La Chiesa e la famiglia

B217-A1

Il Sinodo dei Vescovi testé concluso, nelle riunioni della sua quinta Assemblea Generale, si è proposto di dibattere il tema: « I compiti della famiglia cristiana nel mondo contemporaneo ».

Si tratta di un avvenimento che presenta vari aspetti di novità: lo stesso Sinodo dei Vescovi è di recente istituzione.

Ma è soprattutto notevole il tema affrontato, che richiama l'attenzione di tutta la Chiesa sull'istituto della famiglia, sulla sua importanza fondamentale, sul ruolo insostituibile e determinante che è chiamata a compiere nella società, sui pericoli che oggi la insidiano da ogni parte.

Al termine delle sue riunioni il Sinodo ha rivolto il seguente Messaggio alle famiglie cristiane nel mondo contemporaneo

Introduzione

Radunati a Roma, da ogni parte del mondo, abbiamo riflettuto insieme al Santo Padre e sotto la sua guida sui compiti della famiglia cristiana nel mondo contemporaneo.

Non vogliamo certo rispondere a tutte le complesse problematiche riguardanti il matrimonio e la vita familiare oggi.

É nostro desiderio piuttosto manifestarvi sentimenti di amore, di fiducia e di speranza.

In queste settimane ci siamo sentiti profondamente uniti a voi, come vostri vescovi e pastori, e insieme come fratelli che un'identica fede accomuna.

Ci ha accompagnato il vivo ricordo della vita che ciascuno di noi ha trascorso nella propria famiglia, condividendone gioie e preoccupazioni.

É in questa solidarietà con le nostre famiglie d'origine che vogliamo manifestarvi di gran cuore la nostra profonda gratitudine.

La situazione delle famiglie oggi

Nelle nostre discussioni abbiamo sentito le gioie e le consolazioni, insieme alle sofferenze e difficoltà presenti nella vita familiare oggi.

Noi però dobbiamo prima di tutto ricercare il bene, edificarlo e perfezionarlo, sicuri che Dio è sempre all'opera nella sua creazione e che noi possiamo discernere la sua volontà nei segni del nostro tempo.

La realtà che ci circonda, ricca di molteplici valori positivi, ci conforta e ci incoraggia.

Ci rallegriamo infatti nel vedere che molte famiglie vivono gioiosamente il compito loro affidato da Dio, nonostante le pressioni che da esso le distolgono.

Una grande speranza ci nasce in cuore al vedere la loro bontà e fedeltà nel rispondere alla grazia del Signore e nel modellare la loro vita secondo i Suoi insegnamenti.

Va aumentando infatti, ogni giorno, in ogni parte del mondo, il numero delle famiglie che consapevolmente si impegnano a vivere secondo il Vangelo, rendendo testimonianza ai frutti dello Spirito.

Ancora più del problema della cultura, grave è la condizione delle famiglie che vivono nella miseria, mentre nel mondo circostante abbondano le ricchezze.

In vaste zone del mondo e delle singole nazioni, si verificano situazioni di povertà materiale, causata da strutture sociali, economiche e politiche che favoriscono l'ingiustizia e l'oppressione.

Esistono situazioni talmente gravi che ostacolano giovani - uomini e donne - perfino nell'esercizio del loro diritto di sposarsi e di vivere convenientemente.

Altrove, società più sviluppate soffrono di un'altra povertà, il vuoto di valori spirituali, pur nell'abbondanza materiale, una povertà di mente e di cuore che rende difficile agli uomini la comprensione della volontà di Dio sulla vita umana, li rende ansiosi del presente e paurosi di fronte al futuro.

Molti quindi trovano difficoltà ad affrontare o a vivere l'impegno definitivo del matrimonio.

Le loro mani non sono vuote, ma il loro cuore ferito attende il buon samaritano che rechi sollievo alle loro sofferenze con il vino e l'olio della gioia e della salvezza.

Non mancano governi e società internazionali che spesso esercitano una vera e propria violenza contro le famiglie.

É vietata l'intimità familiare, non sono riconosciuti i diritti della famiglia alla libertà religiosa, alla procreazione responsabile e all'educazione.

Così molte famiglie si sentono private della loro responsabilità e vittime di queste situazioni, piuttosto che vere protagoniste nell'esercizio dei compiti che le riguardano.

La soluzione dei problemi sociali, economici e demografici viene addossata alle famiglie, così da essere costrette ad usare metodi che noi decisamente riproviamo.

Tali sono la contraccezione, o addirittura la sterilizzazione, l'aborto, l'eutanasia.

