Spiritualità dell'Unione

11-2-2007

Don Mauro Agreste

Indice

1) Che cos'è questo gruppetto in cui vi siete trovati oggi?
2) L'Unione Catechisti trae le sue origini da una spiritualità che è l'insieme tra la spiritualità francescana e la spiritualità lasalliana
3) I Fratelli delle Scuole Cristiane, non sono sacerdoti, sono dei religiosi, hanno questa missione dell'educazione attraverso la scuola
4) Che Fra Leopoldo, era un frate francescano, alla sera comincio ad avere delle locuzioni interiori in cui il Signore gli diceva molte cose
5) Egli ricevette dal Crocifisso, l'indicazione di una preghiera sulle principali piaghe del corpo di Cristo nella sua Passione
6) Si incrociano due vite di santi: Fra Leopoldo e Fratel Teodoreto
7) E si sente dire dal Crocifisso: "Dì a Frate Teodoreto che vada avanti secondo il suo progetto perché va bene così"
8) Tra le rivelazioni del Crocifisso c'è questa: l'Unione Catechisti sarà come un grande albero
9) Ci sono vari modi per partecipare a questo istituto secolare, ognuno nel proprio stato di vita. Scopo è la santità di vita
10) Lo specifico dell'Unione Catechisti in tutti i suoi gruppi, è quello di formare dei cristiani catechisti, vi piace l'idea?
11) Allora catechista è colui che con la sua vita diventa una manifestazione visibile che la parola di Dio vive dentro di lui
12) Allora i catechisti consacrati chi sono? Essi si consacrano a Dio con i tre tipici voti
13) Ognuno vive a casa propria, lavora e mantiene se stesso
14) Essendo un cammino, comunitario, ci sono questi incontri mensili
15) Quando c'è il ritiro dell'Unione Catechisti questo ha la preminenza
16) Al pomeriggio si vive questo tempo di comunione con il cuore di Cristo, per crescere nella santità
17) Ti spingono a fare qualche cosa per il corpo di Cristo che è la Chiesa nella famiglia
18) La prudenza della Chiesa spinge tutti i fedeli che hanno delle rivelazioni a non parlarne pubblicament
19) Per capire quale è la volontà del Signore c'è un triplice metodo
20) Noi dobbiamo essere attenti a una cosa sola: a fare la volontà del Signore, non la nostra
21) L'ascesi è un lavoro su se stessi per modificare noi stessi, finché non diventiamo come Lui vuole

1) Che cos'è questo gruppetto in cui vi siete trovati oggi?

Questo è un gruppo chiamato dei nuovi partecipanti, in cui cominciamo a chiarire in maniera semplice, che cosa sia l'Unione Catechisti e dove voi siete capitati.

Come mai siete capitati qui, io non lo so, però lo sa il Signore.

Ed è una cosa molto particolare il riconoscere che il Signore si serve anche delle coincidenze.

Per cui non sono poche le persone che sono venute per curiosità, e poi hanno sentito veramente che questa poteva essere una strada in cui concretizzare una chiamata speciale del Signore.

2) L'Unione Catechisti trae le sue origini da una spiritualità che è l'insieme tra la spiritualità francescana e la spiritualità lasalliana

L'Unione Catechisti, che si trova in questo luogo, trae le sue origini da una spiritualità che è l'insieme tra la spiritualità francescana e la spiritualità lasalliana cioè i Fratelli delle Scuole Cristiane il cui fondatore fu S. Giovanni Battista de La Salle, che fondò nella Francia del '600, all'epoca di Luigi XIV, queste scuole gratuite per i poveri che erano totalmente analfabeti.

Affrontando difficoltà notevoli, lui era Canonico della Cattedrale di Reims, quindi sacerdote.

3) I Fratelli delle Scuole Cristiane, non sono sacerdoti, sono dei religiosi, hanno questa missione dell'educazione attraverso la scuola

E ha voluto formare questo istituto di religiosi, che sono i Fratelli delle Scuole Cristiane, che non sono sacerdoti, sono dei religiosi che non celebrano la Messa perché non sono ordinati.

Sono dei fratelli. E dunque come religiosi avevano, e hanno, questa missione dell'educazione attraverso la scuola.

Molte vicende si sono susseguite dal 1600 in poi.

Gli ordinamenti degli Stati non sempre favoriscono, in qualche modo, l'esercizio di questo tipo di carità, poiché le spese ci sono e sono notevoli, e quindi per forza di cose purtroppo in tanti casi queste scuole sono rimaste a pagamento, mentre sono nate come scuole gratuite.

