Da Geroboamo I a Omri (926/25-822/21)

Fonti:

Cronaca dei re d'Israele ( 1 Re 15,27-28; 1 Re 16,9-12.15-18.21-22 );

Cronaca dei re di Giuda ( 1 Re 15,12-13.16-22 ).

Nello stato di Giuda il predominio della dinastia di Davide non fu mai, neppure in seguito, contestato: il problema della successione al trono venne deciso una volta per tutte dal principio della monarchia ereditaria.

Nello stato del nord, al contrario, per alcuni decenni non si giunse a fondare alcuna dinastia: l'elevazione al trono di Geroboamo, infatti, aveva sancito in qualche modo il principio della monarchia elettiva, in base al quale colui che fosse stato designato dal profeta veniva proclamato re per acclamazione popolare, com'era avvenuto un tempo con Saul.

Il principio della monarchia elettiva, in cui restava aperto, in particolare, il problema della successione, non fu mai del tutto abbandonato neppure in seguito.

La stabilità della monarchia nello stato d'Israele era infirmata dal perenne contrasto che necessariamente oppone il principio della monarchia elettiva a quello della monarchia ereditaria.

I vari re si sforzarono ogni volta di consolidare il potere della propria casa fondando una dinastia; ma avveniva ogni volta che un nuovo profeta, proveniente dalle file degli avversari politici o religiosi del re, designasse al trono qualche nuovo personaggio.

Poiché ne il re in carica ne i suoi discendenti rinunciavano certo volentieri ai propri diritti sul trono, accadeva ogni volta che quanti venivano designati si impadronissero del potere con la forza, e sterminassero tutti i parenti del re in carica allo scopo di salvaguardare il proprio potere.

Si giunse al punto, addirittura, che uomini ambiziosi usurpassero il trono di propria iniziativa, senza essere designati, e si sbarazzassero dei predecessori con l'arma dell'omicidio.

L'instabilità di tale monarchia appare già evidente se si considera che dei 19 re che regnarono in Israele 8 in totale furono assassinati; due soltanto, Omri e Ieu, riuscirono a fondare una dinastia che durasse più di una generazione.

Geroboamo regnò 22 anni: sopravvisse a Roboamo di Giuda, il cui regno durò 17 anni, e al figlio di questi Abia, che morì dopo 2 anni di regno, ed era ancora sul trono all'inizio del regno di Asa.

Il figlio di Geroboamo, Nadab, venne ucciso nel suo secondo anno di regno da Baasa, che in precedenza era stato designato dal profeta Ieu.

Baasa, sbarazzatesi di tutti i discendenti di Geroboamo, regnò 23 anni.

Suo figlio Ela regnò per breve tempo ( 883/82 - 882/81 ): durante un banchetto, nel corso di una guerra antifilistea, venne assassinato, mentre era ubriaco, da Zimri, comandante di un reparto di carri.

Questi, che non era stato designato e la cui azione era da considerarsi pertanto un atto di puro arbitrio, non trovò tuttavia in Israele nessuno che lo appoggiasse.

Una parte del popolo proclamò re Omri, comandante dell'esercito, mentre una minoranza sostenne Tibni, figlio di Ghinat.

Prospetto dei re d'Israele e di Giuda nel periodo che va da Geroboamo I a Omri:

Giuda

Israele

Roboamo 926/25-910/09 Geroboamo I 926/25-907/06
Abia 910/09-908/07
Asa 908/07-868/67
Nadab 907/06-906/05
Baasa 906/05-883/82
Ela 883/82-882/81
Zimri 882/81
Giosafat 868/67-851/50 Omri 882/81-871/70

Quando Zimri, che si era fatto re di propria iniziativa, venne assediato da Omri a Tirza, ritenendo che la sua causa fosse ormai perduta si diede la morte di suo pugno, dopo appena una settimana di regno.

Il potere di Omri, tuttavia, fu consolidato definitivamente solo con la morte dei suo rivale Tibni.

Cessarono così, temporaneamente, le lotte per la successione al trono: Omri fu il primo re a fondare una dinastia che durasse più di una generazione ( 1 Re 15,25-16,22 ).

La monarchia di Giuda dimostrò al contrario una solidità ben maggiore.

Roboamo regnò 17 anni; suo figlio Abia morì dopo due soli anni di regno; il figlio di questi, Asa, sedette sul trono per la bellezza di 41 anni: salito al potere nel penultimo anno del regno di Geroboamo, fu contemporaneo di Nadab, Baasa, Eia e Zimri, e regnava ancora nei primi anni di regno di Omri.

Nei 40 anni successivi alla separazione degli stati, vale a dire per l'intero periodo che precedette il regno di Omri, i rapporti fra Giuda e Israele furono di reciproca ostilità ( 1 Re 15,7.16 ).

Fra gli scontri di confine che continuamente si riaccendevano, si ebbe, sotto Asa di Giuda e Baasa d'Israele, un episodio degno di nota: Baasa, sentendosi forte dell'appoggio degli Aramei con cui aveva stretto alleanza, prese a fortificare la città di Rama ( 9 km a nord di Gerusalemme ) allo scopo di arginare l'avanzata di Giuda verso nord.

In questo frangente Asa si rivolse, recando in omaggio ricchi doni, a Ben-Adad I, il re arameo di Damasco.

Questi, spezzata l'alleanza con Baasa, invase da nord il territorio del suo precedente alleato costringendolo, ad interrompere la fortificazione di Rama e a mobilitare tutte le proprie forze per contrastare il suo attacco.

Approfittando della situazione a lui favorevole, Asa invase da sud il territorio di Beniamino e fece trasportare il materiale da costruzione da Rama a Gabaa di Beniamino e a Mizpa ( rispettivamente 10 km a nord-est e 12 km a nord di Gerusalemme ), allo scopo di trasformare queste località in fortezze di confine.

Asa aveva in tal modo non soltanto impedito che una roccaforte nemica fosse costruita immediatamente alle porte della sua capitale, ma aveva anche guadagnato un tratto di terreno fortificato a protezione di Gerusalemme, e incorporato nella propria tribù buona parte della tribù di Beniamino.

Così rimase poi anche in seguito.

A una tregua nelle ostilità fra Israele e Giuda si giunse sotto Omri, il quale si adoperò affinché fra i due stati ci fossero buone relazioni: per l'intera durata della sua dinastia tra Israele e Giuda regnò la pace.