Relazione dell'anno 1928

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Signori,

Da venti secoli ormai si compì il dramma del più grande amore e l'umanità ingrata mirò il Suo Dio crocifisso; e tuttavia sono ancor troppo vere quelle parole che gridava, or son sette secoli, il Serafico d'Assisi: « L'amore non è amato, l'amore non è conosciuto! »

Ahimè, troppi ancora sono coloro per i quali la Croce è pazzia!

Ebbene, noi, riuniti sotto lo stendardo del Crocifisso, non vogliamo conoscere, come l'Apostolo, null'altro fuorché Gesù Cristo e questo Crocifisso.

Noi vogliamo essere gli araldi di quel Segno che apparirà con magnifico splendore alla fine dei tempi e vogliamo farlo risplendere a tutti gli uomini, perché in esso mirando ricevano la salvezza.

Questo, o Signori, è il programma.

I mezzi sono già noti ai nostri amici: la diffusione della divozione alle cinque Piaghe e l'istruzione religiosa.

Ed ora diamo uno sguardo molto sommario al lavoro compiuto nell'anno teste passato.

L'Unione nostra si è già sviluppata in diverse Sezioni: alcune in città, altre in provincia, altre fuori di provincia e fin nella lontana Libia.

Le direttive di tutte queste Sezioni vengono dalla Sede Principale, alla quale accenniamo subito, rilevando che la sua attività è prevalentemente interiore e silenziosa.

Essa cura sopratutto la propaganda della Divozione a Gesù Crocifisso e la formazione dei Catechisti.

I foglietti di quella divozione che è stata l'origine ed è l'anima e lo scopo della nostra Associazione, sono sparsi ormai in tutte le parti del mondo.

Il numero dei foglietti distribuiti ha raggiunto quest'anno la cifra di 3.164.680 e solo in regioni particolarmente ostili, come nella Russia, non hanno potuto entrare.

Ma quasi dovunque splende la luce della vera Chiesa, là sono arrivati questi foglietti per sollecitare gli uomini a volgere gli sguardi alla Croce, affinché Colui che in essa fu innalzato, possa trarre tutto, a Se.

La formazione dei Catechisti avviene soprattutto attraverso alle seguenti riunioni, le quali furono caratterizzate da una grande regolarità, come quelle consacrate oramai da lunga consuetudine.

Anzitutto ricordiamo il ritiro mensile, oasi di pace, fonte di purissimo gaudio e di novelle energie in mezzo alle fatiche di questa vita.

Nell'ultimo anno vi parteciparono ogni volta da 30 a 50 giovani.

Notevole fra tutti quello di agosto, dedicato agli Esercizi Spirituali e che durò quattro giorni.

Esso fu tenuto nel Collegio S. Giuseppe, lasciato generosamente a nostra, disposizione dai Fr. d. S. C. sotto la guida amorosa e sapiente del Can. V. Gili e lasciò nell'anima dei 22 esercitandi un'orma indelebile.

Ricordiamo poi l'adunanza generale del Sabato sera, con la partecipazione di circa 30 soci, le due adunanze settimanali per lo studio del Regolamento e per la preghiera, la S. Messa con la Comunione riparatrice al 1° Venerdì di ogni mese, con circa 15 presenti in media, nonostante le varie difficoltà del lavoro, della distanza e dell'ora mattutina.

Con grande compiacenza annunziamo la costituzione di un gruppo di novizi, i quali dedicano tutta intera ogni domenica alla loro formazione spirituale e con seri studi, con frequenti meditazioni e con assidue preghiere attendono più intensamente alla propria perfezione e si preparano ad un fecondo apostolato.

Tutte queste riunioni, di carattere puramente spirituale, costituiscono un continuo rinnovamento di fervore nei Catechisti, i quali così si preparano a diffondere nelle loro famiglie, nelle loro occupazioni e dovunque attorno ad essi il buon odore di Cristo.

Una pratica molto cara al cuore dei Catechisti e ormai tradizionale é il pellegrinaggio al Santuario della Consolata.

Ogni mese, memori che ogni bene viene dall'alto, ma per le mani di Maria, i Catechisti portarono tutte le loro preoccupazioni al trono di Lei ed invocarono la Sua particolare benedizione.

Un altro pellegrinaggio consuetudinario e che si ripeté anche quest'anno riuscendo particolarmente numeroso, è quello che ci portò al Santuario di S. Pancrazio in Pianezza, dove i nostri giovani sentirono il potente incitamento che viene dall'esempio di quel giovane eroe di Cristo.