Il Sinodo perciò chiede con forza che venga redatta una « carta dei diritti di famiglia » che stabilisca e renda sicuri in tutto il mondo i suoi diritti fondamentali.

Ai numerosi problemi che affliggono la famiglia e il mondo intero, soggiace.

il rifiuto che molti oppongono alla fondamentale vocazione dell'uomo a partecipare alla vita e all'amore di Dio; sono schiavi della sete dell'avere, del potere e del piacere.

Considerano tutti gli altri esseri umani non come fratelli e sorelle accomunati nella medesima famiglia umana, ma come ostacoli e nemici.

Dove il senso di Dio come Padre viene meno, scompare pure la coscienza di un Padre comune.

La Paternità di Dio è l'unico fondamento della fraternità tra gli uomini.

Il disegno di Dio sul matrimonio e sulla famiglia

L'eterno disegno di Dio ( Ef 1,3ss ) è che tutte le donne e gli uomini partecipino della vita stessa di Dio, in Cristo Gesù.

Il Padre chiama ogni uomo perché realizzi questo progetto in comunione con tutti gli altri uomini, formando così la famiglia di Dio.

La famiglia poi è chiamata a realizzare questo disegno di Dio con una particolare vocazione.

Essa è come la prima cellula della società e della Chiesa, che aiuta i suoi membri a diventare protagonisti della storia della salvezza e insieme segni viventi del progetto che Dio ha sul mondo.

Dio ci ha creati a sua immagine ( Gen 1,26 ) e ha affidato all'uomo il compito di crescere, di moltiplicarsi, di riempire la terra e di sottometterla ( Gen 1,28 ).

Questo disegno si avvera quando l'uomo e la donna si uniscono intimamente nell'amore per il servizio della vita.

Sposo e sposa sono chiamati ad essere partecipi dello stesso potere del Creatore nel trasmettere il dono della vita.

Nella pienezza dei tempi, il Figlio di Dio, nato da donna ( Gal 4,4 ), ha arricchito il matrimonio con la sua grazia che salva, elevandolo alla dignità di sacramento e facendolo partecipe dell'alleanza d'amore redentivo, stipulata col suo sangue.

L'amore e il dono di sé che Cristo fa alla Chiesa e della Chiesa a Cristo, diventano il modello dell'amore e della donazione fra l'uomo e la donna.

La grazia sacramentale del matrimonio è sorgente di gioia e di fortezza per i coniugi.

Essi, come ministri di questo sacramento, agiscono « in persona Christi » e vicendevolmente si santificano.

É necessario che i coniugi divengano sempre più consapevoli di questa grazia e della presenza dello Spirito Santo.

Fratelli e sorelle carissimi, ascoltate Cristo che ogni giorno vi dice: « Se conosceste il dono di Dio! » ( Gv 4,10 ).

Questo disegno di Dio ci fa capire perché la Chiesa crede e insegna che quell'alleanza di amore e di donazione fra i coniugi, uniti dal sacramento del matrimonio, è perpetua e indissolubile. Il matrimonio è alleanza di amore e di vita.

La trasmissione della vita è inseparabile dall'unione coniugale.

Lo stesso amplesso coniugale, come afferma l'enciclica « Humanae vitae », deve essere pienamente umano, totale, esclusivo ed aperto ad una nuova vita. ( Humanae vitae 9 e 11 ).

Tale disegno di Dio sulla famiglia può essere compreso, accolto e vissuto da quanti hanno sperimentato la « conversione del cuore ».

Essa consiste in una totale dedizione di se stessi a Dio, nella quale si depone il « vecchio » uomo per rivestire il « nuovo ».

La conversione e la santità sono richieste a tutti: tutti quindi dobbiamo arrivare a conoscere e ad amare il Signore, fare esperienza della sua presenza nella nostra vita, godere del suo amore e della sua misericordia, della sua comprensione e perdono, amandoci gli uni gli altri come lui ci ha amati.

Gli sposi, i genitori e i figli, nelle loro vicendevoli relazioni, divengono strumenti e ministri della fedeltà e dell'amore di Cristo.

Pertanto il matrimonio cristiano e la vita familiare diventano segni autentici dell'amore di Dio per noi e dell'amore di Cristo per la Chiesa.

Tuttavia la sofferenza della croce, come la gioia della risurrezione, fanno parte della vita di ogni uomo che pellegrino sulla terra vuole seguire Cristo.

Solo quanti si aprono pienamente al Mistero Pasquale possono fare proprie le richieste difficili, ma piene di amore, che Gesù Cristo loro rivolge.

