Verbale: Mercoledì 30 dicembre 2009
Alle ore 9.00 riprendono i lavori assembleari con un momento di preghiera.
Viene letto e approvato all'unanimità il verbale del 29 dicembre 2009.
Ezio Orsi relaziona sul Movimento Adoratori ( allegato 11 ).
Nel confronto che segue viene proposto di valorizzare la parrocchia di S. Tommaso come punto di riferimento per la diffusione dell'Adorazione.
Anche l'ostensione della Santa Sindone venga utilizzata come occasione importante per tutti, là dove i singoli membri dell'Unione sono presenti.
Ezio Audano relaziona sull'Associazione Gruppo Personale della Casa di Carità ( allegato 12 ).
Come illustrato nella relazione, il gruppo è nato con l'intento di portare avanti lo spirito dell'opera, avvalendosi in particolare degli ex-allievi, ma non solo, e promuovendo momenti seminariali e incontri annuali.
Lavora in sinergia con la Direzione e la Presidenza della Casa di Carità e i vescovi dei territori dove è presente la Casa di Carità.
I criteri di appartenenza al Gruppo sono stati dibattuti a lungo.
A chi ne fa parte si chiede di unire alla propria competenza professionale, la missione di educatore e il servizio agli altri per dare valore al messaggio della Casa di Carità.
Nel confronto che segue si sollecita di mettere a disposizione del materiale formativo ( testi, sintesi storica ) utile per il personale della Casa di Carità.
Attilio Bondone relaziona sulla Casa di Carità ( allegato 13 ).
Ne illustra il personale, le attività attuali, la storia, le realtà sociali e le nuove povertà morali e materiali in cui opera.
In particolare si possono evidenziare alcuni importanti aspetti:
1. Il personale è chiamato ad un notevole sforzo di aggiornamento sia professionale ( didattica, pedagogia ), sia umano e cristiano ( accoglienza, comunicazione, intercultura, nuova evangelizzazione ), per attualizzare la missione dell'opera nel mondo odierno.
2. A seguito delle decisioni dei soci fondatori, il personale è chiamato ad essere maggiormente compartecipe e corresponsabile del progetto educativo-formativo.
Tale processo è indispensabile per il futuro dell'opera.
3. Il richiamo di alcuni scritti di Fra Leopoldo è importante, perché consente di approfondire il proprio essere nella Casa di Carità e il rapporto con l'Unione Catechisti.
Nel confronto che segue si sottolineano i seguenti altri aspetti:
- occorre incrementare le attività di formazione al personale sulla identità specifica della Casa di Carità ( storia, carisma, legislazione, proposta formativa, didattica, educazione ), attività che sono realizzate, e previste da contratto, con incontri, con corsi di formazione formatori e con la presenza di Fr. Gabriele e dei cappellani;
- il progetto pastorale ( per il quale si sono investite risorse economiche ) prevede delle persone come referenti di ogni sede, le quali più direttamente condividono le finalità dell'opera;
- l'opera ha avuto un grande sviluppo e per contro non vi è un numero adeguato di Catechisti Consacrati o di Fratelli; il cammino intrapreso è quindi imposto dalle situazioni reali;
- Fratel Egidio ringrazia l'aiuto dato dalla Casa di Carità per interessamento dell'ing. Bondone per l'installazione di un gazebo presso la Messa del Povero che ha permesso di fornire altri 60 pasti alla domenica ai poveri, arrivando così a 200 presenze.
Fratel Egidio presenta le necessità e i problemi dell'Opera Messa del Povero.
L'opera si avvale del lavoro di volontari, persone che hanno lavorato anche decine di anni gratuitamente, e molto spesso si sono sposati tra loro e hanno formato delle ottime famiglie cristiane ( circa 35 nuove famiglie e circa 50 bambini ).
Alcuni volontari, a distanza di anni, tornano a prestare il loro servizio con i figli ormai grandi.
Occorre però un ricambio dei volontari.
Occorre vedere il momento storico.
L'impegno è dalle ore 6.00 alle ore 13.00 di ogni domenica per la colazione, la S. Messa e il pranzo per un minimo di 120 persone che arriva anche a 200, e al giovedì pomeriggio, per le attività di alfabetizzazione, dove le presenze sono passate in breve tempo da 30 a 160, con parecchie difficoltà di gestione.