In quell'occasione appunto, l'Unione tutta sporse il suo saluto ai giovani che erano prossimi a partire per il servizio militare ed augurò loro di essere degni fratelli nella fede, del giovane Pancrazio.

Ed anche quest'anno si ripeté la visita ai ricoverati del Cottolengo nell'ultimo giorno di Carnevale, mentre per le strade il mondo sembra impazzito.

I nostri giovani portarono in quella casa di dolore e di amore i doni raccolti in abbondanza ed un sorriso di gioia e tornarono via edificati e compunti.

L'apostolato esterno dei Catechisti della Sede Principale si esplica nelle opere seguenti:

- l'istruzione religiosa ed in parte anche profana nelle Scuole Serali Commerciali e Professionali della R.O.M.I.

- l'istruzione religiosa e l'assistenza dei fanciulli nelle parrocchie: della SS. Annunziata in Torino, ove lavorano 4 Catechisti, di S. Massimo e di N. S. delle Grazie in Torino e di Altessano.

Se diamo uno sguardo al quadro dei soci rileviamo alcuni movimenti.

Anzitutto ricordiamo i nostri cari morti: D. Giuseppe Visetti, Gregorio Marchetti e Francesco Scanavino, tutti giovani e tutti ottimi giovani.

Veramente essi ci richiamano quei detti della S. Scrittura: « Raptus est ne malitia mutaret animan eius … Explevit in brevis tempora multa ».

Alcuni soci furono chiamati dal Signore per altra strada uno abbracciò la vita religiosa e uno passò fra gli anziani, contraendo matrimonio.

Gli anziani ripresero le loro adunanze, sospese durante gli anni scorsi.

Essi si propongono di organizzare la categoria degli zelatori e degli ascritti per una più intensa propaganda della divozione a Gesù Crocifisso.

Prima di riferire sull'opera delle altre Sezioni, dobbiamo dare un momento la parola all'Economo generale, il quale, purtroppo, non può mai mancare in nessuna associazione e neppure in quelle che, come la nostra, hanno scopi puramente spirituali.

L'anno 1928 segna ancora un incremento nelle nostre spese, indice anche questo dello sviluppo progressivo dell'Unione.

Ed ecco come si presenta il nostro bilancio:

Spese inerenti alla stampa delle Divozioni e del Bollettino L. 3.007,15

Spese varie per ritiri e funzioni religiose  L. 1.111,25

Spese per esercizi spirituali e pellegrinaggi L. 1.741,80

Altre spese L. 112

Affitto del locale L.  1.526

Spese generali varie L. 1.894,95

Totale L. 9.393,15 che aggiunto al totale degli anni precedenti in L.  90.246 forma un totale generale di L. 99.639,90

La Provvidenza di Dio si è incaricata di fornirci i mezzi per sopperire a tante spese ed i nostri benefattori i quali spontaneamente sono venuti in nostro aiuto rappresentarono la destra di Dio.

Ad essi perciò, dopo il Signore, sentiamo il bisogno di esprimere tutta la nostra riconoscenza, assicurandoli che sempre li abbiamo raccomandati al Signore e sempre li raccomanderemo come coloro senza il cui aiuto sarebbe impossibile la nostra opera di bene.

Veniamo ora a dare qualche cenno delle varie Sezioni nostre.

Ed eccoci al Collegio San Giuseppe.

In questa magnifica officina di sapere, dove migliaia di giovani arricchiscono la mente di scienza ed il cuore di virtù e dove in nome di Cristo vengono allenati alla lotta per la vita, è sorta pure una Sezione di Catechisti aspiranti.

Essa è agli inizi.

I soci sono 20, tutti pieni di buona volontà, i quali tengono regolarmente le loro adunanze settimanali e fanno il ritiro mensile, lavorando con ardore alla loro formazione spirituale.

Tutto ciò è molto se si considera che questi giovani studenti: sono assorbiti da studi severi ed è certamente garanzia di un fecondo apostolato che compiranno, all'orché le cure dello studio non saranno più di impedimento.

Trasportiamoci ora alla popolosa Barriera di Milano, ricca di officine, attorno a cui vive tutto uno sciame di famiglie operaie, quasi api attorno all'alveare.

Là vivono e prosperano le varie opere che costituiscono la Sezione di N. S. della Pace, organizzate in modo da penetrare il più possibile nell'anima del popolo, cioè:

1° L'Oratorio festivo, con la media di 70 ragazzi assidui frequentanti.

