Casa di Carità Arti e Mestieri

B212-A5

Appunti di cronaca

Il Presidente della Casa di Carità, nella sua relazione annuale al Consiglio ha affermato che il 25° anniversario della morte di Fr. Teodoreto deve essere per la Casa di Carità Arti e Mestieri un rinnovato impegno di approfondimento della carità di Cristo nel mondo del lavoro inteso come partecipazione alla sua attività creativa e redentrice e come servizio reso ai fratelli.

L'Opera vuole pure riaffermare, nella società industriale, il valore e la funzione della professionalità come autentica manifestazione culturale mediante il lavoro e come mezzo di formazione ed educazione di tutto l'uomo.

Fr. Teodoreto ha visto la Casa di Carità anche come tratto di unione fra i poveri e i ricchi: affinché i giovani possano disporre di una scuola totalmente gratuita per imparare una professione è necessario che coloro che hanno ricchezze mettano a disposizione i mezzi necessari.

Perciò troviamo indicazioni come queste che riguardano gli amministratori: « Si ricordino sempre di domandare la carità » e queste altre che riguardano i ricchi: « … Si ricordino che hanno avuto da me ricchezze per aiutare l'Opera della Casa di Carità ».

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Il 9 marzo 1979 il Rev.mo Padre Arcivescovo Mons. Ballestrero ha visitato la Casa di Carità ed ha celebrato la Messa per gli allievi, insegnanti e collaboratori dell'Opera, lasciando anche una bellissima testimonianza scritta.

Agli allievi e insegnanti della Casa di Carità Arti e Mestieri è stata tratteggiata la figura e l'Opera del Fr. Teodoreto distribuendo anche opportune pubblicazioni sul Fondatore e sull'Opera.

La tomba di Fr. Teodoreto alla Casa di Carità è meta di numerosi pellegrinaggi, fra cui quello dell'Istituto dei Fratelli della Provincia di Torino, con una partecipazione numerosa guidata dal Rev. Fr. Vittorino Ratti, Visitatore Provinciale e da Fr. Gustavo; quello della Giunta Direttiva dell'Associazione ex allievi dei Fratelli delle Scuole Cristiane con il Presidente dr. Andreoli; quello delle Dame Patronesse del Collegio San Giuseppe, con Fr. Damiano Gambaudo, Vice Direttore del Collegio S. Giuseppe, e altri.

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Approvazione corsi 1978/79

Con circolare del 20.10.78 n. 15744 la Regione Piemonte ha comunicato che con Decreto Regionale del 18.10.78 n. 3792 sono stati autorizzati i corsi di formazione professionale della Casa di Carità Arti e Mestieri di Torino e di Grugliasco, autorizzando nel contempo il pagamento di un acconto.

Con successiva circolare del 27.2.1979 n. 2521 venivano indicati i criteri e le modalità che disciplinano l'attività formativa per l'anno 1978/79 con l'applicazione delle norme di inquadramento e di retribuzione del personale in vigore dal 1.10.78 derivanti dal nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale degli Enti Gestori privati.

Disciplina attività formativa 1979/80

In data 26 aprile 1979 è stato presentato alla Regione Piemonte il progetto dei corsi per l'anno 1979/80 con la richiesta di 1400 h/anno in luogo delle 1225 solite degli anni precedenti.

Detto progetto non prevede altre modifiche rispetto all'anno precedente per cui gli attuali Corsi Diurni di formazione professionale saranno ancora 18 in sede e 10 a Grugliasco con una popolazione scolastica di 668 allievi.

I Corsi Preserali saranno: 10 a Torino e 4 a Grugliasco come l'anno scorso.

Per lo svolgimento dei predetti corsi 1979/80 sono necessari adeguamenti di macchine e attrezzature ( 12 fresatrici e 2 limatrici per Grugliasco ) nonché l'integrazione di strumenti per collaudo, spese varie per il Centro Elaborazione Dati e acquisti per il controllo numerico.

Piano investimenti per il 1979/80

A seguito della Circolare della Regione Piemonte del 21.3.1979 n. 3512 richiedente il piano degli investimenti in attrezzature, impianti e sperimentazioni necessari per il 1979/80, la Casa di Carità Arti e Mestieri in data 19 aprile 1979 inviava il proprio piano di investimenti che prevede una spesa di L. 47.445.440.

Detto piano è stato trasmesso con il parere favorevole del Comitato di Partecipazione, dei rappresentanti sindacali e del personale.

L'Assessore all'Istruzione e Formazione Professionale della Regione Piemonte, precedentemente interpellato, si è dimostrato disponibile ad accogliere le nostre richieste dando la precedenza alle spese per adeguamento e turn-over delle attrezzature e da quelle per sperimentazione, aggiornamento e ricerca.

La Regione Piemonte ha proposto alla Casa di Carità Arti e Mestieri di svolgere n. 2 corsi di riqualificazione aziendale per manutentori meccanici ed elettro-elettronici per operai attualmente in cassa integrazione onde reinserirli in una industria vetraria.

Dopo colloqui informativi ed esplicativi avuti con la Regione e con l'industria interessata Vetroeuropa si è effettuata una visita di un gruppo di nostri insegnanti allo stabilimento di SIV - San Salvo, presso Vasto ( CH ) ( SIV: Soc. Italiana Vetro del Gruppo I.R.I. ) al fine di prendere visione delle tecnologie di lavorazione e quindi delle esigenze formative per gli allievi dei corsi.

Si è quindi proceduto allo studio e stesura dei programmi teorici e pratici comportanti corsi di 40 settimane con 40 ore settimanali.

