Gesù solennemente dichiarò che chi avrebbe creduto in lui avrebbe fatto le opere che lui faceva, e ne avrebbe fatto di maggiori.
Queste opere sono maggiori in quantità, non in qualità.
Cioè, non sono opere più importanti o "difficili" o "spettacolari" dei miracoli e dell'insegnamento di Gesù.
Ma sono di più in numero.
Questa interpretazione è confermata dalla seconda metà del versetto, in cui Gesù diede il motivo per cui i suoi seguaci avrebbero fatto opere maggiori, cioè perché Gesù andava al Padre.
Quando sarebbe andato, avrebbe mandato lo Spirito Santo per stare con i suoi seguaci per sempre e che avrebbe operato tramite i seguaci ( Gv 14,16-17; Gv 16,7-11 ).
Così le opere di Dio non sono più limitate ad un posto fisico in ogni momento ( dove stava Gesù come uomo ), ma sono fatte in tutto il mondo allo stesso tempo, dove sta Gesù risorto e asceso tramite lo Spirito Santo nei Cristiani.
Possiamo anche notare che la prima volta che Pietro predicò, ci furono più conversioni che nei tre anni del ministero di Gesù ( At 2,41 ).
Anche questo era il risultato della venuta dello Spirito Santo in seguito all'ascensione di Gesù, sia perché lo Spirito riempì Pietro ( At 2,4 ) sia perché lo Spirito operava negli ascoltatori per convincere del peccato ( Gv 16,8 ).