Sapienza |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Essa si estende da un confine all'altro con forza, governa con bontà eccellente ogni cosa. | ||||
La sapienza sposa ideale per Salomone |
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2 Questa ho amato e ricercato fin dalla mia giovinezza, ho cercato di prendermela come sposa, mi sono innamorato della sua bellezza. |
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3 Essa manifesta la sua nobiltà, in comunione di vita con Dio, perché il Signore dell'universo l'ha amata. | ||||
4 Essa infatti è iniziata alla scienza di Dio e sceglie le opere sue. |
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5 Se la ricchezza è un bene desiderabile in vita, quale ricchezza è più grande della sapienza, la quale tutto produce? |
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6 Se l'intelligenza opera, chi, tra gli esseri, è più artefice di essa? | ||||
7 Se uno ama la giustizia, le virtù sono il frutto delle sue fatiche. Essa insegna infatti la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza, delle quali nulla è più utile agli uomini nella vita. |
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8 Se uno desidera anche un'esperienza molteplice, essa conosce le cose passate e intravede le future, conosce le sottigliezze dei discorsi e le soluzioni degli enigmi, pronostica segni e portenti, come anche le vicende dei tempi e delle epoche. | ||||
La sapienza indispensabile ai sovrani |
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9 Ho dunque deciso di prenderla a compagna della mia vita, sapendo che mi sarà consigliera di bene e conforto nelle preoccupazioni e nel dolore. | ||||
10 Per essa avrò gloria fra le folle e, anche se giovane, onore presso gli anziani. |
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11 Sarò trovato acuto in giudizio, sarò ammirato di fronte ai potenti. |
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12 Se tacerò, resteranno in attesa; se parlerò, mi presteranno attenzione; se prolungherò il discorso, si porranno la mano sulla bocca. | ||||
13 Per essa otterrò l'immortalità e lascerò un ricordo eterno ai miei successori. |
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14 Governerò i popoli e le nazioni mi saranno soggette; |
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15 sentendo il mio nome sovrani terribili mi temeranno, tra il popolo apparirò buono e in guerra coraggioso. | ||||
16 Ritornato a casa, riposerò vicino a lei, perché la sua compagnia non dà amarezza, né dolore la sua convivenza, ma contentezza a gioia. |
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Salomone domanda la sapienza |
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17 Riflettendo su tali cose in me stesso e pensando in cuor mio che nell'unione con la sapienza c'è l'immortalità | ||||
18 e nella sua amicizia grande godimento e nel lavoro delle sue mani una ricchezza inesauribile e nell'assiduità del rapporto con essa prudenza e nella partecipazione ai suoi discorsi fama, andavo cercando come prenderla con me. | ||||
19 Ero un fanciullo di nobile indole, avevo avuto in sorte un'anima buona | ||||
20 o piuttosto, essendo buono, ero entrato in un corpo senza macchia. | ||||
21 Sapendo che non l'avrei altrimenti ottenuta, se Dio non me l'avesse concessa, - ed era proprio dell'intelligenza sapere da chi viene tale dono - mi rivolsi al Signore e lo pregai, dicendo con tutto il cuore: |
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Indice |
8,1-8 | I vantaggi della sapienza |
8,3 | La sapienza continua ad apparire al giovane Salomone come una sposa ideale che possiede non solo la bellezza (
v 2 ), ma una nobiltà divina, poi (
vv 4-8 ) la sorgente stessa del sapere, della ricchezza, dell'efficacia, della virtù e dell'esperienza. |
8,6-7 | prudenza … giustizia … temperanza … fortezza: si allude alle virtù ritenute fondamentali, inculcate dalla filosofia greca e conosciute comunemente come "virtù cardinali" ( sono il "cardine" della vita morale dell'uomo ). Qui esse vengono presentate non tanto come frutto dello sforzo dell'uomo, quanto piuttosto come dono della sapienza. |
8,7 | Forse l'autore riprende una interpretazione allegorica di
Pr 31,10-31, applicata alla sapienza ( cf. Pr 31,30+ ). Enumera poi le quattro grandi virtù dei filosofi greci, che più tardi diventeranno le « virtù cardinali » della teologia cristiana. |
8,8 | Conosce oppure « sa interpretare ». - Discorsi ed enigmi significano sentenze di ordine morale, espresse in termini volutamente oscuri ( cf. Gdc 14,12; Pr 1,6; Sir 39,2-3; Ez 17,2 ). Salomone vi eccelleva ( 1 Re 5,12; 1 Re 10,1-3; Qo 12,9; Sir 47,15-17 ). I termini congiunti, « segni » e « portenti », rimandano specialmente ai miracoli dell'esodo ( cf. Es 10,16 ). Secondo l'uso greco, questi stessi termini designano invece fenomeni naturali straordinari o eccezionali, considerati come difficilmente prevedibili. - le vicende: BJ traduce: « la successione » oppure: « i risultati, le soluzioni ». Il testo considera dunque sia lo svolgimento della storia, sia i tempi favorevoli alle iniziative o alle imprese umane ( cf. Qo 3,1-8). Questa descrizione della « esperienza molteplice » della sapienza completa il quadro di Sap 7,17-21. |
8,9-16 | La sapienza, fonte di gloria e di immortalità |
8,12 | Atteggiamento di silenzio ( Pr 30,32; Sir 5,12), sotto l'effetto sia dello stupore o della confusione ( Mi 7,16; Gb 21,5; Gb 40,4 ) sia dell'ammirazione ( Gb 29,9 ). |
8,13 | l'immortalità: qui va intesa non nel senso della vita eterna riservata ai giusti, ma come sopravvivenza nel ricordo dei posteri, dopo la morte ( Sap 8,17 ). |
8,17-21 | La sapienza è dono di Dio 8,17 Una unione o « parentela » ( BJ ) conferita dalla grazia ( cf v 21 ). L'immortalità che ne risulta è in primo luogo quella del ricordo ( cf. v 13 ), ma forse anche l'immortalità personale ( cf. Sap 4,1 ), perché la sapienza deve comunicare ciò che essa possiede per natura. |
8,20 | ero entrato in un corpo senza macchia: più che riferirsi alla dottrina platonica della preesistenza dell'anima, qui si vuole accentuare la natura dell'anima stessa, quale espressione profonda dell'io e perciò superiore alla componente materiale dell'uomo. Questo testo non insegna la preesistenza dell'anima, come si potrebbe pensare isolandolo dal contesto. Corregge l'espressione del v 19, che sembrava dare la priorità al corpo come soggetto personale, e sottolinea la preminenza dell'anima. |