La Vergine Immacolata nelle nuove Costituzioni dell'Unione |
Dalle Costituzioni dell'Unione: "I membri dell'Unione … si sono riuniti con la protezione della Vergine Immacolata per ripresentare, con spirito di riparazione, agli uomini del loro tempo, la trionfante potenza dell'amore misericordioso del Signore, Crocifisso glorioso, la sua universale attrazione salvifica sul mondo, sulla storia, sulla vita quotidiana e secolare" ( art. 2 Cost. ).
"I membri dell'Unione vivono l'intimità con Gesù Crocifisso uniti con Maria Immacolata, capolavoro della redenzione a lei affidati come figli per il consenso dato ai piedi della croce e considerano la Vergine Immacolata come Patrona dell'Unione" ( art. 9 Cost. ).
Fra Leopoldo, il 13 dicembre 1908: "Mamma santissima, io ho un ardente desiderio di fare amare il tuo e mio Gesù: mi aiuti?".
"Figlio mio se mi sono fatta protettrice dell'Opera, è per l'appunto affinché il mio Figlio venga amato e non disprezzato e strapazzato orribilmente".
Maria SS., il 29 dicembre: "Io sono la potente Patrona di un grande Ordine; il tuo spirito ed il mio saranno in continuo lavoro per dimostrare a tutto il mondo la grande Misericordia del mio Signore e la gloria di Dio Altissimo" ( cfr. art. 2 Cost. ).
Preghiera di fra Leopoldo, il 29 dicembre 1908: "O Mamma santissima, più pietosa di tutte le madri del mondo unite insieme, fa che la tua pietà si manifesti in tutta la sua potenza a onore e gloria del tuo Divin Figlio che ci ha redenti e fatti tanto grandi ( cfr. art. 3 Cost. ) e fa col tuo cuore di Madre nostra che quei poveri infelici che hanno la disgrazia di disprezzare il bene, mediante la tua immensa carità si ravvedano e la misericordia sia copiosa sopra di loro.
Insomma tu, mamma mia dolcissima, hai da salvare tutti, ricordati che tutti siamo figli tuoi, redenti col preziosissimo sangue del tuo Divin Figlio, il mio Amore, Gesù Crocifisso, vero Figlio di Dio".
Dal II Concilio Ecumenico ( Con. Ecum. Vat. II, Lumen gentium 63 ): "Nessuna creatura infatti può mai essere messa allo stesso livello del Verbo incarnato e redentore, ma come sacerdote di Cristo, è in vari modi partecipato, sia dai sacri ministri, sia dal popolo fedele e, come l'unica bontà di Dio, è realmente diffusa in vari modi nelle creature, così anche l'unica mediazione del redentore non esclude, ma suscita nelle creature una varia cooperazione partecipata da un unico fonte.
È questa funzione subordinata di Maria la Chiesa non dubita di riconoscere apertamente, continuamente la sperimenta e raccomanda all'amore dei fedeli, perché sostenuti da questo materno aiuto siano più intimamente congiunti col Mediatore e Salvatore".
La Vergine Immacolata Protettrice e Patrona dell'Unione.
Protettrice da ogni insidia, da ogni pericolo interno ed esterno, in ogni difficoltà o problema incontrato.
Patrona che per noi intercede sempre e sempre ci stimola verso la pienezza dell'amore che è pienezza della vita.
Occorre perciò corrispondere con estrema fiducia, con grande confidenza e docilità ai suoi insegnamenti, alle sue ispirazioni, sia sul piano personale che su quello comunitario.
L'Immacolata non solo ha cooperato alla fondazione dell'Unione, ma ne qualifica in profondità lo spirito e la missione catechistica, educativa, sociale.
L'Immacolata vitalizza la secolarità dell'Unione, con la sua testimonianza, con il suo esempio di sposa, di madre e di donna, con il suo insegnamento, con la sua intercessione.
Per i membri del grande Ordine che verrà è richiesta una divozione senza limiti alla gran Madre di Dio.
Raccomandazione fatta scrivere da Gesù a Fra Leopoldo il 4 marzo 1909: "In quelli che vengono dopo di me, nell'Ordine che verrà, non guardare se hanno un alto sapere, ma esigere che abbiano l'amore alla preghiera e, senza limiti, la divozione alla gran Madre di Dio; quello in cui non vi sono queste virtù, non sarà grato a Dio".
Detto di Maria SS., il 20 giugno 1914: "Chiamami nel corso del giorno: Dolce Cuore di Maria, siate la salvezza mia!".
Dirai ai miei figli della pia Unione che in qualunque disastro sia per piombare io li aiuto ( 21 marzo 1915 ).
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