Carta di lavoro della Casa di Carità Arti e Mestieri |
Dobbiamo riuscire a coinvolgere tutti.
"Io da solo fallisco": dovremmo tutti abituarci a pensare così e riconoscere la necessità dell'interdipendenza.
Docente
Se io sono competente in x mi devo collegare alle tue competenze y.
Il miglioramento continuo è possibile solo attraverso continue interazioni.
Docente
Un'organizzazione, e a maggior ragione una scuola, può funzionare solo se diventa squadra.
Docente
È necessario sviluppare alleanze professionali per l'attivazione delle "buone pratiche".
Docente
Nel caso della presentazione del piano corsi senti la corresponsabilità di coloro che sentono di fare qualcosa che serve a tutti.
Progettista
Collaborazione è trasparenza.
Docente
Attraverso un'esperienza che abbiamo fatto insieme all'estero, tra noi partecipanti, appartenenti a Centri diversi, si è come instaurato una sorta di patto di sangue.
Docente
Mi sembra che manchi ancora una certa interazione tra le diverse figure professionali, ad esempio tra Segretaria e docenti.
Docente
Sovente tutto ciò che non viene risolto finisce per scaricarsi sulle segretarie …
Segretaria
Dobbiamo aiutare la Segreteria a sentirsi parte integrante del momento formativo.
Anche l'approvvigionamento dei materiali posso farlo come un cartolaio o con la coscienza di far parte di un processo.
Segretaria
La vicinanza dei colleghi, la complicità che ci univa, sono sempre state fondamentali.
Ricordo quando ci trovavamo a cantare tutti insieme il "Va' pensiero", cambiando le parole, dopo le ore di officina …
Docente
Una favola di Esopo racconta di un padre che in continuazione predicava la concordia presso i suoi figli.
Ma con le parole non riusciva a persuaderli.
Allora fece portare un fascio di verghe.
Disse ai figli di spezzarle tutte così compatte; ma per quanti sforzi facessero, non ci riuscirono.
Allora sciolse la fascina e diede loro le verghe una ad una.
E poiché così le rompevano senza fatica aggiunse: "Se non volete che le difficoltà possano sopraffarvi ricordatevi di questo esempio pratico".
Le persone che hanno "intelligenza collaborativa" agiscono e pensano in maniera particolare.
Costruiscono identità di squadra e spirito di corpo, cercano di proteggere il gruppo e la sua reputazione, condividono i propri meriti con gli altri, si offrono sostegno reciproco, si sforzano di coordinare i loro sforzi con quelli degli altri, si propongono di offrire a tutti stimoli e prospettive convincenti per impegnarsi.
Casa di Carità è vincolo dì sostegno reciproco, motivato non solo da simpatia e cameratismo, ma dal formare un solo corpo in Cristo.
Presidente
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