Carta di lavoro della Casa di Carità Arti e Mestieri |
Ciò che ci distingue è che noi diciamo ai ragazzi che il lavoro è un'attività vista alla pari dello studio.
Docente
Dobbiamo portare i ragazzi a svolgere un lavoro ragionato; non solo insegnare ad usare gli strumenti, ma ad usarli criticamente, alla luce di un progetto di vita.
Docente
Fin dai primi giorni è importante far sentire ai ragazzi l'intelligenza delle mani: così fanno una grande scoperta, cioè che sono capaci di fare qualcosa, e ciò aumenta la loro autostima.
Docente
Insegno ai ragazzi che attraverso il lavoro si costruiscono un'esistenza possibile.
Docente
Il nostro Ente si propone da sempre di "intercettare" la questione lavoro, di trasformare il semplice fare e l'insegnare a fare in autentica cultura del lavoro.
Che cosa può significare vivere e insegnare la cultura del lavoro?
In primo luogo che per noi non vi sono due categorie di uomini, un homo faber destinato a lavorare e un homo sapiens chiamato a contemplare e studiare la verità.
Lo stesso uomo è faber e sapiens, è un uomo che lavorando nutre la mente e lo spirito.
Cultura del lavoro la nostra, perché il lavoro è un atto molteplice, insieme economico, sociale, religioso.
Il lavoro è per noi fonte di gioia e di fierezza per una vita stretta in pugno attraverso un'attività resa davvero nostra e che impegna tutto noi stessi; ma il lavoro è anche salvezza religiosa e avvicinamento a Dio, in quanto attraverso il lavoro l'uomo e il mondo, che vivono nel tempo e nella storia, si innestano su un progetto grande e ulteriore, che trascende il tempo e la storia, e al quale, con il nostro lavoro, siamo tutti i giorni chiamati a partecipare.
Cultura del lavoro, quindi, diffusa tra noi, ma cultura soprattutto proposta ai nostri allievi.
La nostra mission potrebbe infatti così essere sintetizzata: formare con, sul, per il lavoro.
In che senso? Ciò che offriamo ai nostri allievi ( una base culturale, delle competenze specifiche, una maggiore padronanza di sé ), è finalizzato ad avviare in loro un grande progetto di vita che nel lavoro trova il suo fulcro.
Attraverso il lavoro vogliamo aiutarli a ridare dignità alla loro vita, attraverso il lavoro cerchiamo di offrire a ciascuno l'opportunità di esprimersi e di mettere a frutto i propri talenti.
Attraverso il lavoro, un vero lavoro, equo e dignitoso, ci affranchiamo e li affranchiamo dall'insensatezza e dall'insignificanza esistenziale.
Esopo in una sua favola racconta di un contadino che, poco prima di morire, chiamò i suoi figli e disse: "Ragazzi, in una delle mie vigne c'è un tesoro".
Dopo la morte del padre i figli presero aratri e vanghe e cominciarono a scavare nel campo.
Non trovarono il tesoro; però la vigna, vangata a fondo, produsse una straordinaria quantità d'uva.
Capirono allora: il tesoro degli uomini può essere il loro lavoro.
Alla Casa di Carità la cultura del lavoro, cioè la formazione alle Arti e ai Mestieri, è anche rivelazione dell'amore dì Dio.
Presidente
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