Festa delle consacrazioni

B38-A2

In una Sezione dell'Unione - Sezione di Genova

Preceduto da fervorosa preparazione, nella quale i Soci, con nobile emulazione cercavano di adempiere, nel modo più perfetto le loro ordinarie occupazioni scolastiche, il tanto sospirato giorno della Consacrazione alfine giunse.

Scesi per la congregazione festiva, nella magnifica cappella della Scuola, ascoltata con fervore insolito la S. Messa, durante la quale i Soci, insieme a moltissimi dei numerosi presenti, s'accostarono a ricevere in dono Colui a cui si sarebbero offerti pochi istanti dopo, i consacrandi, raggianti in volto d'inusitata gioia, mista a reverente trepidazione, s'inginocchiarono nuovamente alla balaustra per pronunciare la formula di consacrazione.

Gesù esposto solennemente, avrà certo guardato con compiacenza il piccolo stuolo che, con lo slancio proprio della giovanile età, a Lui si offeriva, promettendogli amore, fedeltà, riparazione.

Pronunziata la consacrazione con voce spiccata, che tradiva però l'interna emozione, ai Soci venne imposto un piccolo Crocifisso, che loro fosse di stimolo maggiore a mantenere le promesse, di conforto nelle prove quotidiane, e di scudo sicuro contro le insidie del demonio.

Le patetiche note, modulate con squisito sentimento del canto « A Gesù Crocifisso » del fr. Lorenzo, chiuse la commovente funzione religiosa.

Ma non tutto ebbe termine qui.

Consumata la frugal colazioncina, ci radunammo nella nostra classe, ove sì svolse un minuscolo, ma ben indovinato programma accademico, in cui, sia nel canto, come nella recita delle poesie, i soci si mostrarono amanti cultori delle arti belle.

I soci ex-alunni vollero anch'essi rivolgere la loro calda parola ai nuovi consacrati, esprimendo l'ammirazione e il giubilo dei loro cuori, la loro riconoscenza verso Gesù Crocifisso che continua a prosperare la sua Unione e formulando i migliori auguri.

Il Sig. Direttore poi, fr.AnnibaIe d. S. C. col suo dire caldo e veemente entusiasmò gli ascoltatori, i quali giurarono con lui fedeltà a Gesù Crocifisso, promettendo di onorarlo, imitarlo, invocarlo con fiducia in tutte le necessità quotidiane, e di difendere la Croce, il nostro glorioso vessillo, anche a prezzo del proprio sangue, come fanno oggi i nostri fratelli coetanei del Messico!

AI termine delle sue brevi, ma eloquenti parole, lesse poi il telegramma annunziante il prossimo arrivo del diploma di aggregazione: quest'atto della Direzione ci ha vivamente impressionato e gliene esprimiamo la nostra riconoscenza.

La lettura del medesimo produsse in tutti grande animazione, che scrosciò in calorosi applausi, quando il Sig. Direttore spiegò l'involto che racchiudeva l'annunziato diploma: gli era stato recapitato alcuni momenti prima.

Bello, magnifico veramente!

L'insieme poi dei simboli, delle figure, dei colori, delle parole piace e si fa ammirare!

Il titolo poi di « Confratelli », fece particolare impressione sull'animo di tutti, che ormai si sentono parte viva della cara e bella Unione! Dio sia benedetto!

Venne poi consegnato l'argenteo distintivo sociale ai soci, i quali ora hanno anche un segno esterno, che li distingue dagli altri loro compagni e che loro dev'essere di nuovo possente stimolo a condursi in modo degno del simbolo che spicca fulgente sui loro petti.

Prima di separarsi i Soci si diedero l'abbraccio religioso, con tale affetto e con tanto trasporto, che lasciò in ognuno un ricordo indelebile.

Seguì l'inno dell'Unione del fr. D.re Albertino e al grido di « Viva Gesù Crocifisso » « Viva l'Immacolata » « Viva l'Unione » ritornarono alle proprie case, portandovi quella sovrabbondante e purissima gioia che traboccava dai loro cuori.