Grazie ricevute  

B3-A7

I

Mia sorella si era ammalata gravissimamente di una di quelle malattie che non perdonano a nessuno: una infezione crudele le avvelenava il sangue, e in mezzo a dolori atrocissimi ella andava spegnendosi ogni giorno.

Furono provocati parecchi consulti di specialisti, i quali unanimemente dissero la terribile parola della condanna.

Mi feci premura, quantunque non ancora vi fosse imminenza di morte, di far somministrare i Conforti estremi alla cara inferma: ella stessa li sollecitò e li ricevette con pietà profondamente cristiana.

Mi è dolcissimo ricordarlo: per bontà grande di Dio, la inferma fu interamente esente da ogni dolore in tutto il tempo che le vennero recati i Conforti della Religione.

Quindi il male progredì rapidamente.

Morire a 23 anni! Lasciando uno sposo costernatissimo, dopo un anno solo di felicissima unione e una innocente creatura di pochi giorni!

Grandemente addolorato, mi proposi di pensare solo al Medico Celeste.

Incominciai una novena a Gesù Crocifisso, praticandola divozione indicata sul foglietto.

Dopo la prima novena il male ebbe una recrudescenza disperata.

Iddio voleva provare la fede di noi tutti in famiglia.

Ne incominciammo una seconda.

Dopo pochi giorni, disperatissimi sempre, il dottore curante dopo una visita all'inferma, con sua grande sorpresa ebbe a dire: - Bisogna proprio che creda anch'io ai miracoli!

Infatti nello spazio di poche ore era interamente scomparso il pericolo grave che aveva reso urgente una operazione chirurgica; da allora in poi essa progredì rapidamente verso una completa guarigione.

Io feci molte altre novene ma tutte di ringraziamento.

Il medico, però, fidando unicamente nella scienza, volle affermare che, anche guarita, l'ammalata avrebbe sofferto per tutta la vita terribili effetti; invece nulla di tutto questo; da parecchi anni essa gode di salute perfettissima: c'era entrato Iddio!

II

Il Signore aveva voluto provare crudamente la famiglia d'una mia carissima cugina.

Essa viveva agiatamente dapprima.

In premio forse della onestà e della pietà cristiana Iddio l'aveva favorita con ogni prosperità.

Quand'ecco mutarsi intieramente le cose.

Per disonestà di speculatori la fortunata famiglia veniva gettata completamente sul lastrico; tutti i capital che essa teneva in commercio furono sottratti dall'astuzia e dalla cupidigia di pochi; né la giustizia umana poté mai rendere ragione a chi di diritto.

Iddio che aveva dato, ora, nei suoi fini santissimi e imperscrutabili, aveva tolto.

Passarono lunghi mesi di vera indigenza, confortata solo dalla carità di parenti.

Ma frattanto: e l'onore, il decoro le voci del mondo?

Venuto a conoscenza della cosa, io consegnai a mia cugina, piissima, un foglietto con le preghiere al SS. Crocifisso, esortandola alla fiducia in Dio.

Dopo una sola novena il marito suo veniva inaspettatamente collocato e in modo tale da poter sostenere l'antico onore; e ciò in un tempo in cui nella nostra città vi era una fortissima crisi di lavoro.

Lode eterna a Gesù Cristo Crocifisso.

Fr. G. delle S. C.