Noi predichiamo Cristo e questi Crocifisso

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Rivolgiamo i nostri sguardi verso il Martire del Golgota, miriamo le sue piaghe sanguinanti e trionfanti: « Hanno trapassato le mie mani e i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa ».

Il profeta l'aveva predetto: « Contempleranno Colui che hanno trafitto ».

Nostro Signore ha voluto conservare nel suo corpo glorioso i segni delle piaghe ricevute.

Per convertire S. Tommaso incredulo, « Gesù venne a porte chiuse tra i suoi discepoli e disse loro: La pace sia con voi.

E poi rivolto a Tommaso: Metti il tuo dito e guarda le mie mani; avvicina la tua mano e mettila nel mio costato, e non voler essere incredulo, ma fedele.

Rispose Tommaso: Mio Signore e mio Dio.

Gli disse Gesù: Perché mi hai veduto, Tommaso, hai creduto; beati coloro che non hanno veduto e hanno creduto ».

L'incredulità di Tommaso e la sua conversione pronta e definitiva alla vista delle sante Piaghe del Signore racchiude una grande lezione.

La nostra epoca in cui trionfa il materialismo ateo ha bisogno di guardare le sante Piaghe del nostro Salvatore.

Le dottrine più sovversive, gli errori più grossolani invadono i paesi uno dopo l'altro e affondano nell'oscurità degli interi continenti.

Dove si arresteranno queste ombre che si infittiscono e che minacciano di « spegnere le stelle del cielo »?

Rassicuriamoci e ricordiamoci del Labaro di Costantino e della sua vittoria a Ponte Milvio.

Per tre secoli gli imperatori romani avevano tentato di soffocare il cristianesimo nel sangue dei martiri.

Ma Costantino vede in cielo una croce luminosa con queste parole: in hoc signo vinces.

Egli fa innalzare questo segno sui suoi stendardi e sugli scudi dei suoi soldati, e riporta la celebre vittoria del 312.

In hoc signo. E qual è questo segno? La Croce, il Crocifisso, le Sue Piaghe.

L'impero pagano è finito e la Chiesa può uscire dalle Catacombe.

Oggi un nuovo paganesimo minaccia la Chiesa.

Ma noi abbiamo il nostro labaro, la Croce e le Piaghe di Gesù Crocifisso.

Il Cristo ripete al mondo quello che diceva a Tommaso: Guarda le mie Piaghe, metti la tua mano nel mio costato e non voler essere incredulo, ma fedele.

Uno sviluppo meraviglioso scaturirà nella Chiesa dall'estensione del Crocifisso e delle sue sante Piaghe.

Da queste Piaghe adorate e offerte si opererà, ne abbiamo fiducia, uno straordinario rinnovamento delle anime.

Tutto si chiarirà, si purificherà, si arricchirà, e il mondo intero si rinnoverà nelle Piaghe del suo Redentore.

Allorché un'anima medita amorosamente sulle sofferenze del Figlio di Maria, le sue preghiere acquistano una efficacia particolare.

« Quando sarò innalzato da terra ( cioè crocifisso ) trarrò tutto a Me ».

È dunque Gesù stesso che vuole conquistare le anime per mezzo delle sue Piaghe e della sua Croce.

Ave Crux, spes unica!

Non passiamo indifferenti davanti alla Croce del Salvatore.

Ascoltiamo Lui stesso che ci dice: « O voi che passate, fermatevi e guardate se c'è un dolore simile al mio dolore! ».

Coltiviamo una ardente devozione verso il SS. Crocifisso e preghiamolo con zelo.

La divozione alle SS. Piaghe di Gesù è antica quanto la Chiesa, che, al Calvario uscì dal Cuore trafitto di Gesù.

Questa ferita ci ha aperto « il santuario della divina munificenza, luogo di riposo per le anime innocenti, rifugio dei peccatori pentiti ».

È di là che Gesù ci invita ad attingere per la santificazione delle nostre anime e per i bisogni innumerevoli dei nostri fratelli sparsi nel mondo.

