Colloquio col SS. Crocifisso

B64-A7

Da qualche tempo, o figliuolo, ti vedo cambiato nelle relazioni con il tuo Crocifisso Gesù!

Una volta, appena aprivi gli occhi la mattina, il tuo sguardo si posava sulle mie Piaghe, come quello del bimbo negli occhi della mamma, e mi dicevi tutti i propositi di bene della giornata, che io confermavo con le mie parole di cielo.

Tu eri felice e Io ero sicuro che non venivi meno alle tue promesse.

Ed ora il tuo sguardo si posa sopra di me incerto, ripieno di tanti scrupoli, di tante titubanze. Il tuo amore non ha una parola di bisogno, di desiderio d'idealità: Figliolo, che cosa è entrato nell'anima tua?

Il peccato? No, te lo assicura il tuo Crocifisso Gesù, che il brutto peccato che l'ha confitto in Croce, non alberga nell'anima tua.

Tutto il mutismo che hai verso di me è la tema di non contentarmi, è la paura che ti invade l'anima, una paura che non devi ascoltare, perché non fa che agitarti.

Tu pensi che Io ti rimproveri delle tue imperfezioni, delle tue venialità! No, non temere di questo.

Sollevati quindi da tutte queste cose … gettati nelle mie braccia!

Le mie piaghe sono state aperte non per i miei angeli, ma per le anime viventi in mezzo al grande male della terra.

Quando mi configgevano in Croce, ebbi innanzi alla mia mente divina tutti coloro che avrebbero approfittato delle mie sacratissime ferite, e insieme la moltitudine di coloro che non ne avrebbero approfittato; e sarei stato disposto a lasciarmi crocifiggere anche se uno solo dei viventi: avesse di poi attinto alle mie piaghe conforto, virtù, santità.

Comprendi quanto ti dico, figliolo? Io sono la forza, quindi se ti senti fiacco, ricorri a me, e io ti darò la medicina che ti rianimerà.

Io sono la vita, e quindi se non ti senti più di camminare, per l'arduo sentiero della virtù, dell'apostolato, poiché non te ne senti la forza e la costanza, vieni a me, chiedila a me, ai miei dolori.

Hai nell'animo tenebre invincibili? Ricorri a me che sono la verità.

Cadi in errori senza numero? Vieni a me, attingi alle mie Santissime Piaghe la luce che ti farà evitare questi errori.

Se per venire a me, e meco intrattenerti aspetterai il giorno in cui non commetterai più imperfezioni, non ti accosterai più a me.

Fin quando vivrai, la tua vita sarà un intreccio doloroso di piccole cadute e di patimenti, e queste cadute diminuiranno di mano in mano che tu starai accanto al tuo Crocifisso Gesù, e confiderai a Lui tutti i tuoi desideri, tutte le tue speranze.

Mi fa pena, figliolo, vederti allontanare da Me, e in me porre una sempre più scarsa fiducia.

Ascolta le parole che pronunciai nei giorni del mio pellegrinaggio per le vie luminose della Palestina: Quando sarò innalzato da terra, trarrò tutto a me ( Gv 12,32 ).

Queste parole le ripeto oggi per te, figliolo.

Rivolgi la tua anima a me, orienta verso di me la tua vita, in tutti gli istanti della tua giornata.

Ricordati che sono Io la gran luce atta a illuminare l'universo, Io che segno la via fra le tenebre di questo mondo.

Fuggi quanto è terra e pensiero di terra; nascondi la tua vita in me.

* * *

Gesù Crocifisso, attratto dalla tua bontà, sento che sarò felice solo con Te, ma qualche volta sono sfiduciato, debole e incostante; Tu tirami a Te a viva forza, in modo che d'ora innanzi non viva più io, ma Tu mio Crocifisso Gesù, viva in me.