Naturalmente tutto quello che si riesce ad ottenere qui in Europa diventa beneficenza per le scuole degli altri paesi, tipo America Latina o altre zone, in cui lì per le necessità e per le situazioni del luogo le scuole possono e riescono ad essere gratuite per i poveri.

4) Che Fra Leopoldo, era un frate francescano, alla sera comincio ad avere delle locuzioni interiori in cui il Signore gli diceva molte cose

Ora che cosa accade? Che Fra Leopoldo, era un frate francescano che stava nella chiesa di S. Tommaso; allora in quella chiesa c'era il convento dei frati e lui era un frate addetto a delle mansioni molto semplici, molto umili tant'è che era il cuoco della comunità.

Quindi passava le sue giornate tra le pentole, i fornelli e i lavabi, solo che alla sera lui andava a salutare il Signore in chiesa e com'è come non è, comincio ad avere delle locuzioni interiori in cui il Signore gli parlava, e gli diceva molte cose, gli spiegava molte cose, gli manifestava il suo amore e vicinanza.

E così lui tutte le sere andava in chiesa, a volte stava tutta la notte, e si intratteneva con il Signore adorandolo, specialmente nella sua passione, per cui com'è tipico nella spiritualità francescana l'attenzione alla divina umanità di Cristo, e in questa umanità di Cristo l'adorazione, la contemplazione di tutto ciò che Gesù ha sofferto come uomo, senza smettere di essere Dio, per la salvezza del mondo.

5) Egli ricevette dal Crocifisso, l'indicazione di una preghiera sulle principali piaghe del corpo di Cristo nella sua Passione

Da questo intrattenersi con il Signore lunghe ore, egli ricevette dal Crocifisso, l'indicazione di una preghiera in cui ci si soffermava, meditando sulle principali piaghe del corpo di Cristo nella sua Passione, associando queste piaghe ad alcuni aspetti della vita della Chiesa per la salvezza.

E così si è venuto via, via formando dietro questa illuminazione, chiamiamola una rivelazione particolare, perché il Cristo parlava e lui scriveva quello che Gesù Cristo gli diceva, è nata questa preghiera all'adorazione alle cinque piaghe.

È una edizione riveduta, perché sono passati molti anni ormai ma la sostanza rimane sempre quella: un'adorazione a Gesù Crocifisso sullo stile di quella che si fa il Venerdì Santo nell'adorazione della Croce.

6) Si incrociano due vite di santi: Fra Leopoldo e Fratel Teodoreto

Si incrociano due vite di santi, Fra Leopoldo e Fratel Teodoreto.

Fra Leopoldo un frate francescano, Fratel Teodoreto un fratello delle scuole cristiane, che vedeva i giovani che avevano una necessità di fare un cammino spirituale che fosse formativo, e ha in mente di creare una società di giovani bravi, ben formati, che si occupasse di catechesi.

Chiese consiglio a questo frate che aveva fama di avere dei colloqui mistici con il Crocifisso.

7) E si sente dire dal Crocifisso: "Dì a Frate Teodoreto che vada avanti secondo il suo progetto perché va bene così"

E si sente dire dal Crocifisso: "Dì a Frate Teodoreto che vada avanti secondo il suo progetto perché va bene così".

E così troviamo a distanza di molti decenni da quell'epoca a vedere che l'Unione Catechisti si è consolidata, si è formata, ci sono questi giovani che sono poi cresciuti, divenuti poi responsabili di questo istituto.

Allora non si sapeva bene come chiamare nella Chiesa, perché era una cosa nuova e che oggi invece è chiamato istituto secolare.

E questo istituto secolare, secondo le visioni del Crocifisso, perché ha dato anche delle visioni, chiamiamole anche profezie su quello che sarebbe stato lo sviluppo di questa Unione Catechisti e anche il senso di tutto questo nella storia del nostro tempo.

8) Tra le rivelazioni del Crocifisso c'è questa: l'Unione Catechisti sarà come un grande albero

Tra le rivelazioni del Crocifisso c'è proprio questa: l'Unione Catechisti sarà come un grande albero, e affonderà le sue radici in Torino, e si estenderà molto lontano e che avrà molti rami"

Ora i rami di questa Unione Catechisti sono diversi: ci sono i catechisti consacrati, ci sono i catechisti associati, ci sono gli sposi catechisti, ci sono i giovani, ma c'è la possibilità delle catechiste consacrate, si sta aprendo proprio adesso, ultimamente l'otto dicembre si è dato inizio all'apertura in questo ambito, e così via, ci sono molti ambiti in cui questa grazia dello Spirito Santo che ha voluto suscitare nella Chiesa questo istituto secolare si sta facendo via, via partecipe a tante persone che ne vengono in contatto e che si sentono toccare dalla chiamata del Signore che le dice: qui ti aspetto, qui svolgerai il tuo cammino cristiano.

