I nostri modelli nell'amore a Gesù Crocifisso

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Sant'Agostino e il Crocifisso

« Credetemi - dice S. Agostino - non v'è nulla di più utile per l'espiazione dei peccati, per l'acquisto di tutte le virtù, per ottenere il Paradiso, quanto la frequente meditazione del mistero della croce.

Ne parlo per esperienza.

Io non so che cosa sia avvenuto agli altri peccatori, quando suonò per essi l'ora della misericordia; ma so quello che è avvenuto a me.

Fra tutti i mezzi adoperati da Dio per ricondurmi a Lui, questo è stato il più potente; e anche dopo la mia conversione ho conosciuto che questo pensiero era di una efficacia potente per vincere le tentazioni e reggere la mia costanza.

Quando io mi sentivo tentato, ricorrevo alle piaghe di Gesù Cristo e dicevo a me stesso: '' Infelice! vuoi tu dunque rinnovare le ferite del tuo Salvatore? "

Lo stesso io facevo quando mi avveniva qualche cosa di molesto, e posso affermare che in tutte le mie afflizioni io non ho trovato nulla che tanto mi consolasse, quanto il ricordo della Passione.

No, non v'è nulla di amaro che non venga addolcito dalla Passione di Gesù, nulla di languido che non venga fortificato, nulla di malato che non sia guarito ».

Il generale Bellotti e il Crocifisso

È morto recentemente a Belluno il Generale Federico Carlo Bellotti, bella, nobilissima figura di soldato e di cristiano.

Nelle care " Memorie " lasciate ai congiunti è questa fervida testimonianza resa al SS. Crocifisso e alla piccola preziosa Immagine di Lui che egli portava sempre sul cuore: « … questo Crocifisso mi ha seguito per quarant'anni, di giorno stretto al petto nella tasca interna della giubba, di notte sotto il guanciale: dinnanzi a Lui ho pregato e pianto, l'ho baciato sempre sera e mattina.

Mi ha protetto in gioventù, mi ha salvato dai pericoli e in questi ultimi tempi mi ha dato forza, coraggio e rassegnazione ».

Ecco il segreto della forza!

Dal giornaletto: Il tempio della Vittoria al S. Cuore di Gesù di Livorno Toscana, anno V, n. 12, Dicembre 1923.