Osservazioni di Cocco, Lorenzatto, Cesone
Le osservazioni dei catechisti, indirizzate all'assemblea, contengono delle espressioni che implicano dubbio o diffidenza, soprattutto in merito alla gestione finanziaria.
Il tempo della Assemblea è proprio dedicato all'esame critico di tutti i problemi della nostra famiglia religiosa e ogni catechista ha il diritto di fare tutte le osservazioni, le obiezioni, i richiami, le proposte che crede di fare nell'iteresse dell'opera.
Anzi ha il dovere di dare tutto il suo contributo di pensiero e di critica.
Un silenzio dovuto a indifferenza sarebbe rovinoso.
Un silenzio dovuto a timidezza è ingiustificato e moralmente inacettabbile.
Bisogna che ci parliamo con una lealtà e sincerità assoluta, questa disposizione interiore è il fondamento più sicuro della nostra amicizia, della nostra unità e compattezza sociale e del nostro genuino spirito religioso.
Non ci devono impressionare certe esplosioni di vivacità, che non ci dovrebbero mai essere, e che tuttavia possono sfuggire: esse sono esclusivamente un indice di debolezza dei nervi e mai di avversione o di malanimo.
Conosco a sufficienza tutti i catechisti per affermare questo non solo di me stesso, ma di ciascuno.
Facciamo questo credito ai nostri fratelli e diamo loro questa fiducia e stiamo sicuri che non sbaglieremo, non solo perché è questa la più genuina carità fraterna, ma anche perché corrisponde alla più sicura e verace valutazione della realtà.
Lealtà e fiducia.
Detto questo però aggiungiamo subito che bisogna guardarsi dalla leggerezza e non fare dei giudizi avventati.
Ogni rilievo deve essere documentato e chi desidera dei dati, di qualunque genere, li chieda, che ha dirito di averli.
Affermare enericamente che non si fa economia, oppure che si doveva cercare i fondi prima di sostenere le spese, no ha senso.
Addentriamoci nella situazione e allora potremo portare un contributo serio.