Famiglia e scuola

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Mentre da ogni parte, in tema di riforma scolastica, si auspica lo stabilimento di più regolari contratti tra insegnanti e genitori, la Casa di Carità Arti e Mestieri ha effettuato uno dei primi esperimenti di convocazione collettiva dei parenti dei suoi alunni negli ambienti stessi della scuola.

Questa prima convocazione, limitata, per ristrettezza di locali e in via di prova, ad un numero molto ridotto di classi, ha dato il risultato che potevasi desiderare: attiva partecipazione di padri, madri, fratelli che sono venuti in assemblea a udire la parola del Direttore della Scuola ed hanno preso parte alla discussione finale, esprimendo, con libero spirito democratico, i propri pareri.

I genitori hanno trovato un ambiente famigliare, hanno conosciuto altri genitori che condividono le loro preoccupazioni, si sono sentiti compresi, aiutati e protetti da coloro che si occupano dell'istruzione e della educazione dei propri figli, completando l'opera da essi iniziata in famiglia.

Una scuola come la Casa di Carità, che costituisce un tipo di Scuola e, vorrei dire, un tipo di famiglia ideale, non può trascurare questo lato essenziale e delicato che consiste nella reciproca comprensione dei genitori e degli insegnanti.

Abbiamo visto espressioni grate negli occhi dei papa e delle mamme.

Essi hanno capito ( e ci hanno di buon grado ascoltato ) che parlavamo con amore dei loro figli, dei pericoli a cui essi vanno incontro, del bisogno, che essi hanno, di assistenza morale ed intellettuale; poiché avevamo il fine di ricordare loro i doveri che li accomunano a noi.

Hanno capito che una comune ansia agitava i nostri cuori: fare dei giovani a noi affidati uomini non solo preparati e capaci di guadagnarsi da vivere, ma ( quel che più conta ) capaci di vivere cristianamente, nella luce della loro istruzione morale e professionale.

L'iniziativa di convocare i parenti degli alunni, vivamente appoggiata dal " Fronte della Famiglia ", dei cui principi sociali cattolici questo Bollettino si è già fatto assertore a suo tempo, dovrà essere ripetuta nelle altre classi e nelle altre Scuole dipendenti dalla Casa di Carità Arti e Mestieri e dovrà costituire al mondo un esempio di come si giunga in Italia, patria ideale della famiglia cristiana, a spingere le sollecitudini scolastiche fino a consentire alle famiglie di partecipare attivamente alla vita stessa della scuola.

Mario Sancipriano