Lutti nostri

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Nel mese di luglio u. s. dopo lunga malattia sopportata con cristiana rassegnazione volava al Cielo la nostra Zelatrice Anna Giaccardi madre esemplare del nostro Catechista Giorgio Giaccardi, ora missionario della grande famiglia Salesiana.

La pia Signora, assistita dai Famigliari e dai Rev.mi Superiori della Pia Società Salesiana, morì dopo aver ricevuti in piena lucidità di mente i SS. Sacramenti e dopo aver ripetuta più volte la cara giaculatoria « Sacro Cuore di Gesù confido in Voi ».

Ciò dev'essere di grande conforto per la Famiglia e specialmente per il lontano figlio missionario che, sempre unito spiritualmente all'Unione Catechisti, è ricordato da tutti noi, che in quest'ora di dolore gl'imploriamo una sempre maggior Fede nella Sua sublime vocazione religiosa.

Il sacrificio da Lui fatto nel partire con la certezza di non più rivedere la Mamma sulla terra, oggi consumato, è una nuova garanzia delle sue apostoliche fatiche.


Altra perdita ha colpito la nostra famiglia spirituale il giorno 12 Agosto u.s., nella pia Signora Albina Gianolio ved. dell'Avv. Comm. Rondolino, nostra amatissima e piissima Zelatrice.

Da poco iscritta all'Unione nostra, ebbe però il tempo di manifestarci tutta la squisitezza della Sua anima e di lasciarci intravedere la somma di virtù che albergavano nel Suo nobile cuore.

Ci uniformiamo alla volontà di Dio che la chiamò a Se per premiarla del gran bene operato nel silenzio e nel più cristiano nascondimento e siamo certi di avere in Lei una novella protettrice, che con Fra Leopoldo di cui era ammiratissima, ci aiuterà più di quanto era Sua intenzione di fare sulla terra.

Alla nobile e religiosissima Famiglia, che a ricordo della pia genitrice ci inviò generosa offerta per la « Casa di Carità », i nostri sentiti ringraziamenti, le nostre più vive condoglianze e l'assicurazione delle nostre preghiere.


Mentre poi in Cielo e sulla, terra s'intonavano le prime vespertine antifone della Vergine Assunta, Genova rendeva solenni onoranze all'illustre suo Concittadino, l'Ammiraglio Gian Pietro Sery Zelatore ferventissimo della nostra Unione e propagatore instancabile della « Divozione a Gesù Crocifisso ».

I giornali genovesi hanno dato di Lui lunghe necrologie, trattandolo giustamente come scienziato, come valoroso Comandante ed eminente diplomatico che godette la stima del Santo Papa Pio X, della nostra Reale Famiglia, di Cardinali e Principi e di distinte altre personalità del mondo civile.

Noi ricordiamo, per ora almeno, soltanto l'ultima visita fattagli da un Catechista, al quale manifestò due spine che più lo trafiggevano sul Suo letto di dolore: non poter più fare al nostro Direttore l'annuale ed edificantissima relazione sulla propaganda della « Divozione » e di saper respinti dalla Russia i foglietti della medesima da Lui spediti per vie diverse.

Il suo più vivo desiderio era di vedere consolidarsi a Genova la Sezione della Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, di cui i benemeriti Fratelli delle Scuole Cristiane hanno già curato i primi germogli di vita.

Da solo ha inviate nelle più lontane parti del mondo, che conosceva palmo a palmo, oltre trecentomila foglietti, e ricordando tutto ciò si reputava servo inutile.

Noi che l'abbiamo visto e invidiato per la Sua santità, pieghiamo il ginocchio sulla Sua tomba e ci ripromettiamo di parlare ancora di Lui sul nostro Bollettino.

Alla pia e Nobile Sua consorte, Donna Elvira Massard, ch'Egli venerò sulla terra come l'Angelo Suo tutelare, le nostre più vive condoglianze, convinti però che Egli è già entrato in Cielo a godere il premio del Suo zelo apostolico.


La Fede cristiana ha consolato, il giorno 2 agosto u. s., il transito della Sig.a Ezilda Leonardo-Musso, vedova del Prof Luigi Demaria e madre piissima di due nostri amati Catechisti, Sandro e Carlo Demaria; e nostra insigne benefattrice.

Le lunghe e gravi sofferenze generosamente offerte al Signore, sono state le ultime lezioni di perfetto amor di Dio che la pia Signora volle dare ai suoi buoni famigliari, che si prodigarono a sollevare le pene della santa donna.

Il conforto del Signore scenda copioso sull'afflitta famiglia che volle devolvere alla nostra « Casa di Carità » le offerte di chi intendeva fare omaggio di fiori alla memoria della cara estinta.

Iddio compensi i generosi oblatori.


A Casale Monferrato, l'8 giugno, scorso si spegneva, con la visione del Cielo impressa negli occhi, Carlo Carzino, nell'invidiabile età di 93 anni.

La sua lunga vita fu santificata, giorno per giorno, dal lavoro dei campi e dalla pietà semplice, viva e profonda.

Al fratello Anastasio delle S. C., il quale più volte gli parlò della « Divozione a Gesù Crocifisso », diffusa, con grande entusiasmo, dall'Unione Catechisti, il buon vecchio rispondeva : « Come sono contento che si faccia amare il SS. Crocifisso … e poi, come rispondesse ad una gioia che tutta gli inondava, l'anima luminosa aggiungeva: « bene, bene » e vi era, in questa parola qualche cosa, che potremmo dire presagio di tempi migliori, in cui il SS. Crocifisso sarà il Re e la pace di tutte le famiglie cristiane.

Ai figli addoloratissimi del caro estinto, Davide, Evasio, Alessandro, Roccardo, alle fìglie Amalia, Liberata, Angela, alla sorella Luigia, alla nuora Annunziata Spalla, nostra Zelatrice, che ebbe per l'indimenticabile scomparso affetto e cure di figlia, ai nipoti e parenti tutti, « L'amore a Gesù Crocifisso » porge le sue condoglianze più sentite e promette ferventi preghiere.

E tu, Carlo, dal Cielo dove ti speriamo; in possesso dell'eterno premio, veglia sui tuoi figli, sui nipoti e sui parenti tutti; affinché l'esempio del tuo lungo lavoro sempre santificato, della tua fede grande e della tua vivissima pietà, sia a loro seme fecondo di bene come le tue indimenticabili sembianze sono suscitatrici degli affetti più puri e delle memorie più care.