Gli ultimi anni dello stato d'Israele (747-721)

Fonti:

cronaca dei re d'Israele ( 2 Re 15,14.16.19-20.25.29-30a; 2 Re 17,3-4b );

cronaca dei re di Giuda ( 2 Re 15,35b; 2 Re 16,5-18; 2 Re 17,5.6.24.29-31; 2 Re 18,9-11 );

il profeta Osea ( epoca della guerra siro-efraimita: Os 5-8; prima e dopo la morte di Tiglat-Pileser III: Os 9-12; poco prima della caduta di Samaria: Os 13-14 );

Is 7,1-9,6; Is 9,7-20; Is 5,25-30; Is 17,1-6; Is 28,1-4;

iscrizioni di Tiglat-Pileser III e di Sargon II sulle campagne militari in Siria e Palestina.

Zaccaria, l'ultimo rappresentante della casa di Ieu, venne ucciso dopo soli sei mesi di regno: dopo di lui non venne più fondata nessuna dinastia.

Dei cinque re che gli succedettero nel giro di vent'anni tre furono assassinati: Sallum ( 747 - 746 ), l'uccisore di Zaccaria, trascorso appena un mese dalla congiura, fu assassinato da un certo Menachem ( 746/45 - 737/36 ); il figlio di questi, Pekachia ( 736/35 - 735/34 ), venne assassinato dopo due anni di regno da Pekach ( 734/33 - 733/32 ), un ufficiale dell'esercito.

Pekach, a sua volta, cadde vittima di un attentato ordito da Osca ( 732/31 - 724/23 ), sotto il cui regno ebbe fine lo stato d'Israele.

Nel 745, vale a dire nello stesso periodo, all'inarca, della caduta della dinastia di Ieu, salì sul trono assiro Tiglatpileser III: con lui ebbe inizio una nuova fase nella politica espansionistica assira.

Nelle sue varie campagne militari in Palestina-Siria, Salmanassar III si era accontentato di imporre dei tributi, senza tuttavia insediarsi stabilmente in queste regioni.

Tiglatpileser III, al contrario, perseguì lo scopo di assoggettare al proprio potere tutta l'Asia anteriore.

Dietro lo sforzo espansionistico assiro stava l'alto fine religioso di sottomettere il mondo intero al dio nazionale Assur, che gli Assiri consideravano padrone e signore del mondo.

Per questo motivo, i re che, assoggettandosi, diventavano loro vassalli, dovevano cedere l'altare principale dei santuari di stato e accogliere, accanto ai culti aviti, il culto nazionale assiro consacrato ad Assur.

Siria e Palestina, in quanto vie obbligate verso l'Asia minore sud-occidentale e l'Egitto, furono le prime a cadere in potere di Tiglatpileser.

Nel 740 questi invase la Siria settentrionale; nel 738 sottomise lo stato di Camat e costrinse vari stati minori a versargli un tributo.

Anche Menachem, re d'Israele, si sottomise tempestivamente, evitando in tal modo l'occupazione del paese: ciò facendo, egli sperava altresì in un rafforzamento del suo potere da parte assira.

L'enorme tributo di 1.000 talenti ( oltre 500 quintali ) d'argento, imposto dagli Assiri, fu raccolto tassando i proprietari terrieri tenuti a militare nell'esercito ( 2 Re 15,17-20 ).

Nel 734 Tiglatpileser giunse con le sue truppe fin nella Palestina sud-occidentale, sottomettendo lo stato filisteo di Gaza.

In questo frangente, nel 733, una serie di piccoli stati della Siria e della Palestina si allearono, sotto la guida del re di Damasco Rezin e del re d'Israele Pekach e si sollevarono contro Tiglatpileser.

Allorché Acaz di Giuda respinse l'invito di aderire alla coalizione anti-assira, si giunse alla cosiddetta « guerra siro-efraimitica ».

Al fine di costringere Giuda ad entrare nell'alleanza, deporre Acaz ed elevare al trono un arameo, Rezin e Pekach mossero contro Giuda e minacciarono Gerusalemme.

