Visita alla tomba del Fr. Teodoreto

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Nel ventitreesimo anniversario della morte del Servo di Dio Fratel Teodoreto, avvenuta a Torino presso il Collegio S. Giuseppe il 13 maggio 1954, la Comunità dei Fratelli del Centro La Salle si è recata in visita di preghiera alla tomba del Servo di Dio alla Casa di Carità Arti e Mestieri.

Partecipavano al pellegrinaggio un buon numero di Fratelli Anziani e il gruppo dei Novizi.

I Fratelli Anziani si recavano a rendere il loro tributo di preghiera, di ricordo e di riconoscenza ad un venerato Fratello che tutti hanno conosciuto, che parecchi hanno avuto come Direttore di Ritiri Spirituali o di Comunità e di cui conservano il ricordo più vivo fatto di episodi, di frasi, di esempi, di esortazioni.

I Fratelli Novizi si recavano ad incontrare un Fratello che, nella Provincia Religiosa ha lasciato una grande impronta di santità, di vita religiosa vissuta nella più impegnata fedeltà alla Regola e allo spirito del Santo Fondatore, di zelo apostolico concretizzato in opere a vantaggio della gioventù povera, delle famiglie, dei laici impegnati, dei poveri, fonte di tante vocazioni sacerdotali, religiose e di impegno laicale.

Erano presenti anche numerosi Catechisti dell'Unione, insegnanti e allievi della Casa di Carità.

Alle 17 venne celebrata la Santa Messa nella cappella, da Don Luigi Ballesio che pure conobbe e lavorò con il Servo di Dio e che rivolse ai presenti una esortazione ad imitare le virtù del santo Fratello.

Dalla omelia ricaviamo alcuni pensieri:

« Il nostro Fondatore, S. Giovanni Battista de La Salle, non venne a Torino in vita.

Passò un momento in trionfo, dopo morte, per andare a stabilirsi in modo definitivo presso la Cattedra di S. Pietro, Egli, che in vita si era sempre proclamato "prete romano".

Ma vi passò nella presenza dei suoi Fratelli che seppero creare centri di istruzione e di educazione, apprezzati in tutta la città.

Vi passò nella persona di Fratel Teodoreto, il quale seppe creare, sul modello del suo Maestro e Padre, non solo un edificio in cemento, non solo un centro di elevazione culturale, ma un Istituto Secolare che continuasse a portare alta la fiaccola che Egli aveva accesa.

E siamo qui per riconoscerne la grande benemerenza, per ringraziarlo di questa sua iniziativa e a invocarlo affinché dal Cielo continui a riguardare la sua opera: che sia degna dell'alta finalità che le è stata assegnata, che susciti anime generose a raccogliere la sua fiaccola e a portarla avanti in mezzo a questa umanità tanto desiderosa di luce.

Fratel Teodoreto fece nella nostra città quello che fece il La Salle nella sua patria.

Vide la classe lavoratrice e soprattutto i figli della classe operaia dibattersi in gravi difficoltà: l'istruzione li avrebbe aiutati ad elevarsi in tutti i sensi.

E si prese cura di istruire i figli del popolo.

All'inizio del secolo la piaga più grave, quella dell'analfabetismo, era quasi scomparsa e per merito principalmente dei Fratelli. Fr. Teodoreto sì è trovato inserito dalla Provvidenza in questo manipolo di antesignani per quasi tutta la vita.

Fu insegnante e Direttore didattico nella casa che era stata la culla della Provincia Religiosa dei Fratelli: Santa Pelagia della R.O.M.I.

E vide che le circostanze stavano evolvendosi e nuove necessità affioravano in una civiltà in via di trasformazione.

Confortato e animato dal confidente e amico Fra Leopoldo, pensò alla preparazione tecnica del giovane lavoratore: quanto più l'operaio è competente, tanto più eleva il suo tenore di vita, il tono della sua cultura e la coscienza della propria dignità.

Non è attraverso la lotta di classe, ma attraverso il proprio miglioramento che si risolvono i problemi sociali.

Il tutto è visto in una prospettiva divina.

In questa casa, sotto la guida di Fr. Teodoreto, si cerca di condurre a Dio attraverso la cultura tecnica.

E tu, caro e santo Fr. Teodoreto, continua a guardare benevolo ai continuatori della tua opera, aiutaci a vedere Dio nella persona dei nostri fratelli a cui spezziamo il pane della cultura tecnica e della cultura religiosa ».

Alla fine della S. Messa, in ringraziamento alla S. Comunione, si fece l'Adorazione a Gesù Crocifisso, tanto raccomandata e tanto diffusa dal Servo di Dio.

Tra le intenzioni si tennero presenti in primo luogo le vocazioni per l'Istituto dei Fratelli e per l'Unione Catechisti e lo sviluppo delle opere del Servo di Dio.

Ci fu poi un fraterno, cordiale incontro tra Fratelli e Catechisti nel ricordo degli insegnamenti e degli esempi ancora vivi di Fratel Teodoreto.

Fr. G.


Grazia ricevuta per l'intercessione di Fr Teodoreto

Aprile 1977

In un momento di grande paura e sconforto ho invocato l'aiuto di Fratel Teodoreto.

Dopo pochi minuti sono subentrate in me una grande serenità e una grande fiducia nel Signore, nonché la percezione del gratuito incessante amore del Signore verso di noi.

V. B.