Il convitto
Uno degli atti importanti della vita dell'Unione
1 - Importanza religiosa del Convitto
2 - Convitto come fatto religioso
3 - La nostra professione religiosa ha valore nuziale
Con l'aiuto della Provvidenza, abbiamo individuato nelle vicinanze stesse della Casa di Carità Arti e Mestieri una abitazione costruita di recente, isolata, non molto grande, non opprimente; poiché le sue articolazioni interne offrono la possibilità di comunicare con gli altri pur lasciando a tutti un largo margine di indipendenza e ci siamo già impegnati per un certo numero di alloggi e di stanze.avendo ciascuno il suo alloggio, la sua sistemazione, quindi di addivenire al Convitto, noi ci siamo già impegnati per un certo numero di alloggi, di stanze.
Vorrei sottolineare l'importanza religiosa di questa istituzione, che non riguarda solo alcuni Catechisti, interessati per particolari condizioni personali al Convitto, ma tutti noi che dobbiamo parteciparvi, consapevoli dell'interesse che esso riveste per la vita profonda dell'Unione.
Il Convitto sottostà alla regola dell'Obbedienza
Il Convitto, essendo previsto dalle Regole e dalle Costituzioni, è una parte dell'Istituto e perciò sottostà alla regola dell'obbedienza, alla quale è tenuto lo stesso Presidente.
Preghiamo tutti per la riuscita e l'avvenire del Convitto, che permette a coloro che lo frequentano la possibilità di riunirsi e di sviluppare la vita dell'Unione.
Non dimentichiamo che qualunque forma di convivenza cristiana deve avere il suo fondamento e la sua giustificazione nella parola del Signore: "Là dove due o più sono riuniti nel nome mio, Io sarò in mezzo a loro" ( Mt 18,20 )
Il Convitto rinnova la presenza di Cristo in mezzo a noi
Il Convitto è un mezzo per rinnovare la presenza operante e salvifica di Gesù in mezzo a noi; esso non deve essere considerato semplicemente come un albergo con una comunanza di servizi, ma come un fatto soprannaturale, che innanzitutto comporta la rinnovata presenza di Cristo in mezzo a noi ed offre a coloro che vi partecipano la possibilità di approfondire una comunione attorno a Lui.
Il Convitto, pur rappresentando una comunità con una fisionomia particolare, secondo le esigenze dell'Unione come Istituto Secolare, costituirà sempre un fatto religioso, un fatto soprannaturale, un fatto cristiano
Il Convitto permette l'esercizio della carità
Il Convitto, oltre ad offrire la possibilità della presenza particolare di Gesù in mezzo all'Unione, permette l'esercizio di quella Carità Fraterna che è il tratto distintivo dei cristiani e in modo particolare dei consacrati, i quali addirittura hanno rinunciato a formarsi una propria famiglia per formarla con Gesù.
Esso rappresenta perciò una occasione per poterci amare di più della stessa carità e dello stesso amore di Cristo.
Guardiamo al Convitto come ad una grazia che il Signore ci fa per la nostra vita in questo mondo.
Convitto vivificato dall'amore e dalla carità
Il Convitto, visto, realizzato e vissuto in questa luce, sarà una occasione di grande benedizione, tanto per coloro che vi sono direttamente interessati, quanto per tutta l'Unione.
Sarà un momento di calore spirituale non solo per l'assistenza fraterna, il senso di famiglia, la casa comune, ma soprattutto per l'amore e per la carità che lo vivificheranno.
Non dimentichiamo mai che questa carità è stata particolarmente raccomandata da Gesù ai Catechisti e che Fratel Teodoreto è stato invitato a comporre una preghiera sulla Carità Fraterna.
Il Convitto rappresenta una realizzazione, una espressione, un esercizio singolare di Carità Fraterna non solo per quelli che lo frequenteranno, ma per tutta l'Unione.
Quindi il Convitto è un problema che interessa tutti i Catechisti, e non soltanto, non principalmente dal punto di vista dell'assistenza, anche se questa è una forma concreta di esprimere l'amore vicendevole, che non si manifesta solo in parole o in sentimenti, ma anche in fatti.
Riassumendo i pensieri espressi, il Convitto ci offre l'occasione di:
1- rinnovare la presenza di Gesù in mezzo a noi;
2 - di amarci di più della Sua stessa Carità;
3 - di realizzare nell'Unione un momento luminoso che riverbererà sicuramente un'influenza benefica su tutti i Catechisti.
Influenza benefica che dipenderà non solo dalla convinzione che vi è un luogo in cui andare nel momento della solitudine, ma soprattutto dallo spirito di Carità Fraterna che si irraggerà su tutti.
Inoltre il Convitto ci pone di fronte ad una precisa realtà: che la nostra famiglia spirituale è l'Unione.
E il nostro cuore, pur essendo alcuni di noi vincolati, non per motivi di scelta affettiva, ma per motivi di obbligo e di doverosità, a condizioni esistenziali personali, dovrebbe convergere verso la comunione di tutti i Catechisti.
La professione religiosa che abbiamo scelto ha un valore nuziale e fonda una nuova casa nella quale si devono attuare una fraternità e una solidarietà superiori.
Solo considerando l'istituzione del Convitto sotto questo profilo, noi opereremo alla Sua riuscita e renderemo possibile la crescita spirituale intorno a Gesù.