo dice che è bene astenersi dal vino non in assoluto, ma nei casi in cui qualcuno può scandalizzarsi.
3. Cristo proibisce certe cose perché del tutto illecite, altre invece in quanto sono di ostacolo alla perfezione.
E in questo senso egli sconsiglia il vino ad alcuni per indirizzarli alla perfezione, come sconsiglia anche le ricchezze e altri beni consimili.
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