La Casa di Carità Arti e Mestieri

B185-A4

Dalla relazione presentata dal presidente dell'opera geom. Francesco Fonti all'Assemblea Generale dei Catechisti.

Premessa

I prodromi della Casa di Carità risalgono agli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale, anni travagliati dalla ricerca di un nuovo assetto sociale, e ne furono attori i Fratelli delle Scuole Cristiane con Fra Leopoldo.

Il Fr. Teodoreto nel suo libro " Il Segretario del Crocifisso " narra come si svolsero i fatti; come il primo tentativo di una scuola professionale cristiana sia stato fatto dal Fr. Isidoro Molinari, direttore della comunità di S. Pelagia, come esso sia stato vivamente sostenuto da Fra Leopoldo con indicazioni venute dall'alto e come, nonostante tutta la buona volontà dei Fratelli, tali indicazioni, soprattutto la gratuità e il nome caratteristico "Casa di Carità Arti e Mestieri", non poterono essere adottate.

Ne nacque l'Istituto di Arti e Mestieri, opera egregia che ancora oggi compie un'importante missione, ma non a favore delle classi più povere ne con l'impostazione suggerita da Fra Leopoldo.

Siccome però i disegni di Dio nessuno li può rendere vani, ecco che la Casa di Carità fu realizzata dai catechisti, non per un loro deliberato proposito, ma per un naturale sviluppo del loro apostolato catechistico e sociale presso le parrocchie.

I catechisti se la trovarono tra le mani, quasi stupiti, e allora decisero di impegnarvisi a fondo, seguendo fedelmente le direttive che Fra Leopoldo aveva dato ai Fratelli.

Anche questo narra Fr. Teodoreto nel suo libro.

Che quest'opera sia chiaramente voluta da Dio e provvidenzialmente attuata, oltre la reiterata testimonianza di Fra Leopoldo, lo dimostra la sua stessa esistenza, affermatasi e consolidata sul nulla: né uomini preparati per questo tipo di scuola, né alcun modello cui ispirarsi, né i mezzi finanziari cospicui richiesti, né l'appoggio di chi, ricavandone i vantaggi l'avrebbe potuto e dovuto sostenere.

Il bilancio della scuola fu sempre in forte passivo per i primi vent'anni: la costruzione di un edificio adatto, il costo del macchinario per le officine, più grave dello stesso edificio, lo stipendio a insegnanti forniti di competenza tecnica, difficili a reperire, gli studi continui per la formazione di programmi veramente rispondenti alle esigenze della qualificazione operaia, ecc. imposero delle spese formidabili, di fronte alle quali stava la gratuità assoluta per gli allievi e la quasi generale incomprensione della società.

Eppure l'opera non cadde, anzi si sviluppò in tutti i sensi, si collaudò e oggi può guardare serenamente l'avvenire.

I catechisti vollero essere fedeli alle direttive di Fra Leopoldo, che diceva da parte del Signore: « Per salvare anime, per formare nuove generazioni, si devono aprire Case di Carità per fare imparare ai giovani Arti e Mestieri.

Tutto l'andamento delle Case di Carità … splenda cristianamente e cattolicamente.

Non voglio un'opera umana, voglio un'opera divina, e un andamento secondo il mio cuore ».

Fatti importanti del sessennio

L'avvenimento di maggior rilievo del sessennio trascorso alla Casa di Carità è la sua costituzione in Associazione di diritto civile effettuata con atto notarile il 24-11-1969, esattamente a 50 anni dal primo detto di Gesù Crocifisso a Fra Leopoldo per la Casa di Carità: « Per salvare le anime, per formare nuove generazioni, si devono aprire Case di Carità per far imparare ai giovani Arti e Mestieri »

Il Presidente della Repubblica con decreto N. 484 del 13-5-1971 concedeva il riconoscimento della personalità giuridica alla Associazione Casa di Carità Arti e Mestieri.

Alla costituzione della nuova Associazione partecipa come socio fondatore insieme alla Unione Catechisti, la Provincia di Torino dei Fratelli delle Scuole Cristiane, che è rappresentata nel Consiglio di Amministrazione da un suo membro.

È questo un avvio alla collaborazione dell'Istituto dei Fratelli con la Casa di Carità, che è indispensabile per il suo ulteriore sviluppo.

Inoltre, secondo lo statuto, è pure possibile ed auspicabile la partecipazione alla Associazione Casa di Carità Arti e Mestieri di altri Enti della Regione Piemonte interessati alla formazione professionale e cristiana dei giovani lavoratori, quali Diocesi, Istituti Religiosi, ecc.

L'acquisto della personalità giuridica conferisce alla Casa di Carità molti vantaggi, specialmente nei suoi rapporti con le autorità tutorie e con Ditte industriali e permette pure il fruire di finanziamenti riservati agli Enti Morali.

L'Unione Catechisti ha fatto donazione alla Casa di Carità dello stabile dove esercita la propria attività, ad eccezione dei due ultimi piani dove vi è la tomba di Fratel Teodoreto e locali usati dall'Unione.

Il valore della donazione è stimato 210 milioni.