Beninteso senza smentire tutto quello che hai fatto prima, ma dando un senso di appartenenza maggiore alla Chiesa mediante, chiamiamola una forma consacrativa, che non è uguale per tutti perché, a seconda dello stato di vita, una persona può essere associata all'Unione Catechisti in un modo diverso.

9) Ci sono vari modi per partecipare a questo istituto secolare, ognuno nel proprio stato di vita. Scopo è la santità di vita

Qui ci sono i consacrati ma ci sono anche gli associati, ci sono i gruppi famiglia, ci sono i singles, ci sono vari modi per partecipare a questo istituto secolare, ognuno nel proprio stato di vita.

Qual è lo scopo? È presto detto: scopo è la santità di vita, scopo è diventare cristiani autentici aiutati dagli insegnamenti della Chiesa che si vivono con un certo stile nell'Unione Catechisti.

Ora, ne ho già parlato in altre occasioni, nell'Unione Catechisti che è un unione secolare confluisce la spiritualità della Chiesa Cattolica tutta intera, questo vuol dire che le ricchezze che ognuno di noi ha potuto ottenere anche in altre esperienze comprese quelle dei movimenti non sono affatto eliminate anzi sono valorizzate.

10) Lo specifico dell'Unione Catechisti in tutti i suoi gruppi, è quello di formare dei cristiani catechisti, vi piace l'idea?

Però non possono sostituire quello che è lo specifico dell'Unione Catechisti, e detto in parole semplice lo specifico dell'Unione Catechisti in tutti i suoi gruppi, è quello di formare dei cristiani catechisti, vi piace l'idea?

Cosa vuol dire formare dei cristiani catechisti?

Vuol dire formare dei cristiani non semplicemente che abbiano la classe di catechismo, anche quello perché credo sia importante aiutare gli altri a conoscere meglio Gesù, non è vero?

Ma il verbo catecheo dal greco non vuol dire solo insegnare, ma significa far risuonare, lo dice anche la parola cat-echeo, l'eco fa risuonare.

11) Allora catechista è colui che con la sua vita diventa una manifestazione visibile che la parola di Dio vive dentro di lui

Allora catechista non è solo colui che ha una classe a cui insegna il catechismo, la parola di Dio ecc… ma è colui che con la sua vita diventa una manifestazione visibile che la parola di Dio vive dentro di lui, per cui si è catechisti nella propria famiglia, si è catechisti nel matrimonio, nella parrocchia, nell'ambito del lavoro, in vacanza, nel divertimento, nell'ambito della cultura, si è catechisti e quanto ce n'è bisogno nell'ambito sociale, nell'ambito politico.

Non come certi che si fregiano del nome cristiano come politici e poi dopo dicono: ma la Chiesa, se fa così, si allontana dal consenso.

La Chiesa non ha mai cercato il consenso, ha solo sempre cercato di dire la verità, chiusa la parentesi.

Allora detto in grandi linee il senso dell'Unione Catechisti, a cui ognuno può partecipare, è proprio questo: diventare catechisti.

Perché tutto questo possa avvenire c'è un itinerario, un cammino spirituale che ti rende partecipe, tu fai parte dell'Unione Catechisti.

Non sei un'ospite, tu fai parte di questa famiglia se accetti di andare avanti.

Se senti che il Signore ti dice: sì, vieni per te ho preparato questo cammino, ti ho scelto, ti ho preso in un dato momento della tua vita perché voglio che tu qui cresca nella santità, e perché tu crescendo qui nella santità porti la santità ovunque tu andrai, e chiunque tu incontrerai.

12) Allora i catechisti consacrati chi sono? Essi si consacrano a Dio con i tre tipici voti

Allora i catechisti consacrati come Leandro, come Rollino, come Marco, come Piero ecc… chi sono?

Sono delle persone che, dopo il periodo di formazione, arrivano all'atto di consacrazione.

Essi si consacrano a Dio con i tre tipici voti: povertà, castità e obbedienza per appartenere a Gesù Cristo povero, casto e ubbidiente.