Se qualcuno, per umana debolezza, non adempiere a queste richieste non deve perdersi d'animo: « Non si perdano d'animo, ma umilmente e con costanza si rimugino nella misericordia di Dio » ( H.V. 25 ).

La risposta della famiglia al disegno di Dio

Anche voi, come noi del resto, vi domanderete certamente quali siano i compiti che dovete svolgere nel mondo di oggi.

Guardando al nostro mondo, riteniamo che ci siano per voi dei compiti educativi di grande importanza.

É vostro compito educare uomini liberi che abbiano, un forte senso morale ed una coscienza capace di discernimento nelle diverse circostanze, insieme con la percezione del proprio compito e del dovere di lavorare per una migliore condizione di vita degli uomini e per la santificazione del mondo.

É vostro compito formare gli uomini nell'amore ed educarli ad agire con amore in ogni rapporto umano, così che l'amore rimanga aperto alla comunità intera, permeato di senso di giustizia e di rispetto verso gli altri, conscio della propria responsabilità vero la stessa società.

É vostro compito educare gli uomini alla fede, cioè alla conoscenza e all'amore di Dio, ed a una volontà pronta a seguirlo in ogni cosa.

É vostro compito trasmettere i fondamentali valori umani e cristiani ed educare gli uomini alla capacità di accogliere nella loro esistenza valori anche nuovi.

Quanto più la famiglia diventa cristiana, tanto più diventa umana.

La famiglia adempirà questi suoi compiti come « Chiesa domestica », comunità di fede che vive nella speranza e nell'amore, al servizio di Dio e di tutta la famiglia umana.

La preghiera comune e la liturgia sono, per le famiglie, una fonte di grazia.

Occorre che la famiglia, nell'esercizio dei suoi compiti, trovi nutrimento nell'ascolto della Parola di Dio, nella partecipazione alla vita sacramentale, in particolare ai sacramenti della Riconciliazione e dell'Eucaristia.

Le diverse forme di preghiera e di devozione, antiche o nuove, soprattutto quelle riguardanti la Vergine, sono di vero aiuto per l'aumento dello spirito di pietà e della vita di grazia.

Alla famiglia è affidato anzitutto il compito della evangelizzazione e della catechesi.

In seno alla famiglia deve incominciare la formazione alla fede, alla castità e alle altre virtù cristiane, come pure l'educazione sessuale.

Le attenzioni della famiglia cristiana non devono però essere ristrette e limitate al solo orizzonte della parrocchia, ma devono estendersi all'intera famiglia umana.

Nell'ambito della più ampia comunità sociale, la famiglia cristiana deve testimoniare i valori evangelici, promuovere la giustizia sociale, aiutare i poveri e gli oppressi.

Incoraggiamo quindi con forza l'unione delle famiglie tra loro per la difesa dei propri diritti, per contrastare le ingiuste strutture sociali e ogni comportamento pubblico o privato che insidiano la famiglia, per influire efficacemente sui mass-media, per edificare una società più solidale.

Meritano lode ed incoraggiamento quei movimenti familiari il cui impegno è di aiutare altri coniugi e famiglie a comprendere e valorizzare il disegno di Dio e a conformarvisi.

Sollecitiamo questo servizio di reciproco aiuto tra persone che vivono io stesso stato di vita come una parte importante dì tutto l'apostolato familiare.

Per fedeltà verso il Vangelo la famiglia deve oggi essere pronta ad accogliere una nuova vita, a condividere con i poveri i propri beni e ricchezze, ad aprirsi e ad essere ospitale verso gli altri.

Talvolta oggi la famiglia è obbligata a scegliere per sé uno stile di vita in contrasto con la cultura e la mentalità corrente ed i comportamenti comuni relativi alla sessualità, alla libertà individuale ed ai beni materiali.

Di fronte al peccato ed a fallimento questa famiglia da testimonianza della solidità dello spirito cristiano, quando percepisce profondamente nella propria ed altrui vita valori quali la penitenza ed il perdono delle colpe, la riconciliazione e la speranza.

Da anche testimonianza, in se stessa, dei frutti dello Spirito Santo e delle Beatitudini.

Pratica uno stile di vita semplice e mette in opera, nei confronti degli altri, un apostolato veramente evangelico.

Chiesa e famiglia

Durante questo Sinodo, ogni giorno, abbiamo compreso più a fondo il dovere proprio della Chiesa di incoraggiare e sostenere le coppie e le famiglie.

A questo dovere noi stessi ci siamo dedicati più profondamente di prima.

