Nel ventennio della morte del Fr. Teodoreto

B190-A6

A che punto è la causa di beatificazione del Servo di Dio?

Nell'accingermi a rispondere a questa più che legittima domanda che sovente mi sento rivolgere e che credo interessi tutti i nostri affezionati lettori e tutti coloro ( e sono tanti! ) che hanno vivo il ricordo dell'Apostolo della Adorazione a Gesù Crocifisso e Fondatore dell'Unione Catechisti, mi tornano in mente le parole che il Fr. Leone di Maria, primo Postulatele Generale della Causa, usava per rispondere alla domanda « Come si fanno i Santi? ».

Esse dicono: « Paragono volentieri una Causa di Canonizzazione ad una linea ferroviaria dal percorso abbastanza aspro, che impone ponti e viadotti e gallerie e curve ardite e notevoli pendenze da superare.

La stazione di partenza varia di volta in volta: è la città ( la diocesi ) in cui morì il Servo di Dio.

La stazione di arrivo è sempre la stessa: Città del Vaticano, Basilica di San Pietro, « gloria del Bernini ».

Su questa linea non viaggiano né rapidi, né direttissimi, né espressi e neppure accelerati: proprio il binario non sopporta che il passaggio di lentissimi omnibus, che si fermano a tutte le stazioni.

Fermate non di pochi minuti, ma di settimane, mesi, anni, lustri, decenni e … peggio! ».

La Causa del Fr. Teodoreto è partita dalla Diocesi di Torino il giorno 11 gennaio 1961 alle ore 16,30 con la prima Sessione del Tribunale Ecclesiastico per il Processo Ordinario Informativo, e chi diede il via fu il Cardinale Maurilio Fossati.

Fu una partenza quanto mai anticipata, in quanto avveniva a soli 6 mesi dalla morte del Servo di Dio … ma poi le fermate, le soste furono tante e dopo più di venti anni è ancora … in Torino in attesa di proseguire per Roma dopo un'ultima Sessione del Tribunale Ecclesiastico che sarà presieduta dal Cardinale Padre Michele Pellegrino.

E in questo tempo che cosa è stato fatto?

Il Tribunale fu riunito 82 volte per ascoltare i 33 testimoni che si presentarono per fornire tutte le informazioni sulla « vita, virtù e … miracoli » del Servo di Dio, proprio come suole dirsi proverbialmente.

Ne venne fuori un grosso volume di circa 800 pagine.

Frattanto si raccolsero tutti gli scritti del Servo di Dio: dai libri che stampò alle lettere, agli scritti personali e si raccolsero tutte le testimonianze e documentazioni che potevano servire a meglio illustrare la figura del Fr. Teodoreto.

Sono così complessivamente 12 volumi che ora si trovano presso la Curia Metropolitana di Torino in attesa del via di partenza per Roma.

È stata una prima lunga tappa.

Gli ostacoli e le difficoltà non furono pochi.

Furono anche stampati cinque volumetti con le relazioni di grazie ottenute per intercessione del Servo di Dio.

La devozione a Lui è ben viva nel cuore di quanti lo hanno conosciuto; il Suo ricordo rimane in venerazione e nelle opere sorte dal Suo zelo e dalla Sua dedizione a servizio dei più poveri e dei più umili.

La fondazione di un Istituto Secolare, che precorse i tempi, resta come testimonianza di un carisma e di un messaggio che Egli seppe accogliere dallo Spirito e trasmettere alla Chiesa per i nuovi tempi che venivano maturando nella primavera conciliare.

Continuiamo a pregare per la Causa e ad invocare l'intercessione del Servo di Dio nelle nostre necessità per ottenere quelle grazie che il Signore vorrà concederci per il nostro miglior bene spirituale.

Il primo vero Postulatore della Causa è Dio che sa, al tempo giusto e opportuno, presentare alla Chiesa l'esempio dei suoi Santi secondo le necessità dei tempi.


Grazie ricevute per l'intercessione di Fratel Teodoreto

Genova, 2 Dicembre 1973

Se sono ancora vivo, dopo Dio e la cara Mamma Celeste, lo debbo al Fr. Teodoreto, di cui tengo, l'immagine sotto il cuscino e che invoco ogni sera prima di andare a letto.

Nel tentativo di prendere un oggetto all'ultimo piano di un armadio mi feci cadere il mobile addosso.

Date le circostanze avrei dovuto battere la festa sullo spigolo del genuflessorio vicino e trovarmi a terra ferito, sotto il peso del mobile.

Invece esso cadde sul letto e io mi trovai a terra, illeso, sul tappeto e con l'impressione di una mano dietro la nuca, che mi sorreggesse e mi proteggesse.

Perfettamente calmo andai subito in cappella per ringraziare il Signore, e mentre pregavo mi sentivo ancora la mano sulla nuca: un'impressione senza dubbio, ma non frutto di immaginazione.

Mi venne in mente di guardare sotto il cuscino e vidi sorridente il caro Fr. Teodoreto.

P. Ernesto Ferrando S.J.

Courmayeur 16 Agosto 1971

Ero stata colpita da un infarto cardiaco e mi ero ripresa con molta difficoltà.

Mi si prospettava il pericolo di dover passare tutto il restante della mia vita in una casa di cura, cosa per me particolarmente grave, avendo sempre condotto una vita assai attiva e indipendente.

In questa trepidazione mi venne tra le mani un opuscolo intitolato « Relazione delle grazie attribuite all'intercessione del Servo di Dio Fratel Teodoreto » e mi sentii spinta a fare una novena, recitando anche la « devozione a Gesù Crocifisso » per chiedere la guarigione mia e la glorificazione di Fr. Teodoreto.

Sin dal giorno dopo ho sentito un benessere insolito, accompagnato da gioia interiore.

Lo sfato fisico si andava normalizzando, il peso al cuore scomparso, il parlare non mi dava stanchezza ed ero piena di gioia e di riconoscenza.

L'elettrocardiogramma fattomi successivamente confermò clinicamente la guarigione.

Riconoscente al Servo di Dio faccio nota la grazia, mando un'offerta per le sue opere e continuo a recitare le preghiere alle cinque piaghe di Gesù Crocifisso.

Elvira Rossi