È pure in corso la donazione sempre alla Associazione Casa di Carità dei beni mobili: macchine, attrezzature e arredi che sono già in uso per l'attività scolastica, di un valore di stima di 86 milioni.

Risultati educativi e professionali

Il primo rapporto che l'allievo ha con la Casa di Carità, avviene all'atto dell'iscrizione in un colloquio del direttore dei Corsi diurni o serali con l'allievo e con i suoi genitori se questo è minore, colloquio che serve per l'orientamento dell'allievo alla qualifica più idonea, per illustrare i programmi formativi professionali e quelli educativi cristiani affinché gli allievi con le loro famiglie possano fare una scelta libera e dare la loro collaborazione responsabile all'attività formativa della Casa di Carità.

Per gli allievi dei corsi aziendali di età adulta e la cui iscrizione è fatta dalla Ditta assuntrice, prima di iniziare il corso si spiega brevemente la natura e il fine della Casa di Carità, sottolineando la piena disponibilità di servizio e chiedendo la loro corrispondenza responsabile e volenterosa.

La formazione religiosa e l'istruzione catechistica avviene in modo diverso per i singoli Corsi.

I corsi diurni hanno due funzioni religiose settimanali, con la S. Messa e la possibilità di accostarsi ai Sacramenti.

Particolare rilievo viene dato alla funzione riparatrice del 1° venerdì di ogni mese.

Le lezioni di religione sono tre per settimana di un'ora caduna.

È sentita la necessità di un esame approfondito dei programmi, dei metodi e dei testi onde risulti sempre più efficiente la formazione cristiana dei giovani.

Si constata pure la difficoltà, per i corsi diurni, aziendali e serali, ad avere catechisti in numero sufficiente e ben preparati.

I corsi serali hanno una funzione religiosa per loro al primo venerdì di ogni mese, con la S. Messa e confessori per la preparazione alla S. Comunione.

La partecipazione degli allievi alla funzione è totale, con un contegno corretto, mentre la partecipazione alla S. Comunione è piuttosto scarsa.

La lezione di religione è di un'ora settimanale e sussistono le difficoltà già dette per i corsi diurni, e che per questi corsi sono ancora maggiori.

Corsi Aziendali - La formazione religiosa viene svolta con le lezioni di etica professionale e di educazione civica e sociale, spiegando alla luce della fede e della morale cristiana i problemi essenziali dell'uomo: doveri verso di sé, verso il prossimo, verso Dio, la famiglia, il lavoro, ecc.

Gli allievi dei corsi aziendali sono invitati a partecipare alle principali funzioni religiose dei corsi diurni: funzione Pasquale, funzione per i defunti, e si constata una notevole partecipazione non solo alla S. Messa, ma anche ai Sacramenti della Confessione e Comunione.

L'azione educativa - formativa è svolta anche dagli insegnanti e istruttori che con il loro esempio e con interventi personali amichevoli esercitano un'azione molto efficace.

Anche nelle ore di intervallo per le lezioni, gli allievi dei corsi diurni Ministeriali e Aziendali, sono costantemente assistiti da catechisti e istruttori, che con notevole impegno e sacrificio prendono la loro refezione con gli allievi e organizzano l'attività ricreativa nel tempo libero.

Risulta evidente, ed in molti casi è anche manifesta, la soddisfazione dei giovani di frequentare la Casa di Carità.

Se ne sono avute prove diverse e significative: allievi che hanno rinunciato, a favore della scuola, a borse di studio Michelin e del Comune; allievi che hanno contribuito a mantenere nella scuola il necessario clima di ordine, opponendosi anche a vive sollecitazioni esterne, per cui l'attività scolastica si è potuta svolgere ordinatamente secondo gli orari e i programmi, infine ex-allievi che ritornano frequentemente a ringraziare per la formazione avuta dalla Casa di Carità alla quale inviano quali allievi i loro fratelli o parenti.

È di particolare rilievo il buon risultato formativo ottenuto nei corsi aziendali, i cui allievi sono tutti uomini oltre i 20 anni, in parte già sposati.

È interessante constatare come questi corsi, complessivamente di quasi 100 allievi, non abbiano suscitato problemi di ordine disciplinare, ma anzi gli allievi, non appena conosciuta la Casa di Carità, ne abbiano accettato lo spirito informatore cristiano, partecipando collettivamente ad alcune funzioni religiose, manifestando sensi di stima e fiducia nei loro insegnanti ed esprimendosi anche, in un questionario, con la richiesta di lezioni apposite di catechismo.

La comprova dei sentimenti da loro nutriti per la Casa di Carità è confermata dalle frequenti visite che fanno, a corso ultimato, ed alla loro iscrizione ai Corsi Serali della Casa di Carità.

La validità della preparazione professionale della Casa di Carità è confermata dai seguenti fatti:

1) Anche in anni di crisi industriale la Casa di Carità ha potuto collocare tutti gli allievi qualificati.

2) le commissioni di esame dei corsi diurni e serali, hanno, per tutti questi anni, rilasciato al termine dei corsi dei verbali attestanti la validità e l'efficienza della formazione della Casa di Carità e proponendo la medesima come Centro pilota per lo studio e l'esperimento di nuove tecniche di apprendimento nel campo dell'istruzione professionale.

