Primo commento all'art. 2 |
Per difendersi dalle accuse dei farisei e per giustificare il suo comportamento, pieno di compassione e di accondiscendenza verso i pubblicani e i peccatori ( Lc 15,1-2 ), Gesù narra tre parabole.
Le prime due, la pecorella smarrita e la dracma perduta si chiudono con un accenno alla gioia festosa che procura in cielo il ritrovamento-conversione anche di un solo peccatore.
La terza, quella del padre misericordioso, è l'immagine più viva dell'amore sconfinato del Padre celeste che Gesù ci rivela in modo incomparabile come solo lui poteva fare.
L'Evangelista della misericordia, cioè San Luca, ha visto come il disegno provvidenziale concepito dal Padre, nel suo grande amore per gli uomini, come attestano il Magnificat della Madonna " di generazione in generazione la sua misericordia stende su quelli che lo temono " ( Lc 1,50 ), e Zaccaria " così egli ha concesso misericordia ai nostri Padri " ( Lc 1,72 )
" E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade.
Per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
Nella remissione dei suoi peccai,
grazia alla bontà misericordiosa del nostro Dio " ( Lc 1,76-78 ).
San Paolo poi oserà affermare: " Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere a tutti misericordia " ( Rm 11,32; Gal 3,22; Ef 2,3.5.7 ).
Paolo ringrazia dal profondo del cuore " il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre della misericordia e Dio di ogni consolazione " ( 2 Cor 1,7 ).
Indice |