Vivono come dei veri e propri religiosi, solo che la caratteristica dell'istituto secolare, e tutti gli istituti secolari sono così, è che non hanno un convento.

13) Ognuno vive a casa propria, lavora e mantiene se stesso

I frati vivono in comunità, gli istituti secolari non vivono in comunità, ognuno vive a casa propria nella sua famiglia e ognuno lavora e mantiene se stesso e la propria famiglia mediante il proprio lavoro; questi sono i consacrati.

Poiché sono consacrati non sono gli sposati.

Ci sono i catechisti sposati, allora si chiamano gli associati perché hanno il sacramento del matrimonio però partecipano, in un modo diverso, allo stesso carisma dell'Unione Catechisti.

Poi ci sono gli sposi catechisti che sono quei catechisti che giungeranno a una forma tipica, adatta a loro, di consacrazione in cui marito e moglie insieme si consacrano e consacrano la loro vita matrimoniale, e dunque anche familiare, a viverla secondo gli insegnamenti che ci sono, e che si vedono nel corso degli anni nell'Unione Catechisti.

Non c'è niente di nuovo o di straordinario, sono gli insegnamenti che fanno parte della Chiesa ma c'è questo di bene: che essendo vissuti in un ambito di consacrazione ognuno beneficia delle promesse che Gesù ha fatto per quelli che appartengono a questo.

14) Essendo un cammino, comunitario, ci sono questi incontri mensili

E per di più essendo un cammino, chiamiamolo comunitario, anche se non residenziale, ci sono questi incontri mensili in cui c'è il confronto spirituale.

Il ritiro è un momento fondamentale del cammino di chiunque sta facendo questo cammino nell'Unione Catechisti, perché è nel ritiro che vengono esposti gli insegnamenti della spiritualità dell'Unione Catechisti, gli insegnamenti spirituali, magisteriali, catecheteci che sono necessari a ogni cristiano per la propria vita cristiana.

Sarebbero necessari a tutti ma non tutti accettano di fare questo cammino.

Allora l'Unione Catechisti si esprime in questo modo, in quanto poi all'attività, ognuno concorda con il proprio riferimento, con il proprio referente, in che modo poter essere lievito nella Chiesa.

Naturalmente a chi fa questo cammino non è chiesto di abbandonare tutto il resto, però è chiesto di lasciare una priorità.

Le priorità vanno viste con una certa prudenza, una certa serietà per cui è molto meglio essere attenti di non sovrapporre due cose.

159 Quando c'è il ritiro dell'Unione Catechisti questo ha la preminenza

Quando c'è il ritiro dell'Unione Catechisti questo ha la preminenza.

Ha la preminenza ma non nel senso che tu abbandoni gli impegni che tu hai avuto ufficialmente nella tua comunità parrocchiale, perché questo non avrebbe senso.

Per quale motivo noi facciamo il ritiro al pomeriggio?

Proprio per questo motivo, perché al mattino chi ha degli impegni di servizi: chi nel coro, chi come lettore, chi deve portare la comunione a qualcuno, allora al mattino c'è la possibilità che ognuno che ha il proprio incarico lo possa svolgere.

16) Al pomeriggio si vive questo tempo di comunione con il cuore di Cristo, per crescere nella santità

E poi al pomeriggio si vive questo tempo di comunione con il cuore di Cristo, per crescere nella santità.

Ce la possibilità di approfondire gli insegnamenti, di vivere con maggiore intensità quella che è la consacrazione battesimale, fino al tempo in cui uno decide: ecco sì voglio andare avanti in questo cammino perché sento che il Signore mi chiama a fare questa strada.

Oppure non mi sento di andare avanti in questa strada, non importa puoi benissimo sentirti libero su questo, puoi anche partecipare ai ritiri mensili con una estrema libertà, perché l'invito è aperto a tutti.

17) Ti spingono a fare qualche cosa per il corpo di Cristo che è la Chiesa nella famiglia

Se poi tu ti inserisci allora ci sono questi cicli di insegnamenti, di riflessioni, che ti spingono a conoscere sempre meglio la tua identità cristiana in modo tale che tu possa fare qualche cosa per il corpo di Cristo che è la Chiesa nei suoi ambiti specifici, nella famiglia, nell'ambiente della malattia, della catechesi, nella testimonianza, nel volontariato della carità, nella S. Vincenzo, nella Caritas parrocchiale diocesana, anche nei movimenti sei chiamato ad essere presente, e sei chiamato anche a portare tutto il bene che tu ricevi senza snaturalizzare l'orientamento che è tipico.