2° La Sezione dei Rosarianti, formata di 150 Iscritti.

Questa è la simpatica organizzazione della preghiera che riporta nelle famiglie la consuetudine del S. Rosario, mette i cristiani sotto il patrocinio della grande Regina del Cielo e ottiene la grazia divina fecondatrice di tutte le opere di apostolato.

3° La Scuola Professionale festiva, frequentata da 60 allievi, tutti adulti, che ha per scopo la formazione morale e tecnica degli operai.

La durata di 9 mesi per ogni corso e l'intensissimo orario domenicale suppliscono alla mancanza di lezioni nei giorni feriali e possono dare dei risultati davvero soddisfacenti.

Le lezioni furono integrate da varie visite a Stabilimenti Industriali e da esperienze tecniche.

I lavori presentati dalla scuola all'Esposizione della G. C. I. furono premiati con coppa d'argento e diploma d'onore.

4° L'Unione allievi ed ex-allievi della Scuola Professionale che costituisce l'Associazione di perseveranza fra tutti i membri dell'intera Sezione e cura l'istruzione religiosa ed il perfezionamento tecnico degli ascritti.

Alcuni fra i soci, attratti dall'ideale dei catechisti, chiesero di seguirne il regolamento e costituirono cosi una sezione di aspiranti catechisti presso la parrocchia di N. S. della Pace, sezione che conta 14 soci, tutti animati di buona volontà e che danno le migliori speranze.

Accenniamo ancora di volo ad alcune manifestazioni comuni a tutte le opere accennate di N. S. della Pace, e specialmente:

a ) la preparazione di 90 fanciulli alla prima Comunione, di oltre 120 ragazzi alla S. Cresima e di circa 170 giovani alla Comunione Pasquale;

b ) le gare catechistiche in fine d'anno;

c ) i pellegrinaggi alla Consolata ed a S. Pancrazio; la partecipazione a varie processioni pubbliche l'adesione alla Crociata antiblasfema con la recita di pubbliche preghiere e diffusione di opportuni foglietti e calendari;

d ) la costituzione di una biblioteca circolante e di una sezione di mandolinisti;

e ) la solennissima festa annuale per la premiazione dei vincitori della gara catechistica e degli allievi più diligenti.

Essa rappresenta il culmine dell'anno sociale.

Vi prende parte quasi tutto il grande borgo della Barriera di Milano ed è sempre onorata dalla partecipazione delle autorità civili e religiose.

Attualmente la parrocchia di N. S. della Pace è in lutto per la perdita del suo Pastore.

Mons. Michele Mossotto era molto amato dal suo popolo.

Vi aveva portato tutte le sue straordinarie energie intellettuali e morali ed in lui riviveva lo spirito del Ven. D. Bosco da cui era stato formato al lavoro apostolico.

Aveva dotato il suo popolo di una Chiesa e ne era stato il primo parroco, spandendo per lunghi anni eccezionalmente travagliati e difficili, i tesori inesauribili della sua carità.

Mons. Mossotto lascia una grande eredità di opere e di affetto.

Anche i Catechisti sentono al vivo il rimpianto della sua perdita.

Essi ne ricorderanno sempre i benefici e ne, raccomandano l'anima al Signore: con numerosi suffragi.

Ed ora accenniamo alle Sezioni foranee.

La più vicina a noi é quella di Poirino.

Ivi l'ambiente è quello sano e riposante dei campi.

La pace serena della natura sempre bella si riflette nell'anima dei nostri giovani, i quali sono molto ben disposti a ricevere la luce di Gesù Cristo.

In ogni giorno festivo è aperto l'Oratorio, frequentato da 120 giovani.

Anche a Poirino funziona da alcuni anni una scuola festiva che ha nel suo programma l'istruzione religiosa e la cultura commerciale degli allievi.

I quali furono quest'anno 41, cifra rilevante in relazione alla popolazione di quel paese e date ancora le condizioni di età ed il grado di istruzione richiesto per esservi ammessi.

I risultati ottenuti furono davvero soddisfacenti e possiamo segnalare un notevole progresso sugli anni antecedenti, rispetto ai quali vi fu una integrazione del programma ed una migliore attuazione di esso.

Ed anche a Poirino quest'anno scorso si costituì un gruppo di aspiranti catechisti col regolamento della nostra Unione.

È questa una delle più belle prove che le nostre fatiche sono state benedette dal Signore ed è una sicura garanzia di vitalità di quella Sezione, la quale, in un prossimo domani, potrà trovare nel proprio seno i continuatori della nostra opera.

