Le vie della Divina Provvidenza  

B183-A7

Nel 1965 morì in concetto di santità Mons. Beniamino Secche, vescovo di Reggio Emilia.

Egli era vicentino, e prima di governare la diocesi di Reggio Emilia, aveva coperto diversi incarichi, fra cui quello di amministratore della Chiesa di Marostica, un paesone di 10.000 abitanti, assai turbolenti, che gli inflissero sacrifici e umiliazioni a non finire.

A Marostica c'era una giovane vedova, senza risorse, madre di due figli, che non poteva sostenere un lavoro redditizio perché sempre malaticcia.

Spesso con i suoi piccoli soffriva la fame, ma per un estremo riserbo non aveva mai parlato con alcuno delle sue difficoltà.

Una sera aveva dato ai figli un solo piccolo pane, che fu l'unico della giornata, e i figli si erano addormentati piangendo di fame.

La povera donna ad ora molto tarda stesasi vestita sul letto, desolata e disperata decise di togliersi la vita, annegandosi nel fiume che passa per Marostica.

Essa era convinta che soltanto con la sua morte la pubblica assistenza avrebbe provveduto ai suoi bambini.

Allucinata com'era le venne l'assurdo pensiero di andarsi prima a confessare.

Si alzò, guardo i bambini, senza osare di baciarli per non svegliarli e si avviò verso la Chiesa di S. Maria.

Erano le due di notte, ma essa era fuori di sé e non si rendeva conto che a quell'ora tutte le chiese dovevano essere chiuse.

Ma ecco che invece, arrivata alla chiesa trovò la porta spalancata e sulla soglia, con il breviario in mano, c'era Don Beniamino che per primo le chiese: « Vuole confessarsi? Venga ».

Di colpo quella donna rientrò in sé, entrò in chiesa, si inginocchio al confessionale e parlò.

Ma il sacerdote sembrava conoscere la sua anima e la prevenne su cose che essa ancora non aveva detto.

L'anima della giovane dona fu inondata di pace e di fiducia.

Alzatasi dal confessionale fu accompagnata in canonica dove fu largamente sfamata e soccorsa anche per i suoi figli.

E da quella notte non le mancò mai più il necessario.

Fu chiesto a Don Beniamino come mai egli si trovasse là, con la chiesa spalancata, in quell'ora fatale; ma la sola risposta che egli diede fu sempre un sorriso.

( Paolo Camellini: il testamento di un Vescovo )

Reggio Emilia