I nostri lutti

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Fratel Pellegrino delle Scuole Cristiane

Fratel Pellegrino amò l'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, e ne diffuse gl'ideali tra i suoi allievi ed ex allievi, lavorando per la propagazione della « Divozione a Gesù Crocifisso ».

Egli lavorò per i suoi cari allievi fino all'ultimo giorno in un lavoro che ha nome: sofferenze, fede, sacrificio.

E quando fu segnata la sua sorte quaggiù, egli disse di accettarla per il trionfo del SS. Crocifisso, che tanto aveva amato; disse il sì dei forti che non temono il grande passo per l'eternità, poiché l'hanno sempre fissato come il marinaio fissa la stella polare, come il soldato mira alla vittoria.

Ed agli stessi suoi confratelli che gli dissero di chiedere la grazia della guarigione, il suo labbro non rispose, ma nelle sue pupille stanche si lesse quella parola che solo la fede fa sbocciare: « Sia fatta la volontà di Dio ».

Negli ultimi suoi giorni, nella Casa di Grugliasco, osservando le giovinezze che attingono forza nel giusto divertimento, per poi sacrificarla nell'apostolato, si consolava ripensando che la fiamma di apostolato che l'aveva animato per cinquant'anni, altri l'avrebbero raccolta e l'avrebbero portata là dove egli avrebbe voluto, se avesse avuto più vita da sacrificare.

Carissimo Fr. Pellegrino, ci hai seguiti fin dal sorgere dell'Unione, ci abbracciasti il giorno che fummo affiliati al tuo glorioso Istituto, oggi proteggici dal Cielo.

Teol. Carlo Della Porta

Fondatore e Direttore del « Pozzo di Sichar » morto il 29 Settembre 1939

Torino ha perduto nel Teol. Della Porta un Sacerdote dalla grande fede e dalla grande carità.

Di queste sue virtù diranno coloro che intimamente l'hanno conosciuto e apprezzato; noi ricordiamo di Lui che fu un fervente Zelatore della « Divozione a Gesù Crocifisso ».

Egli s'interessava pure degli altri ideali dell'Unione Catechisti, come fosse stata Opera sua e non avesse tante altre gravi preoccupazioni di ministero che lo chiamarono a lavorare in un campo tutt'altro che facile.

Appena seppe che la cara « Divozione » era stata inclusa dalla Sacra Penitenzieria Apostolica, nell'elenco ufficiale delle preghiere indulgenziate da raccomandarsi ai fedeli di tutto il mondo, provò una gioia indicibile, che manifestò più volte ai suoi più cari Fratelli delle Scuole Cristiane.

Negli ultimi giorni della sua mortale malattia fu da essi più volte visitato e volle recitare con loro la « Divozione » dimostrando nel suo esterno l'intima gioia di essere sempre stato un fedelissimo di Gesù Crocifisso.

« L'Amore a Gesù Crocifisso » che Egli faceva leggere alle sue ricoverate per richiamarle alle vie della virtù, addita il pio teologo Della Porta come modello a tutti gli Zelatori e Zelatrici, e raccomanda a tutti di pregare per la sua generosa anima sacerdotale.

Cav. Uff. Vittorio Arnaud

Insegnante di Francese nelle Scuole Tecniche di Torino e nel Collegio di S. Giuseppe.

Morì come santamente visse il 21 Ottobre di quest'anno, nella veneranda età di 86 anni.

Insegnò per oltre 60 anni sempre collo stesso zelo e collo stesso impegno che soleva usare nell'adempimento dei suoi doveri religiosi.

Tutte le volte che entrava in Collegio, o ne usciva, faceva una devota visita a Gesù Sacramentato.

Non lasciò passare giorno senza recitare colle Figlie le preghiere alle Piaghe di Gesù Crocifisso.

Negli ultimi anni di sua vita, non potendo recarsi in Parrocchia, riceveva il Primo Venerdì di ogni mese la S. Comunione che il Cappellano del Collegio gli portava in casa.

Aggravatesi il male da cui era affetto, ricevette con angelica pietà i Conforti religiosi.

Trascorse le ultime ore di sua vita offrendo a Gesù i suoi dolori e i più teneri affetti del cuor suo.

Prima di morire volle che le Figlie dicessero con lui: « Signore sia fatta la vostra santa volontà ».

Baciando un'ultima volta il Crocifisso, che mai non aveva abbandonato, col volto trasfigurato santamente spirò.