Mi pare di avere dato in maniera molto sintetica quello che può essere questo itinerario dell'Unione Catechisti. Avete delle domande?

Intervento. - Ho capito bene che mi serve venire qui?

Risposta. - Devi chiedere in preghiera al Signore se oltre a venire per imparare questo, Lui ti chiama per fare questa appartenenza all'Istituto Secolare Unione Catechisti, e lì tu devi metterti in preghiera, farti consigliare dal tuo padre spirituale per capire: mi sembra, non mi sembra, è o non è, e poi si prova, se poi uno non si trova ad un certo momento dice: ho provato, ho capito che questa non è la mia chiamata, però se posso venire io volentieri io vengo anche senza essere direttamente collegato, però è un approfondimento che tu devi fare prima con te stessa e il Signore, e poi con il discernimento con il tuo padre spirituale, va bene?

L'istituto secolare dà gli orientamenti, ma quello che il Signore parla nel tuo cuore, ti suggerisce certe cose questo va sempre posto sotto il discernimento con il padre spirituale.

Per tante ragioni, una delle ragioni è quella della carità, e ti spiego subito.

Metti caso che le tue locuzioni interiori siano vere, se tu lo dici alla gente qualunque ci sarà senz'altro qualcuno che si sentirà male, perché dice: allora il Signore non mi vuole bene?

Perché a me non dice niente. Capisci?

18) La prudenza della Chiesa spinge tutti i fedeli che hanno delle rivelazioni a non parlarne pubblicamente

Per cui la prudenza della Chiesa spinge tutti i fedeli che hanno delle rivelazioni a non parlarne pubblicamente, perché in questo modo si potrebbe bloccare il cammino spirituale di un altro.

Invece la Chiesa dice: quando ci sono cose di questo genere, ne parlate con il padre spirituale vostro, che vi suggerisce di volta, in volta come è meglio rispondere alle chiamate del Signore.

Ecco è una cosa ottima che uno in preghiera riceva un sostegno particolare da parte del Signore, ma bisogna star attenti a non far sì che questo diventi un motivo di fatica per qualche altro fratello o sorella.

Per cui nella tua preghiera personale se il Signore ti fa capire, e non mi interessa in che modo te lo fa capire, ne parlerai con il tuo padre spirituale che devi fare anche questa esperienza, allora tu concorderai con i responsabili dell'Unione Catechisti e dirai: va bene voglio provare a iniziare l'anno di formazione per questo tipo di cammino.

Questo è un tempo speciale.

19) Per capire quale è la volontà del Signore c'è un triplice metodo

In effetti per capire quale è la volontà del Signore c'è un triplice metodo.

Per capire qual è la volontà del Signore si capisce se quello che devi fare è semplice, se è contemplativo, se dà pace.

Semplice ossia per fare questa cosa non è che io debba ingarbugliare la mia vita sembra che tutto avvenga naturalmente, non so com'è, è come i pezzi del mosaico che vanno a posto da soli.

Mi sono trovato in questa situazione ma come non so neanche perché, so solo che mi trovo qui e mi trovo bene; allora campanello d'allarme: ah potrebbe essere un segno che il Signore ti dà per farti capire ti voglio qui.

Secondo aspetto: contemplativo.

Facendo quella esperienza una persona si sente di fronte al Signore, contempla la Sua bontà, la sente.

Si sente, come dire, vicino a Lui non sa dire il perché, si sente solo che quella situazione è giusta per lui.

Da la pace. Tutta la sua vita si riposa, non vuol dire che non fa più niente, magari fa molto di più di prima, però dato che lo fai con serenità, non ti opprime, mi spiego?

Ora quando ci sono tutte queste tre caratteristiche insieme allora quella è la volontà di Dio, se ne manca una puoi fortemente dubitare che quella sia la volontà del Signore, mi sono spiegato?

Per cui tu dici: ma questa cosa è avvenuta in modo semplice, mi mette vicino al Signore ma non sono in pace.

Allora ti dico: anima mia facilmente questa non è la tua chiamata, a meno che il tuo non stare in pace sia la voce del Signore che ti fa capire: ci sono troppe cose, c'è qualcosa che non va.

Controlla un po' quella che devi togliere.

Potrebbe essere questa, potrebbe essere un'altra.