Il giorno 8.5.1979 si è dato inizio ai corsi che procedono regolarmente con positivi vantaggi per gli allievi frequentanti e anche per la Casa di Carità che si arricchisce di utili esperienze formative.

Redazione della normativa di lavoro per il personale dipendente dell'Associazione Casa di Carità Arti e Mestieri.

Nell'adunanza di Consiglio del 20.12.1978 si è già trattato abbastanza diffusamente del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti degli Enti privati gestori di Centri di Formazione Professionale, firmato il 20.12.78 ed assunto dalla Regione Piemonte sin dal 1.10.1978 sia per la parte retributiva che normativa.

Tale contratto, nel tentativo di conciliare la situazione generale con le singole situazioni esistenti nelle varie Regioni, ha prodotto una penalizzazione nei confronti di quelle realtà, come la Casa di Carità Arti e Mestieri, in cui la formazione professionale è adeguata alla richiesta del sistema produttivo e all'inserimento dinamico dei giovani nel mondo del lavoro.

Si è convenuto, pertanto, di salvaguardare la professionalità degli operatori della Casa di Carità, stipulando, il 5.3.1979, una normativa di lavoro integrante il contratto nazionale per i dipendenti della Casa di Carità.

Comitato di Partecipazione

In data 22.3.79 si è proceduto alla elezione dei mèmbri costituenti il Comitato di Partecipazione della Casa di Carità Arti e Mestieri, per l'anno 1978/79.

Il Comitato è composto dal Direttore del Centro, dal Direttore della Sezione di Grugliasco, da un rappresentante dell'Ente, da tre insegnanti teorici e tre insegnanti pratici, da tre allievi e tre genitori, e da due rappresentanti del personale non docente.

Compito del Comitato è di favorire il migliore perseguimento delle attività formative ed educative dell'Opera mediante la partecipazione di tutte le componenti del Centro.

Il Comitato ha tenuto varie riunioni e i verbali sono a disposizione per chi desidera vedere il lavoro svolto.

Ampliamento Sede di Torino

É sentita la necessità urgente di disporre di spazio per le seguenti esigenze:

- aumento di superficie dei laboratori delle qualifiche per una ridistribuzione delle macchine con maggior spazio per esigenze funzionali e anche per la prevenzione degli infortuni.

- sistemazione delle macchine a controllo numerico: fresatrice, tornio ecc.

- sistemazione laboratorio tecnologico, con relative macchine e attrezzature;

- sistemazione del servizio taglio materiali per esercitazioni con relativo magazzino, attualmente sistemato nell'intercapedine verso via Orvieto, ma che deve essere rimosso.

Occorrono inoltre: aule didattiche per insegnamento teorico e dimostrativo per insegnamento oleodinamica, proiezioni, corsi aziendali; locali per servizi vari: ufficio tecnico, vice direzione e direzione Centro, riunioni varie: genitori, insegnanti ecc.

L'ampliamento può essere realizzato con:

- capannone, di tipo industriale, collocato lungo via Salvini, particolarmente adatto per laboratori di qualifica per la sua capienza e luminosità;

- prolungamento della costruzione attuale, lungo via Orvieto, a vari piani sovrapposti.

Le due costruzioni di ampliamento non sono alternative, bensì si integrano a vicenda e quindi sono ambedue da realizzarsi.

Tuttavia la costruzione del capannone lungo via Salvini è da ritenersi prioritaria in quanto di più facile e più rapida progettazione e realizzazione ed anche di minor costo.

La copertura delle spese inerenti agli ampliamenti è assicurata in buona parte dalla vendita dello stabile di via Galliari.

Inoltre è stata presentata domanda di sovvenzione per la costruzione del capannone all'Unione Industriale.

Per detta pratica hanno assicurato il loro interessamento l'ing. Pininfarina ( presidente ), il Signor Daubrée ( vice presidente ) e il prof. Albino Baiano ( presidente Sezione Legno ).

Infine sarà avviata la richiesta di finanziamento al Fondo Sociale Europeo.

Ricostruzione mensa

Si impone una sollecita ricostruzione dei locali mensa allievi onde adeguarli alle prescrizioni legislative inerenti e per renderli più funzionali a questo indispensabile servizio necessario soprattutto per gli allievi.

L'ing. Bardelli ha presentato un progetto dei lavori occorrenti e ha redatto un capitolato d'appalto in base al quale tre imprese hanno presentato un preventivo di spesa che per le sole opere murarie si aggira sui 60 milioni circa.

Il lavoro sarà affidato all'impresa che unitamente alla convenienza del prezzo darà maggiore affidamento di diligente e sollecita esecuzione.

Si pensa di eseguire i lavori durante il periodo estivo.

Sistemazione laboratori di Grugliasco

Il capannone officina di Grugliasco è ottimamente riuscito e sono in corso i lavori di sistemazione dei banchi di lavoro, del magazzino di utensileria e dei trapani.

Il tutto sarà ultimato nel periodo delle vacanze estive.

Donazione Fiat

A seguito dell'interessamento di un catechista associato abbiamo avuto dalla Fiat, a titolo gratuito, delle macchine e delle attrezzature usate.

Parte delle attrezzature e precisamente 50 banchi di lavoro per officina, 39 piani di riscontro, attrezzature varie e armadi spogliatoi per 60 posti sono state utilizzate per la Sezione di Grugliasco e per Torino.

Il valore presunto di detto materiale è di 9 milioni.

Le restanti macchine: 6 alesatrici, 1 pressa e 1 trapano sono state vendute per l'importo di 24 milioni.