Casa di Carità

B77-A7

Scuola Professionale festiva e serale

Essa è l'opera dei Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.

Come il granello di senapa del Santo Vangelo, la Scuola Professionale ebbe origini umilissime.

Sorse in un sottochiesa; ma lo spirito di abnegazione, di zelo, di carità che animava i primi volenterosi li rese dimentichi di sé per dedicarsi generosamente alla nuova istituzione.

Dio solo sa e valuta il merito dei loro sacrifici.

Ma la grazia divina prevenne, accompagnò e seguì talmente l'opera di questi Catechisti da rendere a tutti palese il divino intervento.

A Dio dunque è dovuta la gloria e la lode se oggi più di ottocento operai sono allievi affezionati alla Casa di Carità, quanto il figlio alla madre.

Quanto a noi, servi inutili, altro non desideriamo e non supplichiamo che di essere prescelti a lavorare nella Sua mistica vigna.

Intanto ci stringeremo sempre più uniti intorno a Gesù Crocifisso, convinti che solo così nessuno potrà mai distoglierci dai nostri santi ideali.

E voi, generosi oblatori, e sostenitori della Casa di Carità, continuate ad assisterla con le vostre preghiere e le vostre generose offerte che, per essere troppe volte il frutto del vostro sacrificio non ne saranno che più meritorie.

Ricordate che l'amore vostro per la Casa di Carità, dev'essere amore di preferenza, perché in essa si formano le anime dei nostri giovani operai, ricchezza della Patria rinata, che dall'opera nostra si ripromette abili tecnici e cristiani di carattere adamantino.

Se degno di ogni encomio è colui che dà generosamente per abbellire la casa di Dio di freddi marmi, quanto più lo sarà colui che offre alla Chiesa cuori formati alla Scuola di Gesù e palpitanti della Sua vera Vita?

Termineremo con una confidenza.

La Casa di Carità si trova in questo momento in particolari strettezze finanziarie, onde una volta ancora i Catechisti si rivolgono ai loro benefattori per chiedere in nome di Gesù Crocifisso la carità di un'offerta piccola o grande.

Cari amici nostri, chi più, chi meno, concorrete tutti ad un'opera tanto benefica, animati dal desiderio di piacere a Colui che ritiene fatto a se, ciò che si fa ai più piccoli dei Suoi fratelli.

Eccone il modo: Sostenitore è colui che versa L. 10 annue oppure L. 200 una volta tanto.

Benemerito: L. 500 - Insigne: L. 1000. Deo Gratias!

Gita a Roma

Fu organizzata dal benemerito Istituto « Pro Labore et Schola » per gli insegnanti delle Scuole Professionali di Torino e la Casa di Carità ha mandato 10 dei suoi Collaboratori.

Il soggiorno romano, cosi bene organizzato dall'Ente suddetto, ha lasciato nei partecipanti il più entusiastico ricordo.

Degno di particolare ricordo fu la visita alla Città del Vaticano ed ai Musei.

Approfittando dell'occasione alcuni Catechisti hanno fatto anche una visita alla Casa Madre dei Fratelli delle Scuole Cristiane e hanno avuto la gioia di inginocchiarsi a venerare le mortali spoglie di S. Giovanni Battista La Salle da poche ore reduci dal trionfale viaggio attraverso l'Italia.

Pasqua degli Allievi

Anche quest'anno il precetto pasquale è stato soddisfatto dai nostri allievi con grande concorso ed intenso fervore.

Il numero elevato di allievi iscritti quest'anno alla Scuola ci ha obbligati a fare due distinte funzioni.

Una il giorno di San Giuseppe e l'altra la domenica delle Palme.

Siamo grati ai numerosi e zelanti Padri Oblati della Parrocchia della Madonna della Pace, ai Sacerdoti, che si sono prestati per ascoltare tante confessioni ed ai Missionari della Consolata per il fervore che hanno saputo infondere nei nostri giovani.

Grazie anche ai Benefattori che con la loro generosità provvidero per tutti la colazione.

Funzione della Medaglia Miracolosa

Come chiusura della attività scolastica la Scuola ha voluto mettere sotto la protezione della Madonna i suoi cari giovani prima che abbiano a lasciare la « Casa di Carità ».

Venerdì, 16 aprile e domenica 18, ha avuto luogo la cerimonia della distribuzione della Medaglia miracolosa preceduta da brevi parole di incoraggiamento dette dal Sacerdote.

Si cantò l'inno a Maria SS. Immacolata, protettrice della « Casa di Carità », e si invocò il suo aiuto sull'opera e specialmente sui cari giovani frequentanti e sugli Insegnanti.