Alla Chiesa sta moltissimo a cuore l'apostolato o il servizio alle famiglie.

Con questo termine indichiamo l'opera di tutto il popolo di Dio attraverso le comunità locali, ed in particolare gli sforzi di quei pastori e laici che si dedicano alla pastorale familiare.

Essi in collaborazione con i singoli, con gli sposi e con le famiglie, le aiutano a vivere nella maniera più piena la loro vocazione.

Questo servizio comprende la preparazione al matrimonio, l'aiuto agli sposi in ogni fase della loro vita coniugale, iniziative catechetiche e liturgiche adatte alle famiglie, l'assistenza alle coppie senza figli, alle famiglie con un solo genitore, alle madri abbandonate, alle vedove, ai separati e ai divorziati, ed in particolare alle famiglie e alle coppie che vivono in condizioni di povertà, di tensioni affettive, di « handicaps » fisici e mentali, di abuso di droghe e di alcool o nei problemi che sorgono dalle diverse forme di emigrazione o da altre circostanze che minacciano la stabilità familiare.

Il sacerdote ha un compito particolare nel servizio alla famiglia.

É suo compito offrire alla famiglia il nutrimento ed il conforto della Parola di Dio, del Sacramenti e degli altri mezzi di crescila spirituale, promuovendo e rafforzando nell'amore la famiglia con grande attenzione e pazienza umana, perché si formino delle famiglie veramente luminose ( Gaudium et Spes, 52 ).

Frutto prezioso di questo ministero dovrebbe essere, fra gli altri, il rifiorire di vocazioni sacerdotali e religiose.

La Chiesa, che annuncia il disegno di Dio, ha pure molto da dire agli uomini ed alle donne circa la loro essenziale uguaglianza e complementarietà come pure circa i diversi doni e compiti dei coniugi nella vita matrimoniale.

Marito e moglie sono sì diversi, ma anche uguali; le diversità devono essere rispettate e mai utilizzate per giustificare il dominio dell'uno sull'altro.

In collaborazione con la società, la Chiesa deve efficacemente affermare e difendere la dignità e i diritti della donna.

Conclusione

Concludendo il nostro messaggio, vogliamo dirvi, fratelli e sorelle, che siamo pienamente consapevoli della debolezza della nostra condizione umana.

Non ignoriamo affatto la situazione molto difficile e veramente dolorosa di tanti coniugi cristiani che, pur volendo sinceramente osservare le norme morali insegnate dalla Chiesa, si sentono incapaci di metterle in pratica a causa della loro debolezza di fronte alle difficoltà.

Noi tutti però dobbiamo avere una più grande stima della dottrina e della grazia di Cristo e vivere nella loro luce.

Così anche i coniugi, aiutati e accompagnati da tutta la Chiesa, devono crescere nel difficile cammino verso una sempre maggiore fedeltà ai comandamenti del Signore.

« Il cammino degli sposi, come ogni aspetto della vita dell'uomo, conosce delle tappe e momenti difficili e dolorosi …

Ma bisogna dirlo ad alta voce: gli uomini di buona volontà non devono mai lasciarsi prendere dall'angoscia e dalla paura perché alla fin fine il Vangelo non è forse una buona novella anche per le famiglie e un messaggio che, benché esigente, non è meno profondamente liberatore?

Prendere coscienza che non si è ancora conquistata la propria libertà anteriore, ma si è ancora sottomessi all'impulso delle proprie inclinazioni, scoprirsi quasi incapaci di rispettare al momento la legge morale in un campo così fondamentale, suscita naturalmente una reazione di scoraggiamento, ma è il momento decisivo in cui il cristiano, nel suo turbamento, invece di abbandonarsi ad una rivolta sterile e distruttrice, procede, nell'umiltà, alla scoperta sconvolgente dell'uomo davanti a Dio, un peccatore davanti a Dio, un peccatore davanti all'amore di Cristo Salvatore » ( Paolo VI, Allocuzione al Movimento « Equipes Notre-Dame », 4 maggio 1970 in AAS 62 [1970] 435-436 ).

Tutto quanto abbiamo detto sul matrimonio e la famiglia può essere ricondotto a due parole: amore e vita.

Al termine del Sinodo, vi invitiamo, fratelli e sorelle, a crescere nell'amore e nella vita di Dio.

A nostra volta, con umiltà e riconoscenza, chiediamo le vostre preghiere perché anche noi possiamo crescere insieme con voi.

Vogliamo chiudere questo nostro messaggio per voi con le parole dell'apostolo Paolo:

« Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo di perfezione.

E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti! » ( Col 3,14-15 ).