Contro il consiglio del profeta Isaia, che lo esortava a non prendere iniziative e a confidare nell'aiuto di Yahweh, Acaz si sottomise spontaneamente al re assiro, gli inviò un tributo e lo pregò di intervenire militarmente contro Israele e Damasco, ciò che probabilmente rientrava comunque nei piani di Tiglatpileser ( 2 Re 15,37; 2 Re 16,5-9; Is 7,1-17 ).

Sempre nello stesso anno il sovrano assiro marciò contro Israele conquistando l'intera Galilea e la Transgiordania.

Rientrava nella prassi della politica di conquista degli Assiri deportare le classi dominanti, politiche culturali economiche, dei territori conquistati, e insediare al loro posto una classe dominante straniera proveniente dalle più lontane regioni dell'impero: lo scopo era quello di cancellare completamente ciò che costituiva la specifica individualità dei popoli conquistati, e di rendere così improbabili eventuali ribellioni contro il potere centrale assiro.

Tiglatpileser operò in questo modo anche con le terre strappate a Israele: divise tale territorio nelle tre province di « Dor », « Meghiddo » e « Galaad », e le sottopose a governatori assiri ( 2 Re 15,19 ).

La divisione in province operata da Assur rimase in vigore anche sotto la dominazione babilonese e persiana.

Al re d'Israele non restavano che i monti di Efraim e la città stato di Samaria.

Dopo essere stato sconfitto, Pekach venne ucciso da Osca, che si sottomise senza indugio a Tiglatpileser, pagò un tributo e venne riconosciuto re-vassallo.

Nel 732 Tiglatpileser conquistò Damasco e fece dell'intero paese di Aram una provincia assira.

Acaz di Giuda si era così liberato dei suoi nemici, ma a sua volta era diventato vassallo del sovrano assiro.

Questo fatto ebbe conseguenze anche sul piano religioso: il re di Assur era diventato la suprema autorità religiosa del tempio di Gerusalemme, ora trasformato in santuario di stato.

La cosa, fra l'altro, fu evidenziata dal fatto che l'ingresso privato al tempio, privilegio del re di Giuda, che fino ad allora rappresentava la massima autorità religiosa, dovette essere murato.

Il culto nazionale assiro fu accolto in tal modo nel tempio di Gerusalemme: un altare consacrato ad Assur, il dio supremo degli Assiri, prese il posto dell'altare di Yahweh, che venne collocato su un lato come altare secondario ( 2 Re 16,10-18 ).

Tiglatpileser era ormai padrone dell'intero territorio comprendente la Siria e la Palestina, i cui stati o erano incorporati nel suo regno in qualità di province, come ad esempio Damasco e la parte settentrionale d'Israele, o dipendevano da lui a titolo di stati vassalli soggetti a tributo, come Giuda o il resto d'Israele.

Sotto Salmanassar V ( 727 - 722 ), successore di Tiglatpileser III, Osea strinse relazioni con l'Egitto; nel 724, spezzando il vincolo di vassallaggio che lo legava ad Assur, osò sospendere il pagamento del tributo.

Salmanassar V scese immediatamente in campo contro Israele: fece prigioniero Osea, s'impadronì dell'intero suo territorio e assediò Samaria, che venne espugnata ( 721 ) sotto Sargon II, suo successore, dopo un assedio durato 3 anni.

Anche questa volta la classe dominante venne esiliata, e precisamente in Mesopotamia e in Media.

Lo stato d'Israele era definitivamente cancellato dalla storia.

Sargon così ne riferisce nei suoi annali: « All'inizio del mio regno, e precisamente nel mio primo anno di regno, assediai e conquistai Samaria.

Feci miei prigionieri 27.290 dei suoi abitanti.

Presi 50 carri come forza di guerra per il mio regno; imposi loro come governatori dei miei funzionari, e li gravai, come gli Assiri, di tributi e di tasse ».

Per colmare il vuoto lasciato dalla classe dominante deportata in Media, Sargon trapiantò in Palestina una classe dominante che proveniva da Camat, Babilonia e altre località.

I membri di questa nuova classe portarono con sé il proprio culto, ma accanto ad esso accolsero anche il culto di Yahweh.

Nel corso del tempo questi elementi stranieri vennero assorbiti dalla popolazione locale ( 2 Re 17 ).