I nostri ritiri spirituali

B66-A5

Sole nel cielo, sole nella terra, sole nei nostri cuori; primavera ritorna: la terra ha dato le viole del pensiero nelle coppe di foglie.

Sul sommo di un muro, un alberello alto come un ragazzo ha messo le gemme.

Di che si nutre, di che vive? Vive di poco; e manifesta così - osserva un Catechista - la potenza costruttiva di Dio.

Quest'eremo aprico è davvero, favorevole alla serena meditazione dei suoi ospiti.

Per giunta, mancando oggi il predicatore, dovremo meditare di più da noi soli, come raccomanda in una prima sua conferenza, il Fr. Teodoreto; ossia dovremo elaborare qualche pensiero più a lungo del solito: quando si sta per un'ora ( non senza qualche sollievo ) sullo stesso pensiero, si può esser sicuri di far come l'ape, che si posa sul fiore e ne trae il nettare, per elaborarlo, trasformarlo in « suo » miele.

Nello stesso tempo, dovremo percepire, come meglio sapremo, il consiglio, il contatto, il cenno divino.

Ma, su che cosa meditare? Sulla passione di N. S. G. C., propone il Fr. Teodoreto per oggi: se vedessimo uno schiavo sulla croce, dice S. Tommaso, uno schiavo innocente a morire per il suo padrone … Ma vediamo Gesù!

Bisogna capire quest'amore: così si conosce la via, poiché così s'impara e si vuole la mortificazione, che è condizione necessaria per la santità, almeno la mortificazione di non offendere Dio.

Questo è l'abbrivo, che il Fr. Teodoreto ci dà: ora noi possiamo continuare.

Il Signore ha voluto darci mille consolazioni che ci incoraggino a fare il bene e più ne avremmo se fossimo migliori: ecco un pensiero che può scaturire, alla vista di questi piacevoli peschi, che si distinguono nettamente sullo sfondo dei colli e del cielo.

Gesù è morto per noi in Croce; ma a noi non chiede tanto: chiede un po' di mortificazione, chiede il nostro amore, e basta; Per di più da tutti quelli che noi chiamiamo « fastidi ».

Egli infinitamente misericordioso ricava benefici per noi.

Una sola cosa è veramente male: il peccato; ( pare incredibile, dopo la considerazione fatta or ora, che noi uomini pecchiamo, offendendo Dio; che è invece così generoso, che anche quando chiede, dona ).

Salto le altre conferenze di questo ritiro e passo al 5 maggio: La Madonna

Ecco il sunto della succosissima Conferenza di R. Teodoreto:

1) Nell'ordine spirituale, se Dio ènostro Padre, la Madonna è nostra Madre.

2) Abbiamo in germe l'amore alla nostra Madre Maria: sviluppiamolo ( con le pratiche di pietà, con pensare alla Sua grandezza ).

3) Essa è veramente grande, unita a Dio in modo specialissimo.

4) Sul Calvario G. C. le ha creato un cuore capace di amare tutta l'umanità: dunque sul Calvario la Madonna è viepiù ingigantita.

5) Dal nostro amore alla Madonna dipende un aumento in noi dei doni dello Spirito Santo.

Il predicatore, Don Caramello rileva ancora la grandezza della Vergine, notando che Ella riassume in sé tutte le meraviglie del Creato; Ella è il capolavoro di Dio.