3) Dai quadri delle statistiche dei corsi si può vedere come, per i corsi diurni Ministeriali e Aziendali, la frequenza ai corsi ed il numero dei promossi o licenziati sia uguale o di poco inferiore al numero degli allievi iscritti.

Anche l'esito formativo professionale dei corsi aziendali per Aggiustatori Manutentori ed Elettricisti Manutentori è stato ottimo, pur trattandosi di corsi per i quali è stato necessario studiare e preparare appositi programmi, sia per le lezioni teoriche quanto per le esercitazioni pratiche, al fine di conseguire il tipo di preparazione professionale richiesto dall'Azienda.

L'ottima preparazione professionale conseguita dagli allievi è stata verificata dai funzionari d'Azienda formanti le commissioni di esame con promozioni pressoché totali e con ripetute dichiarazioni di elogio per la elevata preparazione professionale constatata negli allievi.

Gli allievi dei corsi diurni mentre frequentano gli studi sono invitati a prendere parte a brevi corsi di esercizi spirituali chiusi e la frequenza e il comportamento sono generalmente buoni.

Corsi Diurni

Il numero degli allievi ha avuto nel sessennio un andamento che varia da un minimo di iscritti di 314 nel 70-71 al massimo di 363 iscritti nel 71-72.

Corsi Serali

Gli allievi complessivi di questi corsi variano da 548 iscritti nel 68-69 a 421 nel 71-72, ossia vi è un calo progressivo.

In questi corsi si registrano forti perdite di allievi durante l'anno, dovute a difficoltà varie per orario di lavoro, fatica eccessiva, cedimento di volontà all'impegno richiesto ecc.

Corsi Aziendali

I 5 corsi Aziendali FIAT svolti nel triennio 1969-1972 sono stati frequentati complessivamente da N. 471 allievi a pieno orario settimanale di ore 40, delle quali 26 di laboratorio e 14 di teoria.

Corsi Apprendisti

Sono stati svolti corsi per apprendisti con 3 ore di lezione settimanale e il numero dei partecipanti è stato in media di circa 500 allievi all'anno.

Ufficio Studi

L'ufficio studi nel sessennio trascorso ha provvisto all'aggiornamento dei programmi di materie varie, allo studio completo dei programmi teorici e pratici dei corsi aziendali, alla progettazione di strumenti elettronici ( in corso di costruzione nei nostri laboratori ), allo studio della formazione professionale all'estero, particolarmente nell'ambito del mercato comune, alla ricerca e studio delle leggi e disposizioni riguardanti la formazione professionale in Italia, per quanto concerne gli organi centrali e regionali; alla compilazione di dispense varie, alla traduzione di libri e riviste estere, ecc.

Insegnanti

Il corpo insegnante della Casali Carità è numeroso e in buona parte occupato a tempo pieno.

La formazione di detti insegnanti è curata nel miglior modo possibile, sia per quanto riguarda il perfezionamento della didattica professionale, sia per la parte formativa cristiana per cui al presente si può fare pieno affidamento su un gruppo costituito dagli istruttori pratici e da parte degli insegnanti teorici.

Per la loro competenza professionale e per la generosa disponibilità e dedizione alla Casa di Carità della quale hanno accettato veramente lo spirito informatore, sono validi e indispensabili collaboratori con i catechisti nell'attività della Casa di Carità.

La formazione degli insegnanti teorici e pratici avviene, per la parte morale e religiosa, con pubblicazioni e trattenimenti riguardanti i mezzi per conseguire il fine formativo della Casa di Carità, della spiritualità e conseguente adorazione alle piaghe del Crocifisso, con lettura e commento delle encicliche sociali e con una raccolta bibliografica adatta.

La formazione didattica professionale è ottenuta con adunanze di gruppo, con lezioni apposite e con corsi estivi di aggiornamento di un mese.

Inoltre la scuola partecipa ai Congressi nazionali ed internazionali riguardanti la formazione professionale, ed i relativi temi sono oggetto di relazione e discussione in adunanze apposite.

Varie

La Casa di Carità provvede anche:

1) Mantenere frequenti rapporti con le famiglie degli allievi, particolarmente per i corsi diurni.

Detti rapporti iniziano all'iscrizione, continuano con adunanze appositamente indette per i genitori degli allievi, con visite dei genitori alla scuola per colloqui con gli insegnanti e con frequenti comunicazioni che vengono fatte sul diario personale o anche per lettera.

2) A qualifica conseguita la scuola provvede a collocare l'allievo presso le aziende che ne fanno richiesta tenendo presente le sue attitudini e capacità.

3) Gli ex-allievi ritornano frequentemente a visitare la loro scuola e questo permette di seguirli, almeno nei primi tempi della loro attività lavorativa.

4) I rapporti con le aziende avvengono in vari modi: con lo studio di particolari lavorazioni e conseguente elaborazione di programmi addestrativi per svolgere appositi corsi aziendali, con il collocamento di allievi.