Supplemento alla III parte |
Pare che tra gli altri effetti la confessione non infonda anche « la speranza di salvarsi ».
1. La speranza deriva da ogni atto meritorio.
Quindi non può essere un effetto proprio della confessione.
2. Come ricorda S. Paolo [ Rm 5,3s ], noi raggiungiamo la speranza attraverso le tribolazioni.
Ora, l'uomo affronta le tribolazioni soprattutto nella soddisfazione.
Perciò infondere la speranza di salvarsi spetta più alla soddisfazione che alla confessione.
Con la confessione, nota il Maestro delle Sentenze [ 4,17,5 ], l'uomo diventa « più umile e più mite ».
Ma così l'uomo riceve la speranza di salvarsi.
Quindi infondere la speranza di salvarsi è un effetto della confessione.
La speranza di ottenere il perdono dei peccati non proviene che da Cristo.
Ma poiché con la confessione l'uomo si sottomette alle chiavi della Chiesa, che ricevono la loro virtù dalla passione di Cristo, per questo si dice che la confessione infonde la speranza di salvarsi.
1. La speranza di salvarsi non può derivare principalmente dai nostri atti, bensì dalla grazia del Redentore.
Poiché dunque la confessione si fonda sulla grazia del Redentore, infonde la speranza di salvarsi non semplicemente come atto meritorio personale, ma come parte di un sacramento.
2. La tribolazione ci dà la speranza di salvarci in quanto è una prova della nostra virtù e una purificazione dalla pena [ dovuta ai nostri peccati ]; ma la confessione, come si è visto [ nel corpo e ad 1 ], non si limita a questo.
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