Il ricordo dell'Amore

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Il fine della nostra celebrazione

Il ricordo di glorie e di conquiste passate non deve eccitare in noi un momentaneo e nostalgico sentimento di compiacenza; ma dev'essere sprone a più arditi ideali e a più integri e perfetti raggiungimenti di essi.

Vent'anni per la vita d'un uomo sono molti, ma per un'opera profondamente e socialmente benefica, non devono essere che l'alba della sua radiosa giornata, che non conosce il tramonto; da ciò si distinguono facilmente le opere di Dio, da quelle dell'uomo.

Ecco perché il nostro ventennio non sarà celebrato come fine a se stesso, ma come sosta provvidenziale per farci riprendere le energie bastanti e darci visione più completa del nostro programma, per poter sempre più svolgere la nostra pia e forte Unione.

Le tavole basilari delle nostre costituzioni, che furono approvate dalla autorità della Chiesa, hanno bisogno di energie nuove, di spiriti coraggiosi e anelanti alla santità, per produrre « un vero risveglio di vita cristiana » come si espresse S. E. il Card. Fossati, nel decreto di erezione della nostra Congregazione.

Ecco perché il ventennio non è una platonica commemorazione, ma vuol essere una squilla che, richiamate a raccolta le anime generose, indichi le due vie di redenzione che Gesù, con la voce accorata del Suo Vicario, addita al mondo sconvolto: l'amore a Gesù Crocifisso e l'apostolato catechistico, entrambi frutti ubertosi dell'Azione Cattolica.

Eccoci quindi alla prima conclusione: « Oportet semper orare et nunquam deficere » il mondo sarà salvato dalle anime oranti e vittime, che nel più completo abbandono di loro stesse, non cesseranno di ripetere gli inni di lode a Dio, che Gesù sulla Croce ha iniziato per l'umanità riconciliata.

Alimentiamo quotidianamente in noi lo spirito di riparazione, imitatori fedeli di Gesù Crocifisso, e diffondiamo nel mondo, l'amore alle sue piaghe, alla sua Croce e ai suoi dolori.

Ma non basta: « Docete omnes gentes » disse Gesù ai suoi diletti, e questo ordine risuoni ancora per noi, milizia di Gesù, e l'ineffabile comando del Maestro ci faccia ardere di santo zelo per le anime, e specialmente per quelle dei fanciulli che, se saremo anime di vita interiore, riceveranno il Verbo di vita che li farà santi.

Ecco succintamente spiegato il perché della nostra celebrazione ventennale, che culminerà in Maggio con una solenne settimana catechistica, dove i più valenti maestri di catechesi cristiana parleranno ai giovani d'Az. Cattolica del più sublime fra gli Apostolati, illustreranno gli eccelsi nostri ideali di bene e di azione cattolica, nel più stretto senso della parola.

Serate Catechistiche promosse dall'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata sotto gli auspici della Federazione Giovanile di Azione Cattolica

Le serate catechistiche si terranno in Torino, nel Salone « Giovanni Cocchi » ( Collegio Artigianelli ) Corso Palestro, angolo Via Juvara, 15, alle ore 20,30 dei giorni 8, 9, 11, 12 Maggio, e si chiuderanno con una solenne Messa Gregoriana.

A queste serate sono caldamente invitati tutti i membri dell'Unione e tutti gli Ascritti all'Azione Cattolica.

"Laus perennis"

« L'Amore a Gesù Crocifisso » rivolge a tutti i membri della famiglia nostra di supplicare ininterrottamente Gesù Crocifisso e Maria SS. Immacolata, di inviarci benefattori per le nostre molteplici opere e dei soggetti buoni, intelligenti per il Noviziato Catechisti.

La corona aurea che, anello per anello, s'intreccia per le adesioni, che giornalmente riceviamo alla nostra « Laus Perennis » ci conferma che già molti hanno compreso che le opere di carità devono ricevere la linfa vitale della preghiera.

L'impegno alla nostra « Laus Perennis » del resto non è gravoso:

a ) - Una Comunione mensile in giorno di libera scelta.

b ) - L'offerta quotidiana di un'ora di lavoro, di studio o di preghiera.

Richiedete tutti l'immagine ricordo dell'impegno assuntovi.