I nostri lutti  

B87-A7

Pizzo Francesco

Giovane pieno di vita e di santo entusiasmo, ex alunno dei Fratelli delle Scuole Cristiane di Bengasi e Socio Effettivo dell'Unione del SS. Crocifisso, reciso da crudele polmonite il 27 Aprile 1938 nella bellezza dei suoi diciassette anni.

L'ottima sua vita di figliuolo obbediente, di lavoratore instancabile e di cristiano fervente gli valse di fare la morte dei giusti, confortato da tutti i carismi della nostra santa Religione.

I suoi funerali furono un trionfo.

( Dal Messaggero Lasalliano ).

Pellegrinelli Mario

Ecco un fiorellino raccolto da Dio e trapiantato nel giardino celeste nel pieno rigoglio della sua bellezza.

Nacque a Padova il 2 Novembre 1921 e fin da bambino si manifestò docile e d'indole gioviale.

Le sue belle doti si manifestarono e si svilupparono specialmente quando incominciò a frequentare la Scuola e l'Opera Nazionale Balilla, ove si meritò ben presto il grado di caposquadra.

Venne a Bengasi nel 1930 e frequentò con assiduita e amore la Scuola del Vicariato Apostolico dei Fratelli delle Scuole Cristiane: l'intelligenza, la buona volontà e il buon contegno gli meritarono sempre belle votazioni, l'ammirazione dei compagni e la lode dei Superiori.

È all'Istituto Tecnico specialmente ove si manifestò ragazzo buono e di grande volontà; amante dello studio vi riusciva molto bene, la mamma vagheggiava su di lui le più lusinghiere speranze.

Le belle doti di Mario Pellegrinelli trovano la loro spiegazione nella Religione. Sì, Mario Pellegrinelli era un ragazzo profondamente cristiano; inscritto come Aspirante all'Unione del SS. Crocifisso, ne osservava il regolamento con vero trasporto; la Santa Comunione era la sua gioia, la preghiera fervente il suo sostegno.

La morte del babbo, avvenuta alcuni mesi or sono, molto addolorò l'ottimo ragazzo, il quale si prefisse d'essere per il presente la consolazione dell'adorata madre e per l'avvenire il di lei unico sostegno.

Il Signore però dispose altrimenti.

Colpito da meningite, il nostro Mario ebbe a sopportare dolori atrocissimi.

La sua anima eletta se ne volò al cielo il 21 Dicembre 1933, per ricongiungersi al caro suo babbo, senza timore di separarsene mai più.

( Dal giornale « La Cirenaica » ).