A quei cari giovani che hanno saputo così bene comprendere lo spirito dell'Unione, noi esprimiamo i sentimenti del più vivo affetto e del più sincero compiacimento.

Parecchi avvenimenti dobbiamo segnalare nel 1928 nella Sezione poirinese.

Anzitutto il Congresso Eucaristico giovanile, riuscito splendidamente, il quale suscitò un generale fervore di vita eucaristica e resterà davvero memorabile.

Poi la partecipazione della Scuola Festiva all'Esposizione della G.C.I. ove i lavori dei nostri giovani furono premiati con medaglia d'argento.

Poi ancora la partenza di un nostro carissimo socio, chiamato dal Signore alla sublime missione sacerdotale, la gita collettiva alla Sagra di S. Michele, la premiazione scolastica in fine d'anno che lasciò in tutti un dolce ricordo ed infine il pellegrinaggio annuale al cimitero ove il contegno raccolto ed orante di tutti i giovani fu veramente di grande edificazione.

Ma ecco al cimitero spicca una nuova tomba e su di essa leggiamo un nome molto caro: Mons. Alfonso Gribaldi, canonico prevosto vicario di Poirino.

Anche Poirino ha perduto il suo pastore!

Ricordiamo commossi la sua veneranda figura, vera immagine del Buon Pastore.

Ricordiamo in particolare l'affetto che sempre ci dimostrò.

Lui chiamò i catechisti dell'Unione nostra a lavorare nella sua parrocchia e gioì vivamente allorché fra i giovani stessi di Poiririo si poté costituire una Sezione di Catechisti dell'Unione, come abbiamo accennato di sopra.

Egli è andato a raggiungere il nostro caro Fra Leopoldo, di cui era personalmente amico.

Noi abbiamo perduto un benefattore, ma abbiamo acquistato un altro protettore in Cielo.

Il Signore lo retribuisca secondo la sua infinita munificenza per tutto il bene che fece in questo mondo.

Ci rimane o Signori da parlare delle Sezioni più lontane di Genova, Tripoli e Bengasi, sorte tutte nelle Case dei Fratelli d. S.C. e per opera del loro zelo, come frutti primaticci tra le fronde di un albero gigante.

La Sezione di Genova già iniziata sin dal 1926, si può oramai dire fiorente, nonostante varie difficoltà di carattere superiore.

I Soci sono già numerosi, circa 32 e continuano ad aumentare incessantemente.

Le adunanze sono regolari e piene di entusiasmo.

I ritiri frequenti e fervorosi.

Lo studio del catechismo seguito con ardore onde ottenere il diploma di catechista ed esercitare il sublime apostolato dell'istruzione religiosa.

L'anno 1928 resterà memorabile nella sezione genovese per due avvenimenti importantissimi: l'approvazione e la benedizione dell'Arcivescovo e l'aggregazione ufficiale alla Sede Principale.

In data 28 febbraio 1928 Mons. Dalmazzo Minoretti approvava l'erezione nella sua Diocesi di una Sezione della Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, esprimendosi, in questi termini:

« Volentieri approviamo, facendo fervidi voti al Signore affinché l'Unione prosperi e dia gli sperati frutti.

Benediciamo con tutto cuore, D. M. A. ».

Il 39 Marzo 1928 pervenne a Genova il regolare diploma di aggregazione alla Sede di Torino, il quale accese, fra quei giovani un nuovo entusiasmo, per cui si ebbero numerose altre consacrazioni di nuovi soci.

Notevole fu pure la festa dell'Immacolata, celebrata con particolare solennità ed in cui venne eletto il nuovo Consiglio di Direzione.

Le sezioni di Tripoli e di Bengasi sono all'inizio.

Collocate ai margini del deserto, non solo di quello Sahariano, ma ancora di un altro deserto spirituale ancor più grande, lottano contro varie difficoltà, ma la grazia di Dio trionfa e la loro stessa costituzione e vitalità è una vittoria.

Nella prima vi sono 20 soci aspiranti, nella seconda 18.

Essi studiano il catechismo, si riuniscono periodicamente e celebrano con solennità le feste dell'Unione.

Noi speriamo che il Signore li innalzi come fari di luce nella notte fonda dell'Islam e di tutte le perversioni dell'immenso popolo africano.

Signori, il nostro povero rendiconto è finito ed il primo movimento dell'anima nostra è un sentimento di vivissima riconoscenza verso Dio.