« Se qualcuno ha sete venga a me e beva » ( Gv 7,37 ).

Non si devono abbandonare le pratiche di pietà col pretesto di vedute più larghe e di adattamenti alla vita moderna.

Bisogna mantenere le forme tradizionali della pietà e richiamarle in vigore ( ad esempio la « Via Crucis » ) ma con una migliore comprensione, rivivificate e purificate sotto l'azione dello Spirito Santo presente nella Chiesa.

Iddio ha scelto la via più semplice, più concreta, più facile, meglio adatta alla nostra condizione umana.

Che il nostro orgoglio non ci induca a disprezzarla.

Allorché si intronizza ben visibilmente l'immagine del Crocifisso al posto d'onore in ogni luogo, si è graditi a Dio.

Quando si prende in mano il Crocifisso per baciare amorosamente le sue Piaghe, si è graditi a Dio.

Quando si insegna ai piccoli a conoscere le Piaghe di Gesù si fa opera gradita a Dio.

Offriamo ogni giorno, più volte al giorno, la nostra vita e tutte le nostre azioni al Padre celeste in unione alle Piaghe sanguinanti del Salvatore.

Allora, per quanto siano banali le nostre occupazioni, Gesù Cristo le vivificherà nelle sue Piaghe e le renderà feconde per il Cielo.

Bisogna che tutti gli uomini conoscano Gesù Crocifisso e uniscano la loro vita alla Sua vita, le loro sofferenze alle Sue sofferenze, la loro morte alla Sua morte.

Andate a Lui soprattutto se soffrite, se siete debole, scoraggiato, disgustato, sconvolto o magari insozzato.

Rifugiatevi nelle sue Piaghe come in un asilo sicuro.

Là non sarete giammai deluso.

Se farete così non conoscerete la morte, perché non c'è morte per coloro che vivono nelle Piaghe del Cristo.

Queste Piaghe sono la via più rapida e più facile per santificarci.

Il nostro secolo, la cui alba fu segnata dalla consacrazione del mondo al Sacro Cuore di Gesù, da parte di Leone XIII, il mezzogiorno dalla consacrazione a Maria Immacolata da parte di Pio XII, possa concludersi con un ritorno massiccio degli uomini alla divozione a Gesù Crocifisso.

Più passano i giorni, i mesi, gli anni, più dobbiamo unirci strettamente al dramma del Calvario e volgere i nostri sguardi a Cristo in croce.

Non ha Egli detto: « Come Mosè ha innalzato il servente nel deserto, così bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia la vita eterna »?

Volgiamoci dunque al Crocifisso.

Beati coloro che si riservano ogni giorno un momento di raccoglimento per guardare le sue Piaghe, come il buon ladrone, e implorare la sua misericordia.

La risposta del divin Crocifisso consolerà anch'essi nell'ultima ora : « Oggi sarai con me in paradiso ».

Le Piaghe di Nostro Signore sono come la sintesi della Rivelazione di Dio, la sua Parola incisa nella carne del suo Figlio.

Esse sono il mezzo che introduce nel mondo soprannaturale, anche i più poveri di scienza, di tempo e di fede.

Bisogna fermarsi sulle sante Piaghe, una ad una, guardarle una dopo l'altra, giacché chi le contempla con amore ogni giorno, non soltanto sarà salvato, ma perverrà al grado di santità al quale Iddio lo ha predestinato.

Non già che questo sia tutto, ma perché questo è il mezzo di cui è piaciuto a Dio di servirsi per condurre l'anima a tutte le virtù.

Coloro che centrano la loro vita nell'unione alle Sante Piaghe vivono nella luce.

Fin da questa terra essi vivono la vita dei santi, con una pace ed una gioia interiore profonda.

Bisogna tendervi con sollecitudine, e il minimo atto, la più piccola parola detta a questo scopo avranno delle ripercussioni eterne.

( dal Bollettino Maricino dei F. S. C. di Ciney, Belgio ).