Bisogna riconoscere alcuni modi di dire dei Giudei per capire bene "tre giorni e tre notti".
Prima di tutto, quando i Giudei contavano, il numero uno era assegnato al presente.
Così "fra due giorni" sarebbe stato "domani".
In italiano, si fa qualcosa di simile con le espressioni "fra otto giorni" e "fra 15 giorni".
Secondo, "giorno e notte" non si riferisce ad un intero periodo di 24 ore, ma di qualsiasi parte di un giorno.
Per esempio, in Est 4,16 dovevano digiunare "per tre giorni, notte e giorno", e poi "il terzo giorno" Ester si presentò al re ( Est 5,1 ), cioè meno di 72 ore dopo.
Vedi anche Gen 42,17-18; 1 Sam 30,12-13.
Similmente, Gesù dichiarò che sarebbe stato risorto "il terzo giorno" ( Mt 16,21; Mt 17,23; Mt 20,19; 1 Cor 15,4 ), cioè durante il terzo giorno ( ossia due giorni dopo il giorno di inizio ), non dopo tre giorni di 24 ore.
Terzo, il giorno per i Giudei iniziava al tramonto.
Quindi, Gesù morì il pomeriggio di venerdì, il primo giorno.
Fu nella tomba dal tramonto di venerdì fino al tramonto di sabato, il secondo giorno.
Ed anche dal tramonto di sabato fino alla mattina di domenica, il terzo giorno, anche se furono passate solo circa 36 ore.
Un'alternativa, che è creduta da alcuni, è che Gesù morì mercoledì sera e non venerdì.
Così rimase nella tomba per 72 ore, risuscitò sabato sera ma fu trovato vivo per la prima volta domenica mattina.
È necessario interpretare i brani dei racconti dell'ultima settimana di Gesù in un certo modo per arrivare alla morte di Gesù già di mercoledì.
Questa interpretazione è possibile, ma secondo me improbabile.
Vedi il commento su Giovanni 13,1.