Diventare Catechista

Capitolo 1

A) Un cammino con tanti si

Il modo con cui si diventa Catechisti è vario.

C'è chi lo è diventato per seguire di più un figlio;

chi si è offerto per un servizio, chi è stato "catturato" dal parroco per le necessità della parrocchia… ma dentro questi fatti si svolge una storia più grande che ti invito a scoprire. è la storia del sì.

Anzitutto nella tua vita c'è il sì di Dio che ti ha cercato, ti ha raggiunto con il suo amore;

quel sì che puoi aver scoperto nelle persone che ti hanno fatto crescere, nella testimonianza di alcuni cristiani, e infine che hai udito nella Parola, gustato nei sacramenti che ti hanno reso somigliante a Cristo.

È da questi doni che nasce la tua "competenza", perché il Catechista, come ogni buon narratore, racconta e parla di Colui che lo ha salvato.

Ecco perché la Bibbia, grande racconto degli interventi di Dio è il libro più letto e studiato dal Catechista.

Poi c'è anche il tuo sì a Dio: è la fede che un giorno ti ha portato a dire "O Dio, tu sei il mio Dio" ( Sal 63 ).

Ripensa a quel momento che può essere cresciuto progressivamente o che forse è giunto all'improvviso… è il tuo legame personale con il Signore.

Infine c'è anche il sì della Chiesa a te:

essa riconosce in te l'azione di Dio e ti affida un gruppo di persone per le quali sarai compagno di strada, con le quali dovrai condividere le domande e la ricerca del senso della vita fino all'incontro e all'adesione a Cristo.

Con il piano pastorale diocesano, la Chiesa torinese ha scelto di dare priorità all'evangelizzazione.

Per realizzare questa scelta occorre uno sforzo comune di annuncio e di testimonianza.

Occorrono persone disposte a spendere la loro vita per il Vangelo.

La Chiesa torinese ha bisogno di Catechisti.

Queste pagine 1 sono state scritte da un gruppo di sacerdoti, religiosi e laici in riflessione sulla propria esperienza, con lo scopo di rendere un servizio ai loro fratelli e alle loro sorelle.

Sono state scritte per i Catechisti e per tutti coloro che con la testimonianza della vita e della parola vogliono attuare il comando di Gesù:

"Annunciate il Vangelo a ogni creatura". ( Mc 16,15 )

"Crediamo, per questo parliamo". ( 2 Cor 4,13 )

B) Finalità della catechesi

"La catechesi è sempre ordinata a disporre e a guidare i credenti ad accogliere l'azione dello Spirito Santo per ravvivare e sviluppare la fede, per renderla esplicita ed operosa in una vita coerentemente cristiana" 4

"Con la catechesi, la Chiesa si rivolge a chi è già sul cammino della fede e gli presenta la parola di Dio in adeguata pienezza, con tutta longanimità e dottrina, perché, mentre si apre alla grazia divina maturi in lui la sapienza di Cristo.

Educare al pensiero di Cristo, a vedere la storia come lui, a giudicare la vita come lui, a scegliere e ad amare come lui, a sperare come insegna lui, a vivere in lui la comunione con il Padre e lo Spirito Santo.

In una parola, nutrire e guidare una mentalità di fede:

questa è la missione fondamentale di chi fa catechesi a nome della Chiesa.

In modo vario, ma sempre organico, tale missione riguarda unitariamente tutta la vita del cristiano: la conoscenza sempre più profonda e personale della sua fede, la sua appartenenza a Cristo nella Chiesa;

la sua apertura agli altri, il suo comportamento nella vita".5

L'iniziaziazione cristiana

"Per iniziazione cristiana si può intendere il processo globale attraverso il quale si diventa cristiani.

Si tratta di un cammino diffuso nel tempo e scandito dall'ascolto della Parola, dalla celebrazione e dalla testimonianza dei discepoli del Signore attraverso il quale il credente compie un apprendistato globale della vita cristiana e si impegna a una scelta di fede e a vivere come figli di Dio, ed è assimilato, con il battesimo, la confermazione e l'eucaristia, al mistero pasquale di Cristo nella chiesa".6

"L'iniziazione cristiana è un cammino che introduce nelle dimensioni fondamentali della vita cristiana.

aiutando a farle proprie:

l'adesione personale al Dio vero e al suo piano salvifico in Cristo;

la scoperta dei misteri principali della fede e la consapevolezza delle verità fondamentali del messaggio cristiano;

l'acquisizione di una mentalità cristiana e di un comportamento evangelico;

l'educazione alla preghiera;

l'iniziazione e il senso di appartenenza alla Chiesa;

la partecipazione sacramentale e liturgica.

la formazione alla vita apostolica e missionaria;

l'introduzione alla vita caritativa e all'impegno sociale".7

"Alla fede adulta si giunge attraverso un cammino che si domanda in tre tappe fondamentali:

la consapevole decisione per Gesù Signore, l'appartenenza responsabile alla Chiesa, la capacità di afferrare la rilevanza della fede per i problemi dell'uomo e della società.

La fede adulta non si rivolge all'uomo in modo qualsiasi ma attraverso la sua domanda di senso, la sua ricerca di verità e di giustizia, il suo impegno di valorizzazione".8

"L'arco dei contenuti, che i Catechisti vengono guidati ad accostare correttamente e ad assimilare non deve far dimenticare che l'aspetto forse più impegnativo e tipico del loro servizio è l'atto Catechistico stesso, ossia la capacità di fondere insieme i diversi elementi (contenuti, condizioni dei destinatari, contesto ecclesiale, strumenti didattici, linguaggio, interazione), nell'atto comunicativo, in vista di favorire il cammino di fede dei propri fratelli".9

Quali scelte fare oggi?

Con la Camminare insieme la Chiesa di Torino aveva già fatto delle scelte:

tra queste, la scelta dei poveri, cioè di coloro che sono più bisognosi di annuncio e che meno facilmente sanno rivolgersi alla Chiesa.

Già nel Rinnovamento della catechesi è suggerita questa scelta:

" Con premura speciale i Catechisti devono prendere cura di coloro che hanno maggiore bisogno, perché più poveri, più deboli, meno dotati".10

Compiere delle scelte significa dare delle precedenze, mettere alcuni prima di altri.

Spetta a tutti i responsabili della comunità operare queste scelte, tenendo conto delle necessità più urgenti, delle difficoltà e delle possibilità concrete.

Occorre chiederci: chi abbiamo dimenticato?

Siamo orientati a rivolgerci, oltreché ai bambini, anche ai giovani e agli adulti?

seguiamo le direttive della diocesi?


1 Cfr. U.C.D. di Torino "Linee orientative per la formazione dei Catechisti", LDC, Torino, 1973 e U.C.D. DI Lucca "Essere Catechisti", ED, Bologna, 1996.
4 RdC, 37
5 RdC, 38
6 CCIFR, 7
7 CCIFR. 8c
8 OIFC, 1
9 OIFC, 2
10 RdC 125