La perseveranza nella vita cristiana e la divozione a Gesù Crocifisso |
a) La perseveranza suppone la conversione e comporta una conversione continua.
La fede infatti trasforma il credente nell'immagine del Figlio, del Verbo incarnato.
È cambiamento di ordine ontologico che comporta un cambiamento di ordine morale.
Perché questa conversione venga attuata la fede deve includere:
- una speciale conoscenza della realtà
- una connessione con la speranza e con l'amore che la rende operativa.
b) Per mezzo della perseveranza il cristiano ha la possibilità di realizzare l'incontro personale con Cristo, di venire profondamente inserito nella sua storia, nei suoi fatti di vita, passione e resurrezione, e nelle sue parole.
La connessione della fede con la speranza e l'amore.
La risposta della fede deve essere di adesione alla verità di Cristo, speranza in quanto promette e amore alla sua persona che si comunica.
Ciò richiede che si adotti un atteggiamento di fiducia verso Gesù.
Tutto ciò comporta una risposta totale a Cristo.
c) Compenetrazione della fede con la speranza e la carità.
La perfezione della fede si misura nell'aiuto che essa porta allo sviluppo della speranza e dell'amore, i quali a loro volta la sostengono e la sviluppano secondo la misura di Cristo.
d) La perseveranza suppone la conversione e ne comporta lo sviluppo.
A sua volta la conversione esige la perseveranza.
e) Questo non è possibile se non camminiamo nello Spirito, se non viviamo dello Spirito:
"Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito" ( Gal 5,25 )
f) In particolare la perseveranza richiede il superamento delle difficoltà che possono ostacolare il cammino della fede.
Il dubbio di fede è il particolare nemico che la perseveranza deve combattere.
Superare il dubbio è consolidare la propria perseveranza, il progresso della vita spirituale.
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