Ad esempio, la GEA ( l'ente di Bruxelles che gestisce i viveri del banco alimentare ), richiede i nominativi delle persone, e si tratta di organizzare e portare avanti un lavoro di raccolta dati abbastanza impegnativo.
Fratel Egidio propone di scegliere i ragazzi più sensibili della Casa di Carità, opportunamente seguiti dai propri educatori, per impegnarli alla Messa del Povero, ad esempio per la preparazione e distribuzione dei pacchi di viveri.
In accordo con la S. Vincenzo della parrocchia del Santo Volto, si potrebbe istituire un punto di distribuzione dei pacchi-viveri presso la Casa di Carità di Corso Brin e potrebbe rappresentare la parte pratica da proporre ai gruppi AMI che si vogliono istituire.
Fratel Egidio garantisce la sua presenza di Fratello al giovedì, quando sono presenti anche altri 7 volontari, ma occorre qualcuno che si prenda la responsabilità dell'opera.
Anche agli ex-dipendenti della Casa di Carità in pensione, si potrebbe proporre un impegno mensile.
La testimonianza di Fratel Egidio, la sua dedizione e la sua fede, ha edificato tutti i presenti all'Assemblea.
Non è stato però sviluppato il tema direttamente collegato alla aggregazione dei volontari dell'Opera Messa del Povero al Movimento Adoratori, come si era ipotizzato.
Il Presidente Leandro Pierbattisti ringrazia e conclude con un saluto la prima parte dell'Assemblea e invita tutti al ritiro del 1° gennaio 2010.
Alle ore 15.00, dopo la preghiera della Adorazione a Gesù Crocifisso, l'Assemblea prosegue i lavori con i soli Catechisti Consacrati.
Sono presenti:
Leandro Pierbattisti,
Fr. Gabriele,
David Sevillano,
Marco Bilewski,
Vittorio Cardini,
Leonardo Rollino,
Piero Roggero,
Alberto Jihuallanca,
Walter Silva,
Alfredo Perez.
Si riassumono e si riflette insieme sulle proposte concrete emerse dall'Assemblea Generale, che verranno successivamente prese in esame:
1. Indire una assemblea speciale per gli Associati: tale proposta verrà esaminata successivamente.
2. Istituire una commissione economica per la gestione dei beni mobili e immobili.
Ci sarà successivamente un emendamento sul medesimo argomento.
3. Istituire una Commissione per il rapporto con il Signum Fidei, tenendo comunque presenta le diversità con la realtà dell'Unione Catechisti.
4. Istituire un "equipe di formazione" per l'elaborazione ( con supporto anche informatico ) di un cammino di formazione e accompagnamento non solo per l'Unione, ma anche per quanti si accostano al nostro Istituto e in particolare per il personale della Casa di Carità.
5. Costituire presso la Casa di Carità un punto di distribuzione dei pacchi-viveri in collaborazione con la Messa del Povero.
Altre proposte che sono state avanzate, possono essere eventualmente annoverate tra le raccomandazioni:
1. intensificare la formazione on-line utilizzando e valorizzando il materiale già opportunamente predisposto, in vista di una formazione più diffusa e di più alto livello;
2. dare opportunità di incontri interpersonali, soprattutto per i rapporti e scambi Italia – Perù;
3. favorire un gruppo di persone ( Catechisti e non ) che, in collaborazione con la Sede Centrale, diano sviluppo alla Sorgente di Baldissero, secondo la natura e le finalità originarie dell'opera.
Alle ore 16.45, si unisce, al gruppo sopra descritto, il dott. Domenico Conti.
Il Presidente Leandro Pierbattisti svolge integralmente la relazione sul sessennio 2004-2009 ( allegato 1 ).
Prima di detta relazione, il Presidente afferma che, per motivi personali, legati all'età e alla salute, non intende accettare una eventuale riconferma come Presidente Generale.
Afferma che ha cercato di essere fedele alle indicazioni della Chiesa e del fondatore.
Afferma inoltre di aver "combattuto la buona battaglia", molto spesso da solo in un "mare in burrasca"; di aver dovuto remare controcorrente con appoggi purtroppo molto sporadici anche da parte del Consiglio Generale.
Nel confronto che segue si sottolinea la ricchezza delle indicazioni contenute nella relazione del Presidente e la necessità di una ulteriore riflessione per il giorno successivo.
La riunione si conclude alle ore 18.15.