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110. Il dominio di sé, lo spirito di abnegazione e di rinnegamento per seguire Cristo dispongono i Catechisti consacrati ad accettare con spirito di riparazione le esigenze dei rapporti difficili, le fatiche del lavoro professionale e dell'impegno familiare e sociale, le sofferenze dell'anima e del corpo e le infermità della vita.
111. La vita di preghiera dei Catechisti come tutta la loro vita di consacrati, è possibile e vera solo se radicata in uno sforzo permanente di conversione, tanto nelle sue relazioni con Dio che nelle relazioni con gli altri.
112. Nell'esame di coscienza quotidiano, nella direzione spirituale, nel Sacramento di riconciliazione ricevuto frequentemente e nei tempi di ritiro, soprattutto nei Ritiri annuali, i Catechisti trovano l'occasione per fortificarsi nella carità e proseguire il cammino nella fedeltà.
Ogni giorno i Catechisti esaminano la loro coscienza con una rilettura evangelica della loro vita nell'intimità con Cristo Crocifisso.
113. Per meglio discernere la volontà di Dio su di sé, ogni Catechista è invitato, soprattutto nei momenti decisivi della vita, a ricorrere a un direttore spirituale, che lo accompagna nel suo cammino di consacrazione.
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