A tutti gli Zelatori e Zelatrici

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A suo tempo ci siamo serviti della presente circolare per inviarVi la pagella del 1945 e siamo sicuri che l'avrete ricevuta con spirito di fede, rinnovando il Vostro impegno d'onore di consacrare ogni istante della Vostra vita ad amare e a far amare Gesù Crocifisso.

Permettete intanto che Vi presentiamo in sintesi la relazione dell'attività dell'Unione nel 1944, onde ci sentiamo tutti spronati a nuove conquiste.

Foglietti della « Divozione a Gesù Crocifisso » distribuiti: in lingua italiana: N. 93.775 - in lingua tedesca: N. 2.565, alle cui cifre corrisponde l'attività di 520 tra Zelatori e Zelatrici regolarmente iscritti nei registri della Sede Principale.

Furono contemporaneamente organizzate 24 Giornate Riparatrici in onore di Gesù Crocifisso in altrettante Parrocchie di Torino, per le quali il numero degli Ascritti si portò a 49.652.

I Catechisti mantennero in efficienza la Scuola Festiva e Serale alla Casa di Carità Arti e Mestieri, dove - malgrado le mille difficoltà di quest'anno cruciale - oltre 200 giovani ricevettero la loro istruzione religiosa e professionale tecnica.

La Divina Provvidenza ha continuato a suscitare attorno a noi generosi non meno che umili, Benefattori che ci diedero il mezzo di sostenere tutte le spese di propaganda della « Divozione », del Bollettino « L'Amore a Gesù Crocifisso », della « Casa di Carità » e della « Messa del Povero ».

Non vogliamo tacere di far cenno in particolare all'opera dei Catechisti alle tre sezioni della « Messa del Povero » per le quali si sono spese oltre centomila lire, cifra eloquente, ma che ha lasciato ancora insoddisfatti tanti bisognosi e tante miserie.

Sono circa 450 gli ascritti in quest'opera di bene dove collaborano con i Catechisti i Rev.di Missionari e le buone Figlie della Carità di San Vincenzo de' Paoli.

Zelatori e Zelatrici, se dovessimo formulare un augurio per l'anno 1945, svolgentesi ancora in mezzo a tanti dolori fisici e morali, non potremmo che far voti che esso sia veramente l'anno della manifestazione delle Divine misericordie, e ciò per i meriti infiniti di Gesù Crocifisso.

Ecco il pensiero dominante che faremo nostro in ogni ora del nuovo anno: Sperare e confidare nella misericordia del Signore.

Questo attributo di Dio presuppone però da parte nostra il riconoscimento dell'estrema nostra miseria e indegnità, e chi la negherebbe ancora dopo tanto sfacelo?

Fermi restando in questa umile disposizione comprenderemo meglio quanto scrisse nel suo diario Fra Leopoldo come dettogli da Gesù: « Il mio manto tessuto di misericordia tutti copre, purché si umilino ».

Domandiamo perciò al Signore di farci umili, di farcii santi onde siano abbreviati alla povera umanità i giorni della prova.

La Presidenza