20) Noi dobbiamo essere attenti a una cosa sola: a fare la volontà del Signore, non la nostra

Ma, tutto sommato, noi dobbiamo essere attenti a una cosa sola: a fare la volontà del Signore, non la nostra.

Se non sei in pace perché hai troppe cose da fare, allora verifica quali sono le cose più importanti e quelle meno importanti, che vuol dire verifica dove sei chiamato.

Questo è fondamentale. Che uno debba vivere la vita del cristiano anonimo questo è fuori da ogni logica, il cristiano che vivacchia la vita cristiana non è qualche cosa che il Signore desideri, per nessuno.

Ci sono tanti cristiani che si accontentano di vivacchiare per una semplice ragione: perché così non si impegnano da nessuna parte e hanno l'illusione di essere buoni.

Ma questa non è la cosa che il Signore vuole.

Nella vigna del Signore ci sono molti posti, e ci sono quelli che vanno a lavorare alle 8 del mattino, quelli che vanno a mezzogiorno, quelli che vanno alle 15 e quelli che vanno alle 17; però c'è sempre lavoro per tutti.

Ora il cristiano che non ha voglia di fare niente per la vigna del Signore è un cristiano che vale per tutto quello che sta facendo, cioè niente.

Vivacchia, un parassita che assorbe la linfa ma non produce frutti.

Avete mai visto i frutti dell'edera voi? L'edera non ha frutti, non ne ha bisogno perché sfrutta la vita degli altri.

Il cristiano edera, che non produce frutti.

Invece il cristiano è chiamato vite, perché la vite innestata nella vite di Cristo deve produrre molto frutto, un frutto zuccherino che allieta il cuore dell'uomo, che è pregiato, il frutto della vite è l'uva, mi spiego? Ci sono domande?

Domanda: quando uno fa tanta meditazione, concentrazione, come si chiama?

Risposta: lectio divina. L'ascesi comprende anche la prassi, non è solo contemplazione.

21) L'ascesi è un lavoro su se stessi per modificare noi stessi, finché non diventiamo come Lui vuole

Allora attenzione verifica: semplicità, contemplatività e pace: e la gioia fa parte della pace eh; quindi verifica con il tuo padre spirituale.

Questo vuol dire, non è che tu debba abbandonare un'esperienza, ma puoi associare a quella esperienza qualche cosa che ti nutra dentro.

Continuo a ripetere i 3 criteri del discernimento, se manca qualcosa in quel discernimento va verificato con il padre spirituale il quale, se è onesto, ti dice: "Tu non puoi abbandonare gli impegni che hai preso, perché li fai come servizio, ma per la tua crescita nella santità, attenzione può darsi che il Signore ti chiami ad altro, senza abbandonare quello che fai prima.

Io pur essendo sacerdote diocesano con tre parrocchie, continuo a seguire i gruppi del Rinnovamento, continuo a predicare gli esercizi spirituali, continuo ad occuparmi della scuola del sabato, continuo a occuparmi dei ritiri, della formazione, ecc… perché non si tratta di eliminare qualcosa, ma di mettere tutto sotto la signoria di Gesù Cristo, Lui deve troneggiare, niente altro; uno deve verificare tutto questo.

È un cammino che uno fa secondo le proprie possibilità però c'è un itinerario con delle scadenze, cioè se uno non si sente di arrivare all'inizio della promessa questo 8 dicembre, lo farà l'anno dopo non è che sia un problema, intanto uno verifica, conosce, approfondisce, finché sente se quella è la chiamata del Signore allora non ha problemi da dire: chissà cosa succederà; poi se non è la mia chiamata mica sono stato consacrato subito.

Quando uno entra in Seminario sa che ha davanti a sé almeno 5 anni per verificare.

Pensate, S. Paolo era la persona meno adatta ad essere un apostolo, perché è come dire che Hitler sarebbe diventato vescovo, eppure San Paolo è diventato il più grande degli evangelizzatori.

Prima ha perseguitato i cristiani e li a mandati a morte, e dopo Dio l'ha trasformato, è diventato vescovo.

Quindi non è importante quello che uno è in questo momento, importante è ciò che la Grazia del Signore fa nel cammino.

Quindi non ti preoccupare, fare il catechismo sarà una delle possibilità, non potrai farlo lì, ci saranno altri posti dove hanno bisogno di catechisti, parrocchie più povere, hanno un sacerdote anziano che non sa come cavarsela, la Chiesa è tanto grande, in famiglia che è luogo privilegiato.

Quindi conserva questo nel cuore e vedi cosa ti dice il Signore.