La nobiltà della missione del Catechista

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Se è vero che l'insegnamento delle scienze profane costituisce il mezzo più nobile per elevare lo spirito dell'uomo dalle basse regioni della terra al mondo dello spirito, che dobbiamo dire dell'istruzione religiosa che illumina e dirige l'uomo al conseguimento del suo fine?

Educare, insegnare a conoscere, ad amare e a servire Dio, istruire nei doveri verso Nostro Signore, verso Maria, SS., formare uomini virtuosi, cristiani devoti alla Chiesa, santi pel cielo, ecco la missione del Catechista.

Ci può essere apostolato più perfetto e più meritorio?

L'illustre cancelliere Gersone confessa di non aver trovato, dopo molte ricerche, una missione più sublime e nel tempo stesso più necessaria.

Rivolgendosi in particolare agli educatori della gioventù dice infatti: « Io non vedo nulla di più grande che strappare i fanciulli dal contagio che infesta tanta parte dell'umanità ».

E la sua parola assume accenti di vera commozione nella considerazione dei benefici effetti che la cristiana educazione esercita su di loro: « Oh, la nobile missione di distruggere l'opera del demonio, di distogliere le anime giovanili dalla via della perdizione e di ornare la Chiesa di queste tenere pianticelle che formano la delizia di G. Cristo.

I Santi Padri chiamano la missione del Catechista, funzione regale, perché, a detta di S. Clemente Alessandrino, è proprio del principe l'ufficio di salvare il suo popolo.

S. Girolamo non esita a chiamarla apostolica, avendo N. Signore scelto gli Apostoli per mandarli agli uomini maestri e dottori, come egli era stato mandato dal Padre.

Più tardi S. Pietro Grisologo proclamò la missione del Catechista una funzione angelica e definì coloro che vi si consacrano, i sostituti degli angeli.

Alla luce della fede essa può essere chiamata divina, tenendo il Catechista le veci di Dio, poiché secondo Tertulliano, tutta l'occupazione di Dio consiste nel lavorare alla nostra salute.

Non fa meraviglia quindi se il Dottor Angelico, parlando del Catechista e della sua attività tra gli uomini, arrivò a sentenziare che la missione di insegnare e di dirigere gli altri nel sentiero della virtù è più stimabile del martirio.

Potremmo quasi dire che egli soffre il quotidiano tormento della salute delle anime che soffrì un giorno G. Cristo sul Calvario al pensiero che tanti uomini non l'avrebbero amato perché da essi non conosciuto.

Si richiede, in verità, nel Catechista grande spirito di sacrificio, giacché egli deve offrire generosamente tutte le sue energie sino all'esaurimento completo come immolazione giovialmente eroica per la gloria di Dio e la salute del mondo.

La Chiesa, fedele custode dell'insegnamento di G. Cristo, ebbe sempre in sommo onore l'insegnamento della religione ritenendolo come il suo principale dovere e non risparmiò mai aiuti, incoraggiamenti e lodi a coloro che vi si dedicarono e tuttora si dedicano con generosità, tutto offrendo, nulla chiedendo per sé, tranne un fitto stuolo d'anime salvate.

Gli stessi Padri della Chiesa, eminenti per santità e dottrina, si recarono a titolo d'onore parlare e scrivere con semplicità evangelica intorno alle verità teologiche più astruse per illuminare i rozzi intelletti e disciplinati nel bene.

Non diversamente da questi, scrisse ed operò il fondatore dei Fratelli delle Scuole Cristiane, S. G. B. La Salle.

Con la semplicità ed unzione che è propria degli uomini di Dio, rivolgendosi ai suoi religiosi insegnanti, dice: « Voi non potete dubitare che Dio vi abbia concesso una grande grazia; continuare l'opera di Gesù Cristo, fare ciò che egli fece sulla terra; istruire gli ignoranti è la più bella di tutte le mansioni ».

Se si riflette, infine, che il Catechista è lo strumento nelle mani dello Spirito Santo, che è il sale della terra, la fiamma luminosa ed ardente che irradia il sentiero della vita ed infiamma i cuori per la virtù, non si può fare a meno di stimare felice e fortunato il giovane che è chiamato a questo santo apostolato.

Gli sia di incoraggiamento il pensiero delle grandi ricompense che il Signore gli riserba nell'altra vita.

Nel cielo, dice un pio autore, ci sono differenti gradi di gloria; ma il figlio di Dio ci assicura che coloro che avranno operato il bene e l'avranno insegnato, saranno chiamati grandi nel Regno dei Cieli.

Oh ! quale consolazione avrà il buon Catechista al termine della sua laboriosa giornata, allorché vedrà venire in suo amorevole soccorso le anime che egli guidò al Cielo!

Gli angeli di tutti i suoi antichi alunni verranno a consolarlo, le anime santificate da lui formeranno una bella corona intorno al suo letto e porteranno l'anima di lui in seno a Dio tra ineffabili cantici di gloria e di gioia.

Fr. Gabriele d. S. C.