Amore adorante

B43-A4

Le sacre piaghe fonti d'amore verso Dio e verso il prossimo.

Un ammalato, per un'operazione gravissima estenuato di forze, stava per morire, quando una persona di generoso cuore consentì che le si estraesse tanto sangue quanto occorreva per ridare la vita a quel morente, il quale in simile modo riacquistò energie e guarì.

Chi non riconosce la bontà di quella persona salvatrice? Chi può esprimere la riconoscenza verso di lei da parte di quel risuscitato?

Ma tutti gli uomini erano in condizioni assai peggiori di quel misero travagliato e a sanarli, vivificarli Gesù, volle che gli si aprissero le piaghe delle mani, dei piedi e del costato affinché uscisse non una parte, ma tutto il suo sangue, fino all'ultima goccia.

Da quelle Sacre Piaghe usci la salute di tutti; Esse sono perciò i canali della Redenzione, la medicina per tutte le sofferenze, sono voci che cantano l'amor di Dio e del prossimo.

Gesù volle le piaghe e ne volle portare le cicatrici anche dopo la sua gloriosa risurrezione, perché sono il documento più persuasivo del suo amore per noi.

Si rimane santamente commossi all'ardore di certi santi che volontariamente si diedero schiavi e vissero lungamente come tali per ottenere il riscatto di altri.

Ma le Piaghe sacrosante ci dicono che Gesù ha fatto assai di più per noi e che mai nessuno schiavo, mai nessun uomo ha sofferto, ha operato quanto Gesù per gli uomini; anzi nessuno patisce un male che Gesù non abbia patito prima di lui e in un grado molto maggiore.

Le Piaghe sante adunque sono voci di amore e di dolore, e dinanzi ad Esse ognuno meditando, deve sentirsi intenerito, perché scorge la causa efficiente di quelle Piaghe cioè l'amore per noi e la espiazione delle nostre colpe; una voce esce da quelle ferite e dice: Che potevo io fare per voi che io non abbia fatto? Potevo io fare di più?

E a tali parole il cuore dell'uomo erompe nel grido di S. Tommaso: « Signor mio, Dio mio! » e i propositi di emendazione, di santificazione; di riconoscenza al nostro divin Redentore fioriscono nell'anima, che si sente di amarlo maggiormente.

Gesù inoltre dall'alto della croce tende le sue braccia, mostra il suo costato aperto, mostra i suoi piedi piagati a tutti, senza esclusione alcuna, perché vuol far capire che Egli ha patito per tutti, espiato per tutti, ed è morto per tutti.

Quindi noi, quando dalle Piaghe sante volgiamo lo sguardo intorno, vedendo un nostro simile diciamo: Il Corpo di Gesù è stato ferito anche per lui, anche per lui il patimento l'espiazione e la morte di N. S. G. C.!

Quando c'incontriamo in un pezzente, scarno, deforme, avvilito, diciamo: Anche per lui sono aperte le Piaghe sante.

Quando sentiamo un peccatore ostinato vantarsi dei suoi peccati, deridere la religione e le sue pratiche, quando sentiamo che maledice le cose più sacre, diciamo: Anche per lui Gesù fu trafitto, espiò e amò.

E pensando che Gesù è morto per tutti, che le sue Piaghe parlano a tutti, anche noi ameremo tutti e pregheremo per tutti.