A Lui tutta la gloria.

Ma in questo momento abbiamo pure alla mente il vastissimo programma che l'Unione nostra si propone di attuare e di fronte al quale è ben poco ciò che abbiamo fatto.

Vorremmo perciò fare appello a tutti coloro cui stanno a cuore gli interessi di Gesù Cristo affinché si unissero con noi in santa crociata.

E vorremmo specialmente che venissero a noi dei giovani i quali sapessero amare e far amare il Crocifisso.

In questo nuovo anno che si è aperto con tante promesse di bene, noi vogliamo intensificare i nostri sforzi.

Ed il nostro pensiero vola al dolce Cristo in terra che con tanto gaudio ci introdusse in questo nuovo anno e che ci da tanto spettacolo di grandezza e di amore.

Oh Santo Padre, è indicibile il nostro amore per Voi, illimitata la nostra devozione e nessuna forza ci potrà mai separare da voi.

Tutta l'opera nostra è nelle Vostre mani ed ai Vostri cenni noi ubbidiremo con gioia.

In questo momento noi vorremo pure umiliare i nostri omaggi al Pastore della nostra Diocesi, il quale ci ha dato tante prove di specialissimo affetto.

Egli, il nostro caro Cardinale, avrebbe voluto essere presente a questa nostra rassegna, ma ne fu impedito.

Noi gli esprimiamo il nostro affetto, la nostra riconoscenza, la nostra filiale devozione.

Preghiamo il Sig. Can. Imberti, che qui lo rappresenta, di esprimergli questi nostri sentimenti, invocando sopra di noi, su tutta l'opera nostra e su tutta la grande famiglia dell'Unione, la benedizione del Padre.

Nella Sezione di Genova

Festa Annuale - 1929

Oggi è giorno di letizia! Oggi esulta ogni Socio dell'Unione, del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, della Sezione Genovese!

Il primo anno della nostra aggregazione alla sede principale di Torino, si è compiuto!

In questo breve periodo di tempo, quanti sacrifici ci siamo imposti!

Ma anche quante grazie abbiamo ricevuto!

Quanti meriti ci siamo acquistati!

Oh, sì, questo veramente é il più bell'anno della nostra vita e noi lo ricorderemo sempre!

Comunioni più frequenti e ferventi, mortificazioni, preghiere e sacrifici, compiuti durante un mese, sono i fiori che abbiamo presentato al Casto Sposo della Vergine Immacolata, ed il Gran Santo ha risposto ai nostri sacrifici, concedendoci di vedere nel giorno a Lui consacrato, il numero nostro, aumentato di altri ventisei Aspiranti. « Deo gratias! ».

Benedetto questo giorno che ci dà l'occasione di attestare a Gesù Crocifisso, a Maria Immacolata e a S. Giuseppe l'amore che per Essi nutriamo!

Benedetto, perché la nostra mente, retta coll'ala possente del ricordo del bene immenso ricevuto, ci porta a ringraziarLi vivamente di tutto!

Questo ringraziamento lo attesteremo con la nostra buona condotta, colla fuga del peccato, colla promessa di una vita migliore.

L'alba del 19 marzo si è presentata piena di augurio, di promesse, di prosperità, per la nostra Associazione.

Colla gioia grande che traspariva dal volto, ci siamo recati in chiesa, dove le preghiere, divenute più ferventi, salivano al Cuore Eucaristico di Gesù, per implorare su noi, sui Consacrandi, sulle nostre famiglie, su tutti i soci dell'Unione, le più elette benedizioni divine.

Venuto il momento della Comunione, col cuore palpitante d'affetto, ci appressammo alla Sorgente d'ogni bene per attingere nuova forza a proseguire instancabili nella via del bene.

Intanto, dai turiboli, il fumo dell'incenso cominciava a salire; Gesù esposto ci guardava con compiacenza; il canto del Veni Creator era terminato, il momento della consacrazione dei nuovi Soci era giunto! Con voce chiara e commossa pronunziarono la formula prescritta.

Un piccolo Crocifisso, gentilmente regalato dalla Signora Cerruti M., venne loro imposto dal Fr. Direttore.

Ancora pochi minuti e poi avremmo dovuto lasciare la tanto bella e cara Cappella, ma con Gesù nel cuore e col Crocifisso sul petto saremo sempre invitti; sul labbro avremo il sorriso, nel cuore la fede e cercheremo nell'ombra, di pregustare gli splendori dei Cieli.

Terminata la funzione religiosa ci recammo, in compagnia dei nostri parenti, nel refettorio, trasformato per la circostanza in un grazioso teatrino.

Qui svolgemmo un felicissimo programma accademico.

Il segretario dell'Associazione tenne un bel discorso in cui ci ricordò i nostri doveri, fece auguri ai neo-consacrati e diresse parole di ringraziamento ai nostri parenti, per la premura da loro dimostrata all'Unione.

Canti e declamazioni si seguirono con inappuntabile precisione e buon gusto.

Una lunga ed inaspettata lettera da Torino venne ad aumentare il nostro gaudio.

Sì, anche i nostri Fratelli maggiori si erano ricordati di noi! e quanti buoni consigli! quanti avvertimenti!

Cercheremo di mettere tutto in pratica, per diventare veramente quali ci vogliono Gesù Crocifisso e Maria SS. Immacolata.

Il Sig. Direttore ci parlò delle opere che intraprendono i Catechisti Torinesi e con parole calde ci spronò ad imitarli; quindi ci consegnò un'immagine e il distintivo che porteremo sempre ed ovunque con santo orgoglio.

Questa festa segnerà una data importante nella vita della nostra Sezione.

In questo giorno abbiamo giurato eterno amore aI Crocifisso, alla Chiesa, al Papa, e a costo di qualunque sacrificio, con l'aiuto di Dio, manterremo la promessa fatta

Nella Sezione di Poirino

È nata così … come le polle d'acqua che tanto bene apportano al viandante.

Chi l'ha suscitata? È il Signore … Quindi tutto a Lui l'onore e la gloria.

Quanti sono? Sono nove … raccolti a uno a uno, proprio come Gesù raccolse i suoi Apostoli … speriamo quindi di giungere almeno anche noi … sino a dodici …

Per ora nove … una famigliola, in cui, grazie a Gesù Crocifisso, e a Marla SS. Immacolata, regnano la bontà, la generosità, e la pietà sincera.

Ognuno si studia di vincere il Rispetto umano … questo mostro invisibile, questa creazione paurosa dell'immaginazione giovanile, ma che tanta strage fa nella gioventù dei paesi.

Seguiamo il nostro Regolamento, il più perfettamente possibile.

L'adunanza settimanale non è mai tralasciata, ed è fatta come la suggerisce il detto Regolamento degli Aspiranti.

Recita della Divozione a Gesù Crocifisso; lettura del S. Vangelo; raccolta dei fioretti … lettura del verbale della settimana passata …

Discussione famigliare, esame settimanale.

Il primo venerdì del mese lo facciamo pure come vuol il nostro Regolamento.

S. Messa, S.ma Comunione, e, la sera, l'Ora di Adorazione.

Per il ritiro mensile, questa leva che innalza i giovani sino alle stelle, e li porta a compiere gli eroismi che si leggono dei: nostri primi Martiri, si: fa per ora, in modo ridotto, poiché gli Aspiranti Catechisti sono tutti allievi della scuola.

Domenicale, e devono seguire le lezioni regolari anche nel giorno del Ritiro Mensile.

Per ora i nostri Ritiri Mensili furono ridotti così: Santa Messa, S. Comunione la mattina, quindi scuola regolare.

Alle 11,30 un'altra messa. Nel pomeriggio: Istruzione religiosa, benedizione, quindi lezioni sino alle 17, - poi predica, esposizione del Santissimo, corona, canto, poi la solita adunanza settimanale.

Il Ritiro completo, come i nostri fratelli maggiori di Torino, lo faremo appena sarà finita la scuola.

Dove esercitate il vostro Apostolato? Ci si chiederà.

I Catechisti sono per il Parroco, per le sue opere: Oratorio, Circolo, Fanciulli cattolici …

Quindi il nostro apostolato sarà esercitato in questo campo.

Per ora, non essendo noi che Aspiranti Catechisti, non si deve ancora chiederci molto.

Però ci rendiamo già utili ai Catechisti effettivi, facendo il Catechismo ai più piccoli dell'Oratorio; assistendoli di poi in Chiesa, in cortile.

Abbiamo ancor molto cammino da fare, ma con l'aiuto di Gesù Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, con le preghiere e con il buon esempio di tanti Catechisti effettivi, nostri fratelli maggiori, speriamo in breve di fare molta strada.

Se tanti giovani di Poirino sapessero quanto si gode essere buoni veramente, e a fare del bene agli altri, ci seguirebbero in massa