Supplemento alla III parte |
Pare che il sole e la luna si oscureranno realmente nell'imminenza del giudizio.
1. Secondo Rabano Mauro [ S. Tomm., Cat. aurea in Mt 24,29 ], « nulla vieta di credere che in quel tempo il sole, la luna e le altre stelle saranno realmente privati della loro luce; come già avvenne del sole durante la passione del Signore ».
2. La luce dei corpi celesti è ordinata alla generazione dei corpi inferiori: poiché è con essa che quei corpi influiscono sui corpi inferiori, e non solamente col moto, come dice Averroè [ De subst. orb. 2 ].
Ma al tempo del giudizio la generazione avrà termine.
Quindi verrà a cessare anche la luce dei corpi celesti.
3. Le sostanze inferiori o materiali, secondo il parere di alcuni, saranno purificate da quelle qualità con cui agiscono.
Ora, i corpi celesti agiscono non solo con il moto, ma anche con la luce, come si è appena visto [ ob. 2 ].
Se quindi cesserà il moto dei corpi celesti, verrà meno anche la loro luce.
1. Gli astrologi dicono che non è possibile un'eclissi simultanea del sole e della luna.
Invece alla venuta del Signore il sole e la luna si oscureranno simultaneamente.
Non si tratterà perciò di un oscuramento vero e proprio mediante un'eclissi naturale.
2. Una stessa cosa non può essere causa di diminuzione e di crescita di uno stesso fenomeno.
Ma alla venuta del Signore si avrà un aumento della luminosità negli astri, secondo le parole di Isaia [ Is 30,26 ]: « La luce della luna sarà come la luce del sole, e la luce del sole sarà sette volte di più ».
Quindi non è conveniente che la luce di questi astri si spenga alla venuta del Signore.
Se intendiamo parlare del momento stesso dell'apparizione di Cristo, allora non è credibile che il sole e la luna si oscurino e siano privati della loro luce: poiché tutto il mondo si rinnoverà alla sua venuta e quando i santi risorgeranno, come si è detto [ In 4 Sent., d. 47, q. 2, a. 3, sol. 1 ].
Se invece parliamo del tempo che precederà il giudizio, allora il sole la luna e gli altri astri potranno oscurarsi e perdere la loro luce l'uno dopo l'altro, oppure simultaneamente, per un miracolo della virtù divina destinato a terrorizzare gli uomini.
1. Rabano Mauro parla del tempo che precede il giudizio.
2. La luce non è ordinata esclusivamente a causare la generazione nei corpi inferiori, ma è pure complemento e decoro dei corpi celesti.
Non segue dunque che venendo a cessare la generazione cessi anche la luce negli astri, ma piuttosto essa dovrebbe aumentare.
3. Sebbene alcuni lo abbiano affermato, tuttavia non sembra probabile che le qualità elementari vengano rimosse dagli elementi.
Se però accettiamo l'ipotesi, il paragone tra esse e la luce non regge: poiché le qualità elementari sono tra loro contrarie e agiscono provocando la corruzione, mentre la luce non agisce per via di contrarietà, ma come principio che armonizza e regola i contrari.
- Né la luce può essere paragonata al moto degli astri: poiché il moto è « l'atto di una realtà imperfetta » [ De anima, 2,7 ], che quindi cessa col superamento dell'imperfezione.
Il che